Sovranità: “Regione colpevole dell’epidemia di meningite”

“Con la signora di Santa Croce sull’Arno, ammalatasi ieri di meningite di tipo C, siamo a 18 casi dall’inizio dell’anno, contro i 15 del primo trimestre dell’anno scorso e i 38 di tutto il 2015, e già quattro decessi dall’inizio dell’anno. Il problema è che, nonostante nel frattempo centinaia di migliaia di persone siano state vaccinate, l’epidemia non solo non si arresta ma accelera”. E’ questa la posizione di Sovranità Toscana.
“Dopo gli imperdonabili ritardi nel reperimento delle dosi vaccinali, che a suo tempo denunciammo con forza – sostiene Fabio Barsanti, presidente regionale di Sovranità – si scopre ora che perfino chi si è vaccinato può ammalarsi, come la sfortunata signora di Santa Croce. Solo in seguito a questo ennesimo caso l’Asl Toscana Centro è stata costretta a rivelare che occorrono settimane perché la terapia preventiva abbia effetto e che questo effetto non è comunque assicurato, che può essere parziale e dipende dal soggetto. Siamo alla follia”.

“Così le centinaia di migliaia di vaccinati, rassicurati dal trattamento, avrebbero potuto abbassare la guardia, e magari alcuni l’hanno fatto – prosegue Barsanti –. Tranquillizzare e nascondere, queste sembrano le parole d’ordine di una Regione che, per bocca dell’assessore alla sanità Stefania Saccardi, si prende la briga perfino di smentire il sindaco di Montelupo Fiorentino che aveva chiesto la vaccinazione obbligatoria dopo che due suoi giovani concittadini si sono ammalati in pochi giorni”.
“Un’amministrazione, quella regionale, che l’epidemia di meningite ha rivelato per quello che è: cialtrona e colpevole – conclude e attacca il presidente regionale di Sovranità –. Cialtrona per avere completamente fallito di fronte all’emergenza; colpevole perché, come dimostrammo un mese e mezzo fa in base ai rapporti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e senza essere mai smentiti, proprio la diffusione del terribile meningococco C è frutto dell’immigrazione incontrollata, illegale e clandestina dall’Africa sub-sahariana. Del resto, cosa ci saremmo potuti attendere da un presidente regionale come Enrico Rossi che, insieme ai suoi compagni, vede nella sostituzione dei toscani e degli italiani il compimento della sua folle idea mondialista e terzomondista, condita, nel frattempo, di tanti lucrosi affari sulla pelle dei cittadini?”.

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