Comics, già venduti oltre 8.600 biglietti. Ma è già bufera sulla prossima edizione: polemiche sull’evento gender al Giglio. E il caso ex Balilla va in commissione foto

Una commissione ad hoc sulla vicenda legata all’utilizzo del campo Balilla. A chiderla è stata il consigliere comunale di Forza Italia Marco Martinelli a seguito delle polemiche delle ultime settimane che hanno visto protagonisti, loro malgrado, Comune di Lucca, Lucca Crea (società che gestisce i Lucca Comics & Games), D’Alessandro & Galli (Lucca Summer Festival) e Soprintendenza alle belle arti. Martinelli ha richiesto di poter ispezionare tutta la documentazione esistente e la corrispondenza che c’è stata tra Palazzo Orsetti e la soprintendente Angela Acordon nelle ultime settimane sulla questione della ghiaia stesa sugli spalti.

Questo uno dei temi emersi questa mattina (6 agosto) nell’ambito della seduta congiunta delle Commissioni partecipate e cultura dove erano presenti anche i vertici di Lucca Crea per parlare dell’edizione 2019 di Lucca Comics & Games. Dalle file dell’opposizione è stata espressa preoccupazione anche per alcune tematiche che saranno affrontate durante la manifestazione che, secondo gli esponenti di Lega, Forza Italia e Movimento 5 stelle, sarebbero molto vicine alla cultura gender. Prosegue a gonfie vele intanto la prevendità per i 5 giorni di festival con già oltre 8.600 biglietti venduti.
All’ordine del giorno, c’era la presentazione ai componenti delle due commissioni del programma di Lucca Comics & Games 2019 (clicca qui per la presentazione completa). Un’edizione, come ha raccontato il direttore generale Emanuele Vietina, che come sempre sarà ricca di spunti di grande interesse e guest star nazionali e internazionali. Su tutti il guru giapponese Hirohiko Araki creatore della serie cult Jojo che sarà presente in Europa per la prima volta in assoluto. Altro autore di fama internazionale che sarà presente al festival è Raymond E. Feist, artefice della celebre saga Riftwar. Da notare anche la presenza a Lucca di Luca Carboni in vese di pittore oltre che di una tela originale delle Onde di Okusai che potrà essere ammirata al Palazzo delle esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca nell’ambito della mostra dedicata all’arte orientale. Vietina e il presidente di Lucca Crea Mario Pardini hanno inoltre sottolineato l’importanza delle partnership con il Salone del libro di Torino, con Radio Deejay e con Twitch, una delle piattaforme di live streaming più importanti al mondo, che attribuiscono al festival ancora maggiore prestigio.
Polemica gender. Terminata la lunga esposizione del programma da parte di Vietina, la discussione si è velocemente spostata sul tema scelto per questa edizione del festival: Becoming Human, “un manifesto culturale che inneggia ad un recupero delle relazioni umane, ad un nuovo umanesimo e ad aprire le porte al diverso”. A riscaldare gli animi tra le file dell’opposizione in particolare, lo spettacolo dal titolo Cinzia che si terrà al Teatro del Giglio. L’opera è un musical leggero e divertente ispirato all’omonima graphic novel scritta da Leo Ortolani, uno dei maggiori fumettisti italiani. Cinzia è la protagonista di uno spin-off di Rat Man, fumetto di maggior successo di Ortolani. Questo personaggio ha però una particolarità: Cinzia è infatti un transessuale. Da qui le perplessità dei rappresentanti dell’opposizione. “Che cosa significa per voi diversità? – si è chiesta la consigliera di Forza Italia, Simona Testaferrata -. E come intendete esprimerla in un contesto così importante e trasversale come quello dei Comics? Secondo noi la diversità dovrebbe essere spiegata in altri termini, non vorremmo che ci fosse una deriva che va verso la cultura gender”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere della Lega Giovanni Minniti: “Dobbiamo fare i complimenti a Lucca Crea per i risultati raggiunti in questi anni, i numeri parlano per loro – ha detto -. Quello che mi lascia perplesso è il tema, se ne potevano scegliere altri. Affrontare questi temi è pericoloso, bisognerebbe stare attenti”.
“Il claim della manifestazione viene deciso con molti mesi di anticipo – ha spiegato il presidente di Lucca Crea Mario Pardini -. Non è dunque da ritenersi legato alla stretta attualità”.
“Noi cerchiamo di individuare un tema che interpreti la nostra comunità – ha aggiunto Vietina -. La diversità di genere è solo una piccola parte di uno spettro molto più ampio. Uno dei concetti alla base del nostro lavoro è mettere al centro l’umanità: nel momento in cui la cultura poggia prevalentemente sui linguaggi virtuali e digitali, i festival sono momenti in cui le persone possono incontrarsi. Non ci dobbiamo dimenticare che i Comics accettano ogni tipo di diversità: in primis quella tra appassionati di generi diversi. A differenza delle comiconvention americane, ad esempio, riusciamo a mettere insieme appassionati di fumetti americani e giapponesi e questo è possibile perché tutti accettano le diversità altrui. Nell’era degli haters, noi invitiamo il nostro pubblico a riscoprire la propria umanità. Il tema della manifestazione non era strettamente legato alle tematiche gender ma del rapporto dell’uomo con le macchine e i dispositivi digitali che ormai sono parte integrante della nostra vita. Quest’anno ricorrono i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, senza dimenticare che il 2019 è l’anno in cui sono stati ambientati Balde Runner e V for vendetta. In questo invito all’umanesimo e all’accettazione del diverso, ci sembrava giusto affrontare anche questa tematica”.
“Quanto alla rappresentazione del Giglio – conclude Vietina – parliamo di uno dei maggiori autori italiani le cui doti sono indiscutibili. Saprà affrontare un tema così caldo con la dovuta delicatezza e spensieratezza. Vi invito a venire a vedere lo spettacolo prima di giudicare”.
Prospettive future. La polemica però non si placa ed anzi viene ripresa dal consigliere del Movimento 5 stelle Massimiliano Bindocci che allarga il quadro alle linee guida che, a suo dire, il Comune dovrebbe dare alla propria partecipata: “Su questi temi c’è un’estrema discrezionalità – ha detto Bindocci -. Forse noi non siamo preparati per giudicare sulla bontà o meno delle scelte che vengono prese ma un luogo deputato a questo sarebbe necessario. Stamattina siete venuti qui a raccontarci tutto quello che fate e noi non possiamo che dirvi bravi ma forse sarebbe stato utile un coinvolgimento delle commissioni prima e non a programma ormai definito. Siccome Lucca Crea è una realtà pubblica, alcune linee guida dovrebbero esserci, ad esempio nelle scelte di merketing e nei rapporti con le case editrici. Non è un mistero che alcune case vengano preferite ad altre. Finora le cose sono sempre andate bene ma se un domani dovessero esserci dei problemi chi dovrebbe risponderne?”.
“La società ha un presidente e un direttore – la replica di Pardini -. Sono loro che rispondono di eventuali risultati negativi. Detto questo, ricordo che Lucca Crea non riceve contributi pubblici e nemmeno la precedente giunta di centro destra ci ha mai chiesto di approvare prima i contenuti che avremmo portato alla manifestazione”.
Anche la maggioranza fa quadrato intorno a Lucca Crea. “La politica non deve condizionare la cultura – ha detto il presidente della Commissione partecipate Claudio Cantini -. Se lo facessimo non saremmo più un paese libero. Per questo trovo sbagliato che vengano a chiederci prima una ‘autorizzazione’ sul programma”.
Intervengono anche gli assessori Giovanni Lemucchi e Francesco Raspini che allargano ancora di più il quadro e pongono ai commissari una riflessione sul futuro della manifestazione: “Il tema vero che la politica dovrebbe affrontare – ha detto Lemucchi – è come tutelare un bene che è di tutta la città che ha al suo interno delle professionalità insostituibili. Lucca Crea deve stare sul mercato ma ha come una palla di ferro al piede. Parliamo di una società che fa oltre 660 procedimenti amministrativi l’anno e vi potete immaginare che mole di lavoro questo comporti. Altri concorrenti in giro per il mondo non hanno questi problemi”.
“La discussione sui temi affrontati è pienamente legittima – ha aggiunto l’assessore Raspini -. Ma io credo che ci dovremmo concentrare di più su come valorizzare quello che è un asset di tutta la città. Se questa società fosse messa sul mercato avrebbe un valore di diversi milioni di euro. Cosa dovremmo fare noi come amministratori sarebbe interrogarci su quali siano i punti di forza e i punti deboli della manifestazione e capire come poterla migliorare vista anche la crescente concorrenza”.
La discussione sugli spalti. L’assemblea si è poi conclusa con la richiesta, accolta dal presidente Cantini, di organizzare entro settembre una commissione apposità per rendere noti anche a tutti i consiglieri le vicissitudini legate all’utilizzo dell’ex campo Balilla e per poter consultare tutta la documentazione necessaria. A questa commissione, oltre ai rappresentanti di Lucca Crea, dovrebbe partecipare anche il sindaco Alessandro Tambellini e la soprintendente Angela Acordon.

 

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