Bindocci (M5S): “Felpati, serve soluzione condivisa”

Anche il consigliere del Movimento Cinque Stelle interviene sul tema, risollevato a ridosso della manifestazione, dei compensi ai ‘felpati’ dei Comics.
“È evidente che se si fanno appalti con logiche di ribasso, anche se si racconta dell’offerta più vantaggiosa – dice il consigliere – i lavoratori sono sottopagati non perché si teme il danno erariale ma perché si vuole fare guadagni o si vuole spendere altrove. Parlare di danno erariale significa prendere in giro l’intelligenza delle persone. Sono membro della commissione partecipate ed abbiamo trovato in più occasioni situazioni da approfondire ed alcune spese che in economie di scala potrebbero essere davvero tagliate. Si pensi alle consulenze, alle spese legali ed altre voci, ma anche ad una serie di spese cosiddette sotto soglia che facendo sistema uscirebbero da una certa discrezionalità e creerebbero risparmi. Anche nella politica del personale ci sono state diverse situazioni, alcune sanate proprio a Lucca Crea con transazioni discutibili, altre che riguardano il regime salariale che prevede diffusi superminimi ed indennità non previste nei contratti collettivi adottati”.

“Il contratto collettivo e crudo deve valere solo per i felpati? – prosegue Bindocci – Solo per loro ogni spesa extra è danno erariale? Forse andrebbe valorizzato adeguatamente quel lavoro, pagarlo quella miseria non sarà danno erariale, ma è sfruttamento legale. Comunque volendo, e lavorandoci per tempo, si possono trovare soluzioni semplici e condivise, come la internalizzazione del servizio o la previsione di regimi salariali più adeguati nel bando di gara. Sono convinto che volendo una soluzione la si possa trovare anche adesso mettendo ad un tavolo, committente, sindacati e amministrazione. Ma la volontà politica non c’è. E a porre questo problema mi sono trovato da un anno in perfetta solitudine. Fa piacere adesso essere meno solo su un tema dove lo scorso anno una volta il consigliere Olivati (con cui in altre occasioni ho avuto grossi scontri) quasi isolato pose il problema. Nessuno nell’emiciclo ne parló mai più, solo io diverse volte in commissione e in Consiglio ho posto il problema, e l’ultima volta mi rispose per la amministrazione il consigliere Guidotti dicendomi che in futuro si rimedierà. La attenzione dell’ultimo momento sul tema dei lavoratori più deboli, se sincera, deve diventare la base della soluzione del problema, purtroppo in gran parte sembra strumentale per avere qualche spazio sulla cronaca, perché per tutto il resto dell’anno nessuno – oltre a me – ha posto il problema dei felpati sottopagati”.
“Ricordo anche il tema delle varie figure sottopagate negli appalto del comune dalle pulizie – ricorda Bindocci – dove la cooperativa ha attraversato una crisi enorme facendo pagare ai soci lavoratori parte del costo, alle lavoratrici della mensa, dove molte sporzionatrici lavorano pochissime ore al giorno con stipendi esigui (l’assessore Vietina rispose ad una richiesta di audizione delle rappresentanti sindacali in commisisone che non voleva affrontare tematiche sindacali), si pensi a Sistema Ambiente dove abbiamo un servizio con zone gestite da aziende cooperative ed altre da personale interno e la cosa non ha senso. Ma la poca sensibilità sul lavoro la si è vista anche sullo sfacelo delle Rsa e la vediamo anche nei problemi al Teatro del Giglio e non solo.
Insomma l’ipocrisia della amministrazione buona mostra come è corta la coperta, però anche l’ipocrisia di chi si sveglia solo adesso mi lascia riflettere molto”.
“La cosa da fare – conclude Bindocci – è una riunione per risolvere la questione è subito dando un segnale di civiltà, i meriti li prenderebbe chi ha fatto i danni, ma a me interesserebbe risolvere il problema è questo è l’unico percorso possibile. Tambellini e Vietina, Pardini e Raspini… toccherebbe a voi”.

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