Prof sospesa, sit-in dei Cobas a Lucca – Ft foto

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“La cultura non si censura, libere di insegnare e di pensare”, è questo lo slogan di solidarietà lucchese per la professoressa palermitana Rosa Maria Dell’Aria, sospesa senza stipendio per due settimane dopo alcune critiche all’operato del ministro dell’interno Matteo Salvini. Oggi (23 maggio), in piazza Guidiccioni a Lucca, di fronte all’Ufficio scolastico territoriale, il sit-in organizzato dai Cobas. 

“Rosa Maria subito a scuola con l’annullamento del provvedimento di sospensione per 15 giorni, il pagamento integrale dello stipendio e le scuse del Miur”: questo hanno chiesto oggi 250 insegnanti, Ata, genitori e cittadini democratici nel presidio organizzato dai Cobas scuola e dalla Flc Cgil davanti all’Usp di Lucca. “Il tema ricorrente – spiegano Rino Capasso dei Cobas Scuola e Antonio Mercuri di Flc Cgil – è stata la violazione della libertà di manifestazione del pensiero e della libertà d’insegnamento, pilastri del modello di scuola previsto dalla Costituzione. Punire una docente perché non ha censurato i suoi studenti è un altro segnale gravissimo – spiegano – . Alcuni docenti hanno letto mozioni del collegio o dell’assemblea di solidarietà alla professoressa Dell’Aria con la richiesta di revoca del provvedimento (in particolare in Versilia gli istituti compresivi Don Milani, Pietrasanta2 e Torre del Lago e l’Isi Piaggia), invitando a fare lo stesso tutti i collegi e i consigli d’istituto della provincia. Sono stati particolarmente significativi la partecipazione e gli interventi dell’Anpi e della Camera del lavoro di Lucca, in rappresentanza di lavoratori degli altri settori”. Una delegazione è stata ricevuta dal dottor Di Leo, funzionario dell’Usp, che si è impegnato a inoltrare al Miur e all’Usp di Palermo il documento d’indizione del presidio. “Abbiamo sottolineato, in particolare – spiegano i sindacalisti -, che al di là dell’indispensabile esito positivo della vicenda, con il solito clamore mediatico, mentre scriviamo, Salvini ha annunciato la revoca, ma Bussetti l’ha smentito dicendo che stanno lavorando ad una soluzione tecnica, ma il provvedimento intanto resta. Bisogna tenere alta la guardia della coscienza civile e democratica del paese, perché questi episodi non accadano più e gli insegnanti possano svolgere il loro lavoro senza intimidazioni. Gli studenti di Palermo, i docenti e i cittadini in piazza a Lucca e in altre 15 città hanno raccolto l’invito di Calamandrei, quando diceva agli studenti milanesi: la Costituzione è solo un pezzo di carta, se lo lasci nel vuoto cade a terra, tocca a voi partecipare e impegnarvi politicamente per farne carne e sangue del tessuto sociale del paese”.

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