Ceccarelli (Scelta Popolare): “Una casa della salute a Capannori è necessaria, ma non toccate il polo tecnologico”

“Una casa della salute a Capannori è necessaria. Anche l’ipotesi di farla nell’ex consorzio agrario, accanto alla chiesa é una soluzione valida, da valutare e approfondire. Per il futuro del territorio maggiori servizi sociali e sanitari nella frazione capoluogo li riteniamo indispensabili, in quanto semplificano la vita dei cittadini”.
Questa la posizione di Gaetano Ceccarelli, coordinatore della lista Scelta Popolare, che sostiene il candidato sindaco Luca Menesini alle elezioni comunali del 25 maggio, e che oltre a sostenere l’idea della casa della salute nell’ex consorzio agrario di Capannori dà un affondo al centrodestra e alla sua candidata.

“Riteniamo del tutto sbagliata l’idea di Maria Pia Bertolucci di realizzare una cittadella della salute nel polo tecnologico – dice Ceccarelli – ma non ci sorprende che faccia una proposta del genere. E’ polemica elettorale. Il Polo deve servire come incubatore per nuove imprese ad elevato contenuto tecnologico ed a basso impatto ambientale, cambiare le carte in tavola non serve alla comunità capannorese.  La zona nord del territorio é già coperta dai servizi di tipo sanitario della casa della salute di Marlia. A esserne sprovvisti sono quelli dell’area centrale e del sud. I cittadini di Capannori devono essere considerati tutti di serie A: quindi si alla proposta di Menesini di fare una casa della salute al centro, e una al sud a San Leonardo in Treponzio, perché rappresenta un progetto che guarda al futuro, che garantisce il diritto alla salute dei cittadini e permette all’intero territorio di avere servizi sociosanitari integrati di qualità, grazie alla collaborazione con le associazioni del territorio”.
“Il vecchio – chiude Ceccarelli – non è conseguenza tanto dell’età anagrafica ma delle idee che si portano avanti. Non capire che per il futuro è necessario puntare a far nascere nuove imprese a basso impatto sull’ambiente, con l’innovazione e la ricerca, perché non è più pensabile uno sviluppo in stile anni ’60 del secolo scorso, è tipico di una concezione vecchia e superata che caratterizza in tal senso chi la sostiene”.

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