Direttore generale per Metro, bando già nel mirino

Una selezione per scegliere un nuovo direttore generale per Metro Itinera: il bando appena pubblicato dall’amministrazione comunale di Lucca scatena subito le opposizioni, in particolare liste e partiti di centrodestra. “Scopriamo con grande sorpresa – sostengono in una nota i gruppi consiliari di SìAmoLucca, Lucca in Movimento, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia – che la società Metro-Itinera controllata dal Comune, alla guida della quale è stato appena nominato un amministratore unico, da settembre avrà anche un direttore generale, con contratto di lavoro dirigenziale a tempo determinato di tre anni, prorogabile per altri due: una figura che costerà all’anno una cifra intorno a 100mila euro: alla faccia del risparmio tanto sbandierato dall’amministrazione Tambellini nelle aziende partecipate”.

“Ovviamente in piena estate, viene aperto un bando di concorso per selezionare la persona da far entrare in servizio dal primo settembre – attaccano partiti e liste civiche di opposizione -. Eppure l’assessore Lemucchi aveva sostenuto anche di recente che l’amministratore unico appena nominato aveva il profilo di competenza giusto per guidare la società Metro-Itinera, contrariamente a quello che invece era emerso durante le selezioni, dove il prescelto aveva dichiarato che sapeva di turismo e traffico per quanto leggeva sui giornali”.
Invece, sottolinea il centrodestra, ecco spuntare le necessità di qualcuno che, con lauto stipendio, lo affianchi e sia il braccio operativo della società. “Davvero strano, visto che il centrosinistra che guida il Comune si è pavoneggiato finora dietro l’abbattimento dei costi legati alle nomine e la razionalizzazione complessiva delle aziende partecipate – concludono civiche e partiti di opposizione -. Leggendo il bando di concorso, ovvero i requisiti richiesti e sistema di attribuzione dei punteggi, il posto di direttore amministrativo di Metro-Itinera sarà cucito su misura per il ritorno di qualche amministratore della società del recente passato? Quali progettualità dovrà mai sviluppare la società per potersi permettere di pagare uno stipendio intorno ai 100mila euro all’anno? E non era a questo punto meglio che si ritornasse ad un Cda con un presidente e un amministratore delegato, che sarebbe costato sicuramente meno? Misteri estivi”.

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