Maggioranza: “Basta con campagna elettorale perenne”

La maggioranza fa quadrato intorno a Francesco Raspini, assessore sotto attacco della minoranza. Lo fa con una nota a firma di partiti e liste civiche che compongono la maggioranza: Pd, Lucca Civica e Sinistra con Tambellini.
“Le elezioni ci sono ogni cinque anni – si legge in una nota – si rassegnino dunque le forze di opposizione e si rassegni in particolare Remo Santini, che ha perso la sua sfida elettorale nel 2017 e che ancora oggi non se ne fa una ragione. Proprio lui, tra l’altro, le ha provate tutte per negare il risultato delle elezioni: prima con goffe sparate contro questo o quello, utili solo a isolarlo in città e anche all’interno della sua stessa coalizione politica; poi con il vergognoso ricorso al Tar, ovviamente perso, ultimo tentativo di negare il volere dei cittadini e non rassegnarsi all’idea di essere stato il perdente della partita. Evidentemente è risultato poco credibile dopo aver raccontato, per anni, Lucca come la cloaca d’Italia”.

“Questo clima da campagna elettorale perenne – prosegue la maggioranza – che Santini&Co. vorrebbero ricreare ogni giorno, è ridicolo e fuori luogo: abbiamo già conosciuto nel 2017 i modi violenti, beceri e strumentali della vostra campagna elettorale, ma neanche quelli vi sono serviti per vincere le elezioni e per guidare la città. Oggi riproponete quegli stessi metodi prendendo di mira un assessore della giunta, colpevole solo di fare il proprio lavoro, al pari di tutti gli altri: tentare di colpire una persona specifica, dicendo cose false, mettendo di mezzo persone e istituzioni che non c’entrano niente, inventandovi di sana pianta presunte collaborazioni, in un tempo lontanissimo da ogni decisione (mancano ben 2 anni e 8 mesi alla scadenza dell’attuale mandato) è un comportamento inaccettabile”.
“I candidati sindaco non si decidono certo con le giornalate – conclude la nota – e noi, di centrosinistra, abbiamo metodi ben diversi da quelli di Remo Santini e della destra: metodi che si riconducono al dialogo, al confronto, all’ascolto e non alle fughe in avanti, alla bugia, alla calunnia. Prenda fiato Remo Santini e non scalpiti prima del tempo: se, come nei suoi comprensibili desideri, sarà lui il prossimo candidato sindaco della destra avrà modo di ritentare e di fare il proprio percorso, provando forse per quel giorno a liberarsi dei conflitti di interesse a cui ci ha abituato in tutti questi anni e senza il bisogno di farsi notare attraverso le offese e le diffamazioni che dissemina di continuo nei confronti dei suoi avversari politici”.

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