Zucconi (Fdi): “Mozione Segre, farneticanti le affermazioni di Rossi contro di noi”

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“Farneticanti e strumentali le affermazioni del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che forse per coprire il fallimento della sua azione politico-amministrativa ricorre sempre di più alla mistificazione della realtà”. Lo dichiara Riccardo Zucconi, deputato toscano di FdI. “Definire Fratelli d’Italia come erede del neofascismo italiano – afferma -, accusarla sostanzialmente di antisemitismo per essersi astenuta sulla mozione presentata delle sinistre al Senato è semplicemente frutto di una propaganda antistorica che falsa la realtà delle cose”.

“In realtà – va avanti Zucconi – la commissione istituita dalla mozione, che ha come firmataria la senatrice Liliana Segre ma che ricalca purtroppo un’altra commissione istituita da Laura Boldrini e dalla Sinistra, è debolissima per quanto concerne il contrasto all’antisemitismo e mira invece ad imporre una censura considerando parole di odio anche quelle ad esempio che riguardano la difesa della identità nazionale, della famiglia naturale e dei valori tradizionali. Nella mozione inoltre non si citano mai, guarda caso, l’integralismo e il terrorismo islamico e addirittura lo Stato d’Israele, forse per non urtare la sensibilità di quella sinistra militante che contesta ogni 25 aprile proprio la Brigata Ebraica. Una cosa è la lotta contro questi fenomeni inaccettabili, un’altra l’irresponsabile tentativo di strumentalizzare la lotta al razzismo e all’antisemitismo per fini e tornaconti politici, tentativo irrispettoso anche della storia della stessa Segre. Come sostenuto dall’ex presidente delle Comunità ebraiche Riccardo Pacifici, quella mozione andrebbe riscritta eliminando proprio le parti forzatamente politicizzate e che ne hanno impedito un’approvazione all’unanimità da lui chiaramente auspicata. In merito a razzismo e all’antisemitismo – conclude Zucconi – Fratelli d’Italia ha sempre avuto parole forti e decise di condanna e contrasto. Per tutti i mistificatori valgano le parole di Giorgia Meloni che, dopo aver espresso vicinanza a Liliana Segre, di cui ha riconosciuto la totale buona fede rinnovandole affetto e stima, ha dichiarato: “Esprimo profondo cordoglio per la morte di Alberto Sed, deportato da ragazzino nel campo di concentramento di Auschwitz e testimone di quella barbarie. La persecuzione di molti italiani, per la loro religione e appartenenza etnica, resterà per sempre una vergogna per la nostra Patria”.

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