Preservativo al S.Luca, Bindocci: “Gare più trasparenti”

Gare di appalto trasparenti e massima tracciabilità. Questa la ricetta di Massimiliano Bindocci, rappresentante sindacale della Uil ed esponente del Movimento 5 stelle per evitare nuovi episodi come quello avvenuto qualche giorno fa al’ospedale San Luca in cui una paziente si è ritrovata un preservati nel vassoio della cena. Fatto che ha destato molto scalpore.

 

“È evidente che il mondo degli appalti gestiti da privati come quello dell’ospedale crea un giro di interessi importante in cui non ci sono nelle assegnazioni obblighi di gara e trasparenza come negli appalti pubblici – afferma l’esponente del Movimento 5 stelle -. Negli ultimi tempi si sono verificati episodi anomali, quello del preservativo aperto servito con la mela cotta sicuramente fa notizia ma anche certe pressioni anomale sul personale delle pulizie. Questi episodi fanno pensare a delle strategie. Cui prodest? si chiedevano i latini”.
“Ho incontrato a margine di un’altra riunione la direzione della ditta Pellegrini della mensa dell’ospedale di Lucca ed ho parlato con diverse persone che operano a mensa in questi giorni – prosegue Bindocci -. Aver automatizzato con dei robot certe procedure le rende meno controllabili e più esposte al sabotaggio e le rivalità tra ditte o le scelte fatte hanno ripercussioni economiche. Benché con quell’azienda abbia avuto anche scontri, una volta finimmo addirittura in Prefettura, credo che questo episodio non dipenda da negligenze aziendali e men che mai dal personale della ditta. La risposta organizzativa migliore, oltre le indagini, è di fare in futuro gare trasparenti, evitando logiche da massimo ribasso anche se travestite da offerta più vantaggiosa, nell’assegnazione del servizio e prevedere un sistema chiaro di penali per fatti imputabili e di prevedere procedure che consentano la tracciabilità e la presenza umana in ogni passaggio, anche se costa”.
“Gli appalti – conclude Bindocci – sono sicuramente oggetto dell’interesse di molti ma dobbiamo salvaguardare il servizio pubblico, i pazienti e chi ci lavora evitando di prestare il fianco a chi vuol creare casi per altre finalità”.

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