Le rubriche di Lucca in Diretta - in Regione

Sanità, via libera in commissione alla nascita dell’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica

Via libera in commissione sanità, presieduta da Stefano Scaramelli (Partito Democratico) alla proposta di legge per la costituzione dell’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica (Ispro). Il provvedimento normativo, che passa ora all’esame dell’aula e dovrebbe essere approvato nella seduta del 5 e 6 dicembre, è stato licenziato a larga maggioranza: hanno votato a favore Pd, Articolo 1-Mdp, Lega nord e Forza Italia, si sono astenuti Movimento 5 stelle e Sì-Toscana a sinistra.

La nuova struttura a rete nascerà dall’unione dell’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica (Ispo) e dell’Istituto toscano tumori (Itt) e avrà la funzione di coordinamento operativo della rete oncologica toscana. Un accorpamento di funzioni che vedrà il trasferimento delle risorse, dei beni e del personale che attualmente le aziende sanitarie – principalmente l’azienda ospedaliero-universitaria di Careggi – assegnano a Itt. L’intento è quello di superare la logica dell’organismo regionale di governo clinico, istituire un’organizzazione più strutturata e dare risposta ad alcune esigenze centrali nell’organizzazione oncologica: omogeneità dell’offerta e prossimità dell’accesso nei percorsi di cura, garantendo scelte coerenti e percorsi omogenei.
“Nasce un soggetto forte nella ricerca, la prevenzione, lo studio per cercare di vincere nuove sfide nella lotta ai tumori”, è il commento del presidente Scaramelli. “Sarà più facile mettere in sinergia tutti i professionisti, assicurare standard di cura e trattamenti uniformi nei territori. Un aspetto decisivo sarà la realizzazione di una banca dati dei tumori sempre aggiornata”.
Anche il Movimento 5 stelle considera il provvedimento “una proposta di legge buona”, ha osservato Andrea Quartini. “La nostra astensione, potrebbe tradursi in voto favorevole in aula. Al momento, è necessario approfondire alcuni aspetti, principalmente quelli legati alla stabilizzazione del personale precario delle due strutture. Cura, prevenzione diagnosi e soprattutto ricerca per migliorare le performance della rete regionale va fatta”. Proprio le osservazioni presentate dalla Cgil, che richiede la stabilizzazione del personale precario attraverso procedure concorsuali, hanno acceso il dibattito in commissione.
Anche il gruppo Sì-Toscana a sinistra ha annunciato voto di astensione, per avere il tempo “di esprimere un parere approfondito, finora si è proceduto con troppa fretta – ha spiegato Paolo Sarti – Non sono state fatte consultazioni orali e sembra che siano arrivate osservazioni soltanto dalla Cgil, che presenta richieste per la stabilizzazione dei precari, al momento non accolte”. Voto favorevole hanno annunciato anche Stefano Mugnai (Forza Italia), con l’auspicio che il nuovo istituto possa favorire “la realizzazione del registro dei tumori, che permetterebbe di dare risposte puntuali ai cittadini. Uno strumento strategico nel medio e lungo periodo, di non facile realizzazione ma per il quale dobbiamo lavorare”. E Manuel Vescovi (Lega nord), che ha preannunciato la possibilità “di presentare nostri emendamenti al momento della discussione in Consiglio”.
Secondo Enrico Sostegni (Pd) “siamo di fronte a un testo di legge ben scritto, inizia così una ulteriore sfida per la sanità toscana: avere una rete oncologica che riesca ad attirare i migliori livelli scientifici e di ricerca”. Sulla stabilizzazione del personale precario, “l’assessorato regionale ha fatto propri i nostri indirizzi, non c’è alcuna contrarietà – ha spiegato Sostegni –, il problema, nel caso specifico di queste osservazioni, è che sembrano non esserci margini per renderle attuabili così come sono state proposte”.
Anche per la consigliera di maggioranza Serena Spinelli (Articolo 1-Mdp) il voto favorevole è accompagnato dalla “apprensione per i lavoratori autonomi. È doveroso procedere alla stabilizzazione dei lavoratori precari, su questo siamo chiamati a un impegno doppio, per trovare le soluzioni nelle maglie degli obblighi nazionali sul pubblico impiego, che sarebbe il tempo di riformare. E dovremo avere attenzione anche per chi non potrà essere immediatamente stabilizzato”. Il presidente Scaramelli ha precisato che “l’emendamento della Cgil non viene respinto, sarà accolto una volta superati gli ostacoli normativi”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.