Carenza di personale al pronto soccorso, l’Asl decisa a reclutare medici anche all’estero. Casani: “Posti letto al S. Luca? Nessuna riduzione”

Incremento del personale del pronto soccorso e assegnazione di diversi primariati tra cui ortopedia, neurologia, laboratori e pediatria, il tutto in tempi ragionevolmente brevi. Sono questi alcuni dei punti emersi questa mattina (21 maggio) nell’ambito di un incontro avvenuto all’ospedale San Luca tra Maria Letizia Casani, neo direttore generale della Usl Toscana nord ovest e il direttore sanitario dell’azienda, Lorenzo Roti. Ad accoglierli, un gruppo di professionisti del presidio ospedaliero guidati dalla responsabile, Michela Maielli. Durante l’incontro si è anche discusso dell’endemica carenza di personale che affligge l’azienda sanitaria. Per risolvere questo problema ci sono diverse ipotesi sul tavolo tra cui quella di richiamare medici in pensione e quella di assumere giovani medici italiani che hanno scelto di andare a formarsi all’estero.

“La nuova dimensione dell’azienda è molto grande ma il contatto con il territorio non può venire meno – ha esordito la dottoressa Casani -. Il San Luca è un ospedale di buon livello è per questo devo ringraziare tutti i professionisti che ci lavorano e che spesso fanno fronte alle carenze di personale che sono sistemiche”.
“Non è vero che i posti letto si sono ridotti: il numero è rimasto stabile – ha aggiunto il direttore generale -. Inoltre resgistriamo un miglioramento della situazione in tutti gli ambiti, a partire da pronto soccorso, interventi chirurgici, radiodiagnostica, materno-infantile e tempi d’attesa. Anche per quanto riguarda l’intensità di cura, di cui spesso si leggono polemiche, in realtà ha dato buoni risultati ed ha permesso una maggiore fluidità del pronto soccorso. Insomma, ci sono sicuramente alcune aree dove possiamo ancora migliorare ma nel complesso il San Luca è un ospedale di buon livello con punte di eccellenza. A parlare sono i dati”.
“Il San Luca è un presidio importante all’interno della nostra rete ospedaliera – ha aggiunto il dottor Roti -. Qui si è consolidato un modello di funzionamento molto efficiente che era stato preparato in vista del trasferimento. L’ospedale sta continuando ad aumentare la propria attività per quanto riguarda la diagnostica, la chirurgia, il pronto soccorso. Inoltre la nuova attività legata alla robotica in ambito ortopedico farà di Lucca un punto di riferimento per tutta l’area vasta. Credo davvero che ci sia di che essere soddisfatti”.
L’attenzione si è poi spostata sulle carenze di personale. Una criticità che, secondo i dirigenti dell’azienda, è sistemica e riguarda l’intero territorio nazionale: “Le carenze di personale sono generalizzate. Il numero di specializzandi che il sistema riesce a produrre ogni anno non è sufficiente a coprire tutte le posizioni vacanti – spiega ancora la dottoressa Casani -. In particolare, gli ambiti più critici sono pronto soccorso, radiologia, ginecologia, pediatria e neurologia. Per questo la Regione Toscana si sta attrezzando: un mese fa sono state adottate due delibere che permetteranno l’immissione in ruolo di un centinaio di unità di personale per i pronto soccorso. Di questi, 43 saranno assegnati alla Asl Toscana nord ovest. Purtroppo i benefici si cominceranno a sentire solo dopo l’estate. A questo si deve aggiungere la calendarizzazione dei concorsi per l’assegnazione dei primariati di ortopedia, neurologia, laboratori e pediatria. A questi si aggiungono i primariati di Medicina per Barga e Castelnuovo Garfagnana. Concorsi che saranno messi in programmazione quanto prima. I facenti funzione hanno fatto un ottimo lavoro ma è giusto dare stabilità. L’ospedale funziona meglio quando tutte le caselle vanno al loro posto”.
Soluzioni comunque non sufficienti a risolvere tutte le carenze legate al personale: “Sugli ingressi a medicina è stata fatta una programmazione sbagliata nell’ultimo trentennio – commenta il dottor Roti -. Lo sforzo per trovare soluzioni è continuo. Con queste delibere i problemi dei pronto soccorso dovrebbero risolversi ma sugli altri ambiti la situazione resta critica, specie in ambito ambulatoriale. Stiamo cercando di capire cosa fare”.
Quali le soluzioni sul tavolo? Tra le ipotesi anche la possibilità di richiamare medici in pensione o giovani studenti che sono andati a formarsi all’estero. In particolare, negli ultimi anni c’è stato un boom di italiani che sono andati a studiare in Romania: “La Regione sta facendo accordi con le università per immettere in ruolo studenti del quinto anno, ovviamente in affiancamento – spiega ancora la dottoressa Casani -. Noi abbiamo già quantificato il nostro fabbisogno. L’idea di assumere studenti italiani che si stanno formando in Romania è sul tavolo. Una volta tanto faremo tornare a casa i nostri cervelli. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di coinvolgere i pensionati. Abbiamo molti validi medici in pensione che potrebbero dare una mano. È un’esperienza che è già stata condotta in Veneto ed ha dato risultati positivi”.
Infine un’ultima battuta sull’ex ospedale Campo di Marte: “È una situazione molto delicata – dice in conclusione Maria Letizia Casani -. Sul tavolo ci sono molte idee ma non si riesce mai a concretizzarle. Spero di poter fare presto un incontro con il sindaco per parlarne”.

I dati
Ecco alcuni dati forniti dalla Asl riguardo l’attività del San Luca nel 2017 e 2018.
Pronto Soccorso. Sono in aumento gli accessi al Pronto Soccorso: 60.497 nel 2016, 60.166 nel 2017, 63.084 nel 2018; anche nel primo trimestre 2019 l’incremento è evidente rispetto agli anni precedenti: 15.637 accessi nel 2019 contro i 15.075 dei primi tre mesi del 2018. La percentuale di accessi al pronto soccorso in codice giallo visitati entro 30 minuti è passata da 41,55% del 2017 a 79,66% del 2018; la percentuale di accessi al PS in codice verde visitati entro 1 ora è passata da 50,59% del 2017 a 79,35% del 2018;
Interventi chirurgici. Gli interventi in ricovero ordinario sono in costante aumento nel confronto 2017 – 2018 ed anche nei primi mesi del 2019; numeri più alti, sia nel 2018 che in questo inizio di 2019 anche per quanto riguarda gli interventi in day surgery e ambulatoriali. Interventi in ricovero ordinario: 3.626 nel 2017; 3.741 nel 2018; 1.241 nei primi 4 mesi del 2018; 1.279 nei primi 4 mesi del 2019. Interventi in day surgery: 2.352 nel 2017; 2.373 nel 2018; 809 nei primi 4 mesi 2019; 816 nei primi 4 mesi 2019. Interventi ambulatoriali: 6.631 nel 2017; 6.688 nel 2018; 2.372 nei primi 4 mesi del 2018; 2.492 nei primi 4 mesi del 2019. Questo il totale di tutti gli interventi: 12.609 nel 2017; 12.802 nel 2018. Nei primi 4 mesi del 2018: 4.420 interventi; nei primi 4 mesi del 2019: 4.587 interventi.
Radiodiagnostica. In continuo aumento anche gli esami di radiodiagnostica: 127.958 del 2018 contro 118.809 del 2017 (+7,70%); 33.107 nel primo trimestre 2019 rispetto a 31.276 dell’analogo periodo del 2018 (+5,85%). L’incremento riguarda tutte le tipologie di esame: diagnostica tradizionale, ecografie, tac e risonanze magmetiche.
Da segnalare che sono in leggero aumento anche le prestazioni di radiodiagnostica fornite negli stabilimenti ospedalieri della Valle del Serchio: ospedale di Castelnuovo Garfagnana: 35.934 esami del 2018 contro 35.524 del 2017 (+1,15%); ospedale di Barga: 4.900 esami del 2018 contro 4.801 del 2017 (+2,06%).
Punto nascita. I parti del 2018 sono stati 998 (in aumento rispetto al 2017, quando erano stati 993); 870 di questi 998 parti riguardano donne di Lucca e Piana di Lucca.
Liste d’attesa. Anche gli ultimi dati confermano che cominciano a dare i primi frutti le azioni attivate a partire dal dicembre 2018 per migliorare i tempi d’attesa delle prestazioni ambulatoriali su tutto il territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest.
Il percorso da fare è ancora lungo e l’obiettivo è quello di rispondere nei tempi adeguati anche alle prestazioni con tempi ancora troppo lunghi, ma i primi dati di questo inizio anno confermano che la strada intrapresa è quella giusta.
Non in tutti i settori i risultati si sono potuti vedere subito, per la presenza di “code” da smaltire e per difficoltà specifiche, legate in particolare alla disponibilità di macchinari e personale, ma su alcune prestazioni il miglioramento nei tempi d’attesa è evidente, nell’ambito di Lucca come nel resto del territorio aziendale.

 

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