Consani (Siamo Lucca): “Risposte sul San Luca e il project financing”

Il consigliere comunale dell’opposizione di Siamo Lucca, Cristina Consani è intervenuta nell’ultima seduta del consiglio comunale presentando un’interrogazione al sindaco Tambellini sull’ospedale San Luca e la questione del project financing che è finita nel mirino dei giudici della Corte dei Conti. 

“Poiché ritengo che una vera opposizione all’attuale amministrazione passi anche attraverso il recupero della battaglie che la parte migliore dell’opposizione della precedente amministrazione ha fatto nei confronti della giunta Tambellini 1 – spiega Consani – mi sono impegnata, con una raccomandazione effettuata nell’ultima riunione di Consiglio, a richiamare il sindaco al dovere di dare un’adeguata informazione alla città non solo sul punto dei costi di costruzione dell’ospedale San Luca (una vecchia questione, che riguarda soprattutto la Regione e che è stata richiamata in vita, di recente dalla Corte dei conti che ha chiesto chiarimenti sul preoccupante raddoppio dei costi di costruzione dei quattro ospedali, tra cui il San Luca), ma anche sui costi di gestione dello stesso, precisamente quelli parasanitari, che costituiscono il cuore della convenzione tra Ansaldi e Usl Toscana Nord Ovest e che, se aumentati oltre ogni limite con disposizioni incomprensibili, sottraggono importanti risorse alla sanità lucchese”.
“Su questo punto, il sindaco Tambellini – prosegue il consigliere Consani – nella precedente amministrazione, seppur ripetutamente richiesto, si era sempre sottratto al suo dovere di informare Consiglio comunale e città, nonostante che il suo ruolo di presidente dell’Assemblea dei sindaci della Piana per l’Usl 2, prima, di membro del direttivo dei sindaci dell’Usl Toscana Nord Ovest, poi, lo mettessero nella condizione di conoscere facilmente i dati richiesti. Di fronte all’atteggiamento del sindaco, che non ha mostrato nessuna attenzione alla mia raccomandazione bonaria, mi sono vista allora costretta a presentare una interrogazione per conoscere soprattutto il costo dei conguagli pagati ad Astaldi per le prestazioni non effettuate, che costituiscono un utile netto del concessionario, molto elevato, perché la convenzione fatta da Sior ha stabilito minimi garantiti piuttosto alti, rispetto al precedente livello dei servizi elargiti, favorendo in tal modo il concessionario; si è costituito, infatti, un sistema nel quale è interesse del concessionario, per guadagnare di più, che vengano diminuite le prestazioni parasanitarie e che addirittura si chiudano interi reparti; nell’interrogazione ho anche chiesto al sindaco chiarimenti in ordine all’episodio dei bisturi arrugginiti, riportato su di un giornale locale, che, se confermato, attesterebbe che il concessionario ha fornito alla struttura sanitaria strumenti indispensabili di qualità scadente”.
“Un ulteriore episodio – aggiunge Consani – che, se vero, dovrebbe impegnare l’Usl a controllare meglio e l’amministrazione a vigilare più adeguatamente non solo sulla quantità (ed il costo) delle prestazioni effettuate e non effettuate, ma anche sulla qualità dei servizi, che toccano immediatamente (come succede per i bisturi arrugginiti) la salute della gente. Dopo due anni di omissioni – conclude Cristina Consani – nella passata amministrazione, spero che il sindaco dia questa volta, in modo sollecito, al Consiglio e alla città, le informazioni richieste”.

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