Bindocci (M5S): “Sulla giunta c’è l’ombra del Colle”

L’ombra del Colle sulla giunta Tambellini. La pensa così il neoconsigliere comunale a cinque stelle, Massimiliano Bindocci: “Tambe-rcucci è il vero sindaco di Lucca – dice – La giunta barghigiana ne è la riprova. Tamby ha presentato gli assessori, gli ha scelti e senza il minimo pudore, rileviamo che la scelta è stata operata non certo su criteri oggettivi o su requisiti e titoli, né tantomeno in trasparenza. Un metodo molto lontano da quello da noi auspicato, in conformità con lo spirito del MoVimento 5 Stelle, e perfettamente seguito a Carrara, dove il neosindaco pentastellato De Pasquale ha presentato buona parte della sua giunta ben prima della consultazione elettorale, basandosi sui curriculum dei candidati e dichiarando quali sarebbero stati gli orientamenti degli assessorati. Un metodo questo che avrebbe escluso in partenza i consueti accordicchi pre e post elettorali a cui la vecchia politica ci ha ormai abituati e che non ci stupiscono più, ma nei confronti dei quali i cittadini dovrebbero trovare una rinnovata capacità di indignarsi”.

“Tamby – prosegue ironicamente Bindocci – è allergico alla trasparenza ma stavolta i criteri sono evidenti, perché è lampante che il criterio unico adottato è lo sponsor, l’amico potente di cui tutti i membri della giunta sono espressione: chi lo manda il sindaco vicino, chi la chiesa locale, chi è espressione del senatore, chi della corrente di partito, chi di una certa lobby e qualcuno è scelto per incarico fiduciario. Tutti trovano posto nella tavola del Sindaco che si allunga con nuovi ospiti con conseguente aumento delle spese per i cittadini: si arriva a 9 assessori più 3 consiglieri delegati, con deleghe doppie e divise in modo curioso chissà per quali interessi. Ci auguriamo che almeno stavolta, con questo aumento di forza lavoro, la giunta Tambellini sia incisiva per la città”.
“Inoltre, mentre conferma i paladini del piano strutturale e degli assi viari – conclude Bindocci – Tambellini si tiene la delega sugli assi viari e sul Campo di Marte: cosa vorrà dire? Sarà come l’assessorato alla cultura che tenne per sé per non fare niente? Su Ragghianti, abbiamo solo da commentare i tristi risultati ottenuti al Giglio che ci sembrano una pessima credenziale. Poi i consiglieri delegati sono forse dei contentini proprio perché per tutti il posto a tavola non c’era. Comunque ci sono ancora le partecipate e le altre prebende. Infine il sindaco ripete le raccomandazioni sulla disponibilità a collaborare con le opposizioni, sul dialogo costruttivo. Visto come dialogava sereno in campagna elettorale potrebbe sembrare una minaccia. Dunque la solita politica dei potenti si sta apparecchiando, mentre la Lucca che lavora o che non trova lavoro, che è in pensione e non trova assistenza, è stata completamente ignorata. Questa Lucca, che non ha amici, non ha parenti importanti, non possiede imperi, e vive (o sopravvive) onestamente la rappresenteremo noi, che faremo un’opposizione rigorosa, ma costruttiva, senza farci prendere in giro, ma cercando di far aprire gli occhi ai lucchesi”.

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