Incubo vento: muore nell’auto colpita da un masso foto

Una notte d’inferno e una mattinata d’angoscia e paura. L’intera Lucchesia, sferzata dal vento che sulla costa ha raggiunto perfino i 160 chilometri orari, stavolta deve fare i conti non solo con i danni, che dalle prime stime appaiono ingentissimi e che non hanno risparmiato nessun comune della provincia, ma anche con feriti e, soprattutto, una vittima. Sauro Tortelli, un imprenditore di 41 anni di Camporgiano, titolare del centro benessere Vitality di Piazza al Serchio, è rimasto ucciso lungo la strada provinciale Lodovica tra Valdottavo e Rivangaio mentre stava viaggiando in direzione di Lucca a bordo della sua Ford S Max: un masso che si è distaccato dal versante della montagna sovrastante ha colpito in pieno il tettuccio dell’auto, distruggendola dal lato del guidatore. Al suo fianco c’era una dipendente della sua impresa, Angiolina Tamagnini, di 39 anni, residente a Castelnuovo, che è rimasta soltanto contusa ed è stata soccorsa e trasportata al pronto soccorso dell’ospedale San Luca in stato di forte choc. Erano circa le 8,10 di stamani (5 marzo): un dramma avvenuto al termine di una notte tormentata in tutta quanta la provincia. Tortelli, che era socio di Confartigianato, lascia la moglie Flavia Carrari e due figli piccoli (Leggi l’articolo). Una morte, la sua, che ha lasciato tutta la Lucchesia incredula. “Esprimo – ha detto il sindaco di Borgo a Mozzano, Patrizio Andreuccetti – la mia totale vicinanza ai famigliari della vittima dell’incidente in questi momenti di immenso dolore. Per tutti incredulità e sgomento”. La Lodovica – dove in mattinata si sono create code interminabili che arrivavano fino a Borgo a Mozzano – resterà chiusa nel tratto tra Ponte a Moriano e Rivangaio fino almano al pomeriggio di domani (6 marzo): il tempo necessario ai tecnici della Provincia per compiere tutte le verifiche del caso sulla stabilità del versante. Per il resto, dalla Piana, alla Garfagnana fino in Versilia è un bollettino di guerra e si contano i danni provocati dal alberi sradicati e finiti su abitazioni e auto e che hanno in moltissimi casi interrotto anche la circolazione stradale.

Tragedia sfiorata in una scuola. Il caos è scoppiato poco dopo le due di notte, orario in cui è cominciato l’assalto ai centralini dei vigili del fuoco, del 118 e delle centrali operative delle forze dell’ordine per la caduta di alberi e rami. Tanta paura, disagi e cinque feriti in condizioni serie per incidenti o infortuni provocati dal maltempo (Leggi), il bilancio di una notte da incubo con oltre 400 richieste di intervento dei vigili del fuoco, di cui 108 già eseguite in giornata con l’arrivo dei riforzi della colonna mobile di Brescia. All’alba di stamani (5 marzo) in via del Brennero un tronco di un platano che si è spezzato ha colpito in pieno un furgoncino che trasportava prodotti freschi, distruggendo la parte anteriore dell’auto e danneggiando il vetro: il conducente è rimasto fortunatamente illeso. A Ponte a Moriano, invece, la tragedia è stata sfiorata di primo mattino: due donne sono state colpite dai pannelli del tetto della palestra della scuola elementare, rimanendo ferite. A prestare i primi soccorsi i volontari della Croce Verde di Ponte a Moriano: si tratta di un’insegnante di 49 anni e di una bidella di 57 che sono state investite dal materiale sollevato dal vento – calcinacci, telai e coperture catramate del tetto -, che le ha gettate a terra sotto la spinta della furia delle raffiche. Sono state tratte in salvo, doloranti, dai sanitari, dai vigili del fuoco e da una volante della polizia che si è precipitata sul posto: la maestra e la collaboratrice scolastica sono state condotte al pronto soccorso dell’ospedale San Luca con codice rosso di rientro per contusioni e traumi alle caviglie e al volto (Leggi l’articolo).
La macchina dei soccorsi non si è fermata un istante dalla notte. La mattinata era cominciata con gli appelli dei sindaci su Facebook ad uscire di casa solamente se in caso di vera necessità. Appelli a cui aveva fatto seguito l’invito di Palazzo Ducale. “In questa fase – sottolineava la Provincia di Lucca – è opportuno stazionare per quanto possibile in ambienti chiusi e spostarsi solo se strettamente necessario dal momento che risultano problematiche di transitabilità per molte strade. Chiunque si trovi in viaggio presti la massima attenzione ad eventuali piante ed ostacoli trasportati sulle carreggiate”. Di primo mattino il Comune di Lucca ha aperto il centro operativo comunale di protezione civile. Tante le situazioni di emergenza che si sono dovute affrontare: oltre ai danni alla scuola di Ponte a Moriano, viabilità interrotta e black out in alcune zone della città, nelle frazioni e nel resto della Provincia per un totale di circa 35mila utenze senza la corrente elettrica, almeno 900 delle quali a Lucca secondo le prime stime della mattinata. In molti casi l’energia non sarà comunque ripristinata fino a domani e la protezione civile del Comune capoluogo di provincia ha avvisato gli utenti per telefono. Le stime a livello provinciale parlano di almeno 16mila utenti che resteranno senza corrente fino alla giornata di venerdì. Molte famiglie delle frazioni nord capannoresi, in particolare, sono ancora senza luce da questa mattina con possibili conseguenze per il riscaldamento e l’acqua. Così, mentre la società che gestisce il servizio elettrico sta facendo il possibile per ripristinare i collegamenti interrotti ma non può assicurare che i lavori terminino entro stasera, l’amministrazione comunale ha predisposto un luogo di accoglienza per la popolazione presso la palestra della scuola secondaria di Lammari, dove si trova la sede dell’istituto comprensivo Ilio Micheloni in via delle Ville. E’ stata aperta dalle 19 di stasera e sarà a disposizione fino a venerdì mattina. All’interno si trovano le associazioni di protezione civile per prestare l’assistenza necessaria alle famiglie. Iniziative simili sono state assunte dai Centri intercomunali della Mediavalle del Serchio e della Garfagnana che hanno allestito dei punti di pernottamento nelle palestre riscaldate. Alcune scuole terranno le porte chiuse anche domani, tra cui quelle di Barga, Bagni di Lucca e a Pietrasanta. A causa della mancanza di energia elettrica, il Comune di Lucca ha emesso un’ordinanza che prevede per venerdì la chiusura della scuola dell’infanzia di Mutigliano, della scuola primaria di San Pietro a Vico Lorenzini, della scuola secondaria di primo grado grado Massei e dell’Istituto tecnico Busdraghi. “A scopo cautelativo abbiamo chiuso tutte le scuole per la giornata di domani – ha spiegato il sindaco di Barga, Marco Bonini -. Molte delle nostre frazioni sono rimaste per buona parte della giornata senza energia elettrica. In serata la situazione è migliorata anche se alcune zone, in particolare le più montane, non hanno ancora risolto questo problema. Proprio per questo l’amministrazione comunale per questa notte ha predisposto uno spazio presso la scuola elementare di Barga per le famiglie ancora senza energia elettrica. Intanto le previsioni ci dicono che avremo ancora vento in nottata, anche se non dovrebbe avere la forza delle ore precedenti. Il centro operativo comunale della protezione civile rimarrà aperto almeno fino a domani”.
Le fortissime raffiche di vento soffiate nella notte hanno causato anche l’interruzione di alcune linee elettriche o di trasmissione dati a servizio degli impianti di sollevamento dell’acquedotto. La Geal comunque non ha dovuto registrare disservizi nella fornitura idrica sul territorio comunale, ma già dal mattino i tecnici si sono messi al lavoro per ripristinare i collegamenti. “Il perdurare della mancanza di energia – avverte comunque l’azienda – potrebbe comportare in alcune limitate zone situazioni di diminuzione della pressione in rete o interruzioni della fornitura idrica”. Disagi che si sono sommati a disagi. All’ex Mulino Pardini a San Pietro a Vico il vento ha sollevato dal tetto parte della copertura in materiale catramato e lo ha scaraventato per strada e lungo la ferrovia (come si vede nella foto). Sul posto oltre ai tecnici comunali sono intervenute anche le pattuglie della polizia municipale: la conseguenza è stata la chiusura della stazione ferroviaria invasa dai detriti trasportati dal vento. A Lucca e nel morianese alberi sono finiti in mezzo alla strada, costringendo già nella notte all’intervento le squadre dei vigili del fuoco. A Monte San Quirico è rimasta bloccata via della Billona. Un disastro che non ha risparmiato la zona di Saltocchio, dove alcuni grossi pini sono stati abbattuti e in località Rebecca hanno distrutto alcune auto che si trovavano nel parcheggio, nei pressi del negozio Il Manichino. Una jeep e un’utilitaria sono state seppellite e i danni sono ingenti.

FOTO – I danni alla scuola elementare di Ponte a Moriano

Un evento molto simile a quello avvenuto alla scuola elementare di Ponte a Moriano si è verificato anche a Segromigno in Monte ma fortunatamente senza feriti: il vento ha provocato danni ingenti al tetto della scuola primaria, che è stato scoperchiato in parte. Ovviamente questo ha provocato la chiusura della scuola, dove oggi non si sono svolte lezioni in attesa della messa in sicurezza: gli alunni non torneranno in aula fino a lunedì prossimo.
FOTO – I danni a Segromigno in Monte (di Domenico Bertuccelli)

Sempre a Segromigno è stato scoperchiato il tetto della filiale del Monte dei Paschi di Siena. E in viale Europa a Marlia gli alberi si sono abbattuti lungo la strada e nei giardini delle abitazioni, provocando danni e contribuendo a creare uno scenario di devastazione impressionante. In via del Marginone a Santa Margherita, invece, una donna che stava percorrendo la strada con l’auto è stata centrata in pieno da una pianta ma fortunatamente ne è uscita illesa con l’aiuto di altri automobilisti che si sono fermati a soccorrerla (Articolo e foto).
FOTO/2 – Le verifiche dei tecnici alla scuola di Ponte a Moriano

Capannori e in particolare Segromigno e Marlia sono del resto le zone più colpite. Danni ingenti alle abitazioni per la caduta di alberi si sono registrati proprio nei pressi di villa Reale a Marlia: alcune piante secolari si sono abbattute sulle case, squarciando in tre casi i tetti (Le foto). Sono ore di grandissima apprensione per gli abitanti della zona, che sono riusciti fortunatamente a mettersi in salvo quando le piante hanno danneggiato le case. Qui, in via per Matraia, da villa Reale fino a Ciciana la viabilità è stata completamente interrotta dagli alberi sradicati come canne dal vento. Danni anche alla vegetazione di villa Oliva a San Pancrazio: il maltempo non ha risparmiato nemmeno questa dimora storica della Lucchesia.
FOTO – Alberi divelti dal vento a villa Oliva

Vertice in prefettura. Dopo il primo incontro di stamani in Prefettura del Centro Coordinamento Soccorsi, sono tornati a riunirsi intorno alle 13, a Palazzo Ducale, coordinati dal prefetto Giovanna Cagliostro, il presidente e i tecnici della Provincia di Lucca, il sindaco di Lucca, il questore, i responsabili proviciali dei carabineri, della polizia stradale, della polizia ferroviaria, della Guardia di Finanza, del corpo forestale dello Stato, della capitaneria di Porto e dei vigili del fuoco. Erano presenti anche i responsabili di Enel, Gesam, Toscana Energia, di Telecom e Vodafone.
“Le forti raffiche di vento – spiega la prefettura – hanno causato centinaia di cadute di alberi, sia lungo le strade che sui versanti causando sugli stessi anche fenomeni di dissesto localizzato. Si registrano, inoltre, cadute di pali dell’energia elettrica, e danni alle copertura di alcuni fabbricati. Molti i comuni più colpiti dove risultano ingenti danni ai privati. I vigili del fuoco sono impegnati a ciclo continuo su decine e decine di interventi e segnalazioni tanto che è stato richiesto il supporto ad altre squadre regionali. Tutte le squadre locali di volontariato sono impegnate con le amministrazioni comunali per cui la Provincia ha richiesto l’attivazione di squadre di supporto alla Regione Toscana”. Le squadre dei vigili del fuoco di Lucca sono state supportate dalla colonna mobile della Regione Lombardia, proveniente dal comando di Brescia, dislocata al posto di comando avanzato istituito nel distaccamento di Pietrasanta.
Anche le forze dell’ordine stanno operando senza sosta per agevolare la circolazione in alcuni tratti ancora interrotta, come sulla sp2 Lodovica, e per tutelare la sicurezza dei residenti nelle località ancora prive di corrente.
Capannori, protezione civile mobilitata. La macchina comunale di protezione civile a Capannori si è messa in moto fin dalle prime ore del mattino per coordinare la situazione di emergenza ed intervenire nelle situazioni di maggiore criticità. Le squadre di tecnici ed operai del Comune, la polizia municipale e i volontari delle associazioni di protezione civile si sono prontamente recati a compiere sopralluoghi anche in seguito alle tante segnalazioni pervenute. Decine e decine gli interventi realizzati nelle zone più colpite dal maltempo, soprattutto per liberare le strade dagli alberi caduti a causa del forte vento che ha fatto volare via anche molte tegole dai tetti. Varie frazioni del territorio sono rimaste senza energia elettrica per alcune ore. Tutte le scuole sono state aperte regolarmente eccetto la scuola primaria di Segromigno in Monte che è rimasta chiusa a causa della scopertura del tetto. Il forte vento ha infatti fatto volare via tutti i pannelli della copertura. Una ditta è già al lavoro per riposizionare la guaina, le canale e i pannelli di copertura del tetto e per permettere quanto prima la riapertura della scuola.
Le situazioni più problematiche si sono verificate nelle frazioni di Marlia, Lammari Segromigno in Piano e Segromigno in Monte, San Colombano, Camigliano e per quanto riguarda le zone collinari, Matraia, Valgiano, Petrognano e S. Andrea in Caprile.
Le strade attualmente chiuse a causa della presenza di alberi sulla carreggiata sono: via Carlo Del Prete a Marlia, via di Matraia, il tratto dello stradone di Camigliano che conduce a Villa Torrigiani e via del Cimitero a Segromigno in Monte. Su queste viabilità sono in corso interventi per riaprirle quanto prima al transito. Per segnalazioni è possibile chiamare i seguenti numeri della Polizia Municipale 0583/429060- 320/4330663 – 328/1506349.
Disagi alla viabilità. Anche Lucca ha dovuto far fronte ad una vera e propria emergenza sul fronte della viabilità. Disagi si sono verificati un po’ ovunque. In particolare a Mutigliano, dove la caduta di alberi lungo la strada ha provocato molti problemi all’apertura delle scuole, impedendo l’accesso negli istituti di decine di studenti dell’Agrario e delle scuole elementari. Via Onacrog, infatti, è stata chiusa e poi riaperta in giornata come la via di Torre, interdetta al traffico in mattinata. Viabilità interrotta anche in via di Vecoli mentre via di Chiatri è stata riaperta. A Piazza di Brancoli una famiglia è rimasta isolata ma i tecnici del Comune sono riusciti in giornata a riportare la situazione alla normalità. A San Cassiano di Moriano, invece, un albero è caduto sulla chiesa e altri tronchi hanno provocato problemi in località Forci, in via Pieve Santo Stefano. Resta chiusa anche via di Castagnori dove gli interventi proseguiranno domani, così come in via di Matraia.
Alla scuola di S. Michele di Moriano è stato segnalato un albero pericolante all’interno del giardino: sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia municipale per mettere in sicurezza la zona. Interventi anche  in via di Castagnori dove la viabilità è stata interrotta. Problemi perfino sulla circonvallazione di Lucca per rami spezzati e al campo Coni di Lucca un albero è stato sradicato dal vento.
Strade chiuse. La Sarzanese Valdera che era stata chiusa nel tratto compreso fra Maggiano ed il Passo Quiesa è stata riaperta nella tarda mattinata dopo l’intervento della Provincia. Chiusa, invece, la strada provinciale che collega Lucca a Camaiore per caduta alberi nel tratto in corrispondenza della attività del Papeschi. Questa strada è chiusa anche nel tratto fra Montemagno e Camaiore. La strada provinciale 31 di Montecarlo è chiusa invece in località San Martino. A Montramito, in Versilia, niente auto lungo la sp34 dei Canipaletti così come sulla sp35 a Villa Basilica in località La Botteghina. Risulta crollato un traliccio dell’alta tensione nel comune di Camaiore, Terna ed Enel sono state avvisate per l’intervento.
Anche la Sr445 della Garfagnana è chiusa per caduta alberi e materiale tra Ponte di campia e Castelnuovo: unica viabilità alternativa per Castelnuovo e la parte alta della garfagnana è la sp43 di Monteperpoli che è rimasta interrotta per alcune ore ed è stata da poco riaperta a seguito di intervento della Provincia.
Ancora in Versilia l’Aurelia era rimasta interrotta per la caduta di piante in prossimità dell’ospedale della Versilia ed è stata riaperta. La sp56 della Valfegana è interrotta invece tra Tereglio e Orrido di Botri. Sulla A12 tra Viareggio e Cararra è stato inibito il transito di mezzi tendonati e furgonati.
FOTO – I danni in Garfagnana (di Ugo Quilici)

Danni in tutta la provincia. Danni anche in Valle del Serchio e in Garfagnana. A Barga tegole portate via dai tetti sono cadute su auto in sosta e nei giardini di alcune case. A Coreglia Antelminelli alcuni alberi si sono abbattuti sul campeggio ma in Mediavalle è Bagni di Lucca il comune più colpito (Articolo e foto). Interrotta provvisoriamente in mattinata anche la strada regionale 445 tra Ponte di Campia e Castelnuovo, dove passano soltanto i mezzi pesanti. A Seravezza, in Versilia, un maresciallo dei carabinieri si è salvato per miracolo. Stava verificando i danni provocati dalla caduta di due pini contro una abitazione quando lo hanno investito i rami di un altro albero che si è adagiato sui due già a terra. Ne è fortunatamente uscito illeso. A Camaiore la cupola del campanile della Chiesa di Santa Croce è crollata, conficcandosi nel tetto di una casa sottostante. Sempre a Camaiore tre persone sono rimaste ferite dalla caduta di un albero. Ma i danni si estendono a tutta la Versilia, in particolare concentrati a Pietrasanta e Seravezza (Leggi: La Versilia fa i conti con danni ingenti). Devastati anche gli alberi cari a Carducci all’interno del Parco della Versiliana, mentre si contano i danni anche alle Terme di Bagni di Lucca dove decine di piante sono state sradicate dal vento.
Brennero riaperto ma il traffico va in tilt. A rendere più complicata la situazione in Valle del Serchio, invece, è stata anche la chiusa provvisoria della strada statale 12 dell’Abetone e del Brennero: è scattato il divieto di transito ai mezzi in entrambe le direzioni nel comune di Bagni di Lucca (dal chilometro 52 al chilometro 55) per consentire le operazioni di rimozione di alberi e detriti caduti sul piano viabile a causa del forte vento che sta interessando la zona. In serata il transito è stato riaperto in entrambe le direzioni anche se ci sono stati disagi e rallentamenti. Le code sul Brennero cominciano a Piaggione: chilometri di code si sono formate nel tardo pomeriggio, al momento del rientro. Molti automobilisti hanno protestato segnalando l’assenza di una segnaletica adeguata per avvertire sulla chiusura delle strade. A creare i più grossi disagi è stato il fatto che la Lodovica è rimasta per tutto il giorno chiusa e il Brennero, interrotto a Bagni di Lucca, è stato riaperto soltanto in serata. Le uniche indicazioni sulle strade chiuse, però, per chi da Lucca ha dovuto raggiungere la Valle del Serchio sono state collocate al Ponte di Rivangaio, scatenando la rivolta degli automobilisti che già stamani, a causa del gravissimo incidente avvenuto poco prima del ponte, hanno dovuto passare una vera odissea per raggiungere la città. “Un vento tremendo – commenta ancora il sindaco di Borgo a Mozzano, Patrizio Andreuccetti – ha messo a dura prova tutto il nostro territorio. Le forze, purtroppo, non sono mai abbastanza per far fronte a simili, inedite, emergenze. E’ stato fatto tutto il possibile per rimettere luce ed acqua nei paesi, tenendo conto che l’emergenza è di carattere regionale. Ad ora la luce manca nelle frazioni di Cune, Oneta e Chifenti. Con la collaborazione della Misericordia di Borgo a Mozzano stasera saranno effettuate delle verifiche in tali zone, soprattutto nelle abitazioni di anziani. Per la viabilità congestionata in zone quali Domazzano e Brennero stanno intervenendo le forze dell’ordine. I disagi per la popolazione sono davvero tanti, soprattutto nel comune di Bagni di Lucca, il più colpito. Faremo fronte comune, in casi come questi c’è bisogno delle collaborazione di tutti”.
La Regione decreta lo stato d’emergenza. La Regione Toscana ha decretato lo stato di emergenza regionale per consentire ai sindaci dei comuni dove si sono registrati danni di avviare gli interventi urgenti e per estendere la mobilitazione della protezione civile su tutta la Toscana. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi che poi ha aggiunto: “Siamo in contatto con il Governo. Per superare questa emergenza la Toscana non può essere lasciata sola”. “E’ un vero disastro, che ha colpito l’intera regione – ha aggiunto Rossi -. Ingenti i danni, a partire dalle persone: una vittima in Lucchesia e una decina di feriti. Numerose le strade interrotte, insieme ad autostrade e linee ferroviarie bloccate. Danni incalcolabili agli edifici pubblici, privati e ai capannoni industriali. Attività agricole come il vivaismo messe letteralmente in ginocchio”.
“Un vento così forte, con punte fino a 160 chilometri all’ora – prosegue – non si era mai registrato in Toscana. Ho già dichiarato lo stato di emergenza regionale. Ho informato della situazione il governo e sono in contatto con il sottosegretario Lotti. Dico subito che non è mai stata nostra abitudine gridare al lupo, ma in questa occasione – conclude – per aiutare la Toscana ad uscire dall’emergenza abbiamo bisogno di un aiuto dallo Stato”. La protezione civile della Provincia è stata in allerta e in azione dalle prime ore della notte, come quella dei Comuni, alcuni dei quali stamani hanno disposto la chiusura delle scuole, tra cui Pescaglia, Forte dei Marmi, Camaiore e Pietrasanta.
Trasporti a singhiozzo e black out. Disagi, inevitabilmente, ci sono stati anche per i trasporti pubblici con rallentamenti sulla linea dei treni Aulla Pisa e Viareggio Firenze. Disagi anche per il trasporto ferroviario: la linea ferroviaria Pisa La Spezia è interrotta per caduta di materiali sulla ferrovia a Pietrasanta e la linea Viareggio Firenze è interrotta tra Pistoia e Montale. Rallentamenti e treni soppressi un po’ su tutte le linee che attraversano la provincia: una giornata campale, insomma, anche per i pendolari.
FOTO – Danni alle linee dell’Enel (di Domenico Bertuccelli)

Task force dell’Enel. Enel, fin dall’allerta maltempo di ieri, ha allestito una task force di 600 uomini a cui se ne sono aggiunti in giornata altri 150 che da stanotte è interamente sul campo: altri rinforzi stanno arrivando dalle regioni limitrofe. In molti casi ci sono stati problemi di viabilità dovuti alla caduta di piante sulle strade. Enel è in costante contatto con le istituzioni e con la Protezione Civile regionale con cui sono stati organizzati interventi nelle zone di difficile accessibilità. Le zone più colpite sono quelle dei comuni della Garfagnana e in Versilia Pietrasanta, Camaiore e Seravezza. “Nelle zone in cui transitano linee di media tensione, che attraversano per alcuni chilometri boschi, campagne e valli della regione, le tempeste di vento di burrasca e alcune trombe d’aria violentissime – spiega Enel – hanno sradicato alberi, spezzato rami e divelto piante travolgendo in decine di punti le linee elettriche. In molti casi si tratta di impianti rinnovati recentemente, nell’ambito del piano di potenziamento del servizio elettrico toscano, e perfettamente funzionanti dal punto di vista tecnico, ma raffiche e bufere di vento di rara intensità, con punte fino a 160 km/h, hanno devastato il territorio e distrutto interi tratti di linea. Risultano anche molte situazioni di strade interrotte che rendono estremamente difficoltosi gli interventi di soccorso. Sulla montagna pistoiese Terna sta lavorando su due linee dell’alta tensione da cui dipendono oltre 10 mila utenze Enel su linee di media e bassa tensione”.
Per la segnalazione di eventuali nuovi disservizi, i clienti possono contattare il numero verde 803500. In caso di guasti già segnalati il numero verde fornisce una informazione automatica sul disservizio.

FOTO – I danni provocati dal vento

Grido d’allarme delle imprese. Il vento ha provocato danni ingenti non solo per le abitazioni colpite dalla tromba d’aria e dalle raffiche ma anche per le aziende. E’ in particolare la Confartigianato a lanciare il grido d’allarme e a chiedere alla prefettura di indire un tavolo subito dopo l’emergenza: “Abbiamo già avuto segnalazioni da parte di alcune imprese associate di ingenti danni agli edifici, in particolare ai tetti – sottolineano da Confartigianato -. Come associazione ci siamo, da subito, attivati per dare sostegno alle imprese danneggiate e fin da domani siamo disponibili ad aiutare gli imprenditori nella conta dei danni che paiono ingenti. Invitiamo, pertanto, le imprese che ancora non si sono messe in contatto con la nostra struttura di contattarci al numero 0583/47641 per Lucca e allo 0584/46323 per la zona della Versilia in modo da avere una stima seppur approssimativa dell’entità dei danni. Confartigianato si è già attivata con molti Istituti di credito affinché predispongano degli aiuti specifici alle imprese e venga dichiarato lo stato di calamità naturale. Come Confartigianato Lucca chiediamo poi alla Prefettura di convocare, a breve, una riunione delle categorie per fare il punto di una situazione che per le imprese ci pare drammatica”.

Anche l’agricoltura in ginocchio. Centina di serre e strutture scoperchiate dalle potentissime raffiche di vento di questa notte ma anche olivi e alberi da frutto sradicati, vigneti piegati ed enormi disagi per le aziende. Paralizzate le attività. Il ciclone ha colpito duro in tutta la Versilia, terra a forte vocazione orto florovivaistica importante dove operano centinaia di piccole aziende e cooperative, da qualche anno protagonista negativa del maltempo. A fornire un primo bilancio è Coldiretti Lucca, già operativa dalle prime ore della mattina con le proprie strutture zonali. “Il quadro – commenta Cristiano Genovali, presidente provinciale di Coldiretti – è tragico: l’area colpita, che va da Forte dei Marmi e dalla vicina costa apuana fino a Viareggio, è molto estesa. Nelle ultime ore sono arrivate numerose segnalazioni anche dalla Piana di Lucca”.
A Camaiore Agostino Marsili, 37 anni, ha cercato fino a quando ha potuto di salvare il salvabile. Alle 2.30 era già in azienda agricola a tentare di “chiudere” le falle nelle sue serre. “Quando ho capito che stava diventando pericoloso – racconta – ho lasciato e sono tornato in casa”. Poche ore dopo lo scenario sarebbe stato dolorosissimo. Tre delle cinque serre senza tetto o in parte, 2.500 piante di pomodoro appena trapiantate che avrebbero dovuto essere pronte per aprile perse o compromesse, così come un migliaio di piante di zucchine che avrebbe raccolto tra meno di una settimana ed altrettante piante di baccelli. “Sono preoccupato per il freddo: se non riusciremo a chiudere le falle per bene non riusciremo nemmeno a salvare quello che resta. Siamo stati anche sfortunati: le serre danneggiare erano quelle con le produzioni più importanti”.
Ancora difficile da stimare il danno subito dall’azienda Manolo Salleo, sempre a Camaiore. Il vento ha strappato via le copertura in nylon di quasi 10mila metri di serre e resi inutilizzabili gli impianti di irrigazione. 300mila le piante primaverili, come i gerani, ora sono all’aria aperta. Il pericolo sono le basse temperature serali che rischiano di danneggiarle. “Ci serviranno diversi giorni per riparare le serre. Mi ci piglia la disperazione. Sembra che sia passato un uragano”.
E’ una vera ecatombe di alberi “estirpati” a Segromigno in Monte. Il vento ha “scalzato”, se non addirittura spezzato, decine di alberi dell’azienda agricola Giambastiani specializzata nella produzione di verde ornamentale come il ruscus. Drammatico il quadro generale con centinaia, forse migliaia di alberi, caduti in strada, su case ed auto, linee elettriche e telefoniche saltate, famiglie “prigioniere” nelle proprie abitazioni ed impossibilitate a raggiungere i posti di lavoro.
Nella Piana, informa la Cia, le zone più colpite sono quelle di Montecarlo e Altopascio. Sebbene i problemi maggiori siano sicuramente in Versilia – dove si parla dell’80% delle serre distrutte dal forte vento – anche in lucchesia non sono mancati i danni, che sono ancora in fase di stima.
“Il maltempo che ha colpito la nostra Provincia – afferma il presidente della Cia Toscana Nord, Piero Tartagni – è stato un evento tragico, che ha causato danni non solo alle cose, ma anche e soprattutto a molte famiglie del nostro territorio. A loro siamo vicini ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà. Nel contempo, però, non possiamo venire meno al nostro dovere ed esprimiamo preoccupazione per il fatto che, oltre ai danni strutturali alle serre, bisognerà fare i conti con quelli alle colture che stavano crescendo al loro interno. Le primizie, per lo più pomodori e zucchine, piantate nelle scorse settimane e che rappresentano nella maggior parte dei casi la fonte principale di reddito per buona parte degli agricoltori, sono andate perdute”.
Il vento ha causato anche problemi alle linee elettriche e telefoniche, pertanto è difficile in queste prime ore effettuare un censimento completo dei danni: “Ci impegneremo – dice Tartagni – per fare il possibile con segnalazioni a Regione e Provincia, affinché nei loro bilanci riescano a trovare fondi da destinare a questa calamità. Intanto – conclude – invitiamo tutti gli agricoltori che hanno subito danni a fare foto prima di ripristinare le strutture e presentare le segnalazioni agli uffici della Confederazione Italiana Agricoltori sul territorio”.

Roberto Salotti


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