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Tpl, abbonamento annuale per gli studenti. Arriva la bigliettazione elettronica

Sistema tariffario omogeneo, abbonamenti annuali Isee per studenti, bigliettazione elettronica, monitoraggio satellitare della flotta regionale, 280 nuovi autobus nel parco veicolare e Carta dello studente abilitata per i servizi di tpl a Firenze. Queste alcune delle novità arrivate con l’attuazione del contratto ponte sul trasporto pubblico locale (tpl) su gomma, firmato a fine 2017 tra Regione Toscana e One Scarl, società che gestisce gli attuali 14 gestori dei servizi, con durata di due anni.

È stato l’assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, su richiesta delle opposizioni, ad aggiornare l’Aula con una comunicazione. Il contratto, si legge nella richiesta avanzata dalle minoranze, è stato realizzato per gestire il periodo transitorio, in attesa del pronunciamento della corte di giustizia europea e del consiglio di stato sulla gara a lotto unico regionale, attraverso un affidamento diretto del servizio in via d’urgenza agli attuali gestori aggregati.
Tra le novità del contratto, evidenziate dall’assessore, l’applicazione del sistema tariffario omogeneo dal 1 luglio 2018, in sostituzione degli 11 diversi sistemi adottati dalle province toscane. “Il nuovo regime tariffario – ha detto Ceccarelli – ha semplificato i titoli di viaggio, riducendoli da 300 tipologie a poco più di 20, determinando l’omogeneizzazione delle condizioni di viaggio in tutta la Toscana: stessa tariffa per spostamenti di lunghezza simile, stesse fasce chilometriche e stesse tipologie di titoli di base”. Si prevedono così costi omogenei con il biglietto urbano dei capoluoghi a 1,50 euro, dei centri urbani minori a 1,20 euro con allineamento delle tariffe extraurbane a quelle ferroviarie attuali.
Inoltre, “si dà l’avvio – ha aggiunto l’assessore – all’applicazione dei titoli agevolati Isee per gli abbonamenti annuali per gli studenti, in analogia a quanto avviene per i treni (per residenti in Toscana e con reddito inferiore a 36mila151,98 euro)”. Si sono introdotti titoli scontati per le aziende che applicano politiche di mobility management, il carnet 4 corse extraurbane e l’abbonamento 10 mesi per studenti; la riduzione del maggior costo del biglietto acquistato a bordo nelle fasce chilometriche da 40 chilometri in avanti.
Riguardo al programma di investimenti per il rinnovo del parco mezzi e delle tecnologie, Ceccarelli ha parlato di “un percorso virtuoso di riduzione dell’età media del parco veicolare”. Per gli anni 2018/19 si mira, infatti all’inserimento di “279 nuovi autobus, con caratteristiche extraurbane al fine di colmare criticità territoriali”. Dall’inizio del contratto ponte a oggi sono stati immessi in servizio circa 180 nuovi autobus di classe ecologica euro 6 con la dismissione di altrettanti mezzi di classe euro 0 ed euro 1. Inoltre, “entro fine 2019, grazie al cofinanziamento della regione il numero complessivo di mezzi sostituiti dovrebbe portare ben oltre le 350 unità”.
Come ha fatto presente Ceccarelli, su tutti gli autobus in esercizio (ad eccezione di quelli in realtà molto piccole) sono già stati installati gli apparati Avm (sistema di controllo satellitare della flotta) che permette la gestione, il monitoraggio in tempo reale, la raccolta delle informazioni sulle criticità, la diffusione delle informazioni agli utenti sugli orari delle corse.
Il contratto ponte prevede, inoltre, l’attivazione della bigliettazione elettronica che, come ha sottolineato l’assessore “è stata già attivata a Firenze e Pistoia, entro fine 2018 sarà implementata a Grosseto, nel 2019 sarà attivata a Lucca e per i servizi extraurbani di Prato e Livorno che si aggiungeranno a quelli già esistenti di Prato, Pisa e Siena”.
Un altro importante traguardo raggiunto in questi primi mesi è stata l’introduzione della carta unica, interoperabile con Trenitalia che permette il caricamento dei titoli di viaggio tpl urbani nell’area fiorentina e quelli del servizio ferroviario. “Iniziativa unica nel suo genere in Italia – ha evidenziato Ceccarelli – in collaborazione con il Comune, con il settore diritto allo studio universitario, è stata l’abilitazione della Carta dello studente all’utilizzo dei servizi di trasporto pubblico urbano dell’area fiorentina”.
La stipula del contratto ponte ha avuto tra gli effetti positivi anche quello di garantire il mantenimento dei livelli occupazionali degli oltre 5mila addetti al settore.
Infine, Ceccarelli ha ribadito che “per poter usufruire delle risorse messe a disposizione dal fondo nazionale dei Trasporti occorre rispettare un rapporto ricavi costi per il quale il settore pubblico mette risorse a coprire il 65per cento del costo del servizio mentre almeno il 35per cento deve venire dagli introiti di biglietti e abbonamenti”.

Il dibattito in aula
“Dove sono i 180 autobus nuovi? Dai cinquemila lavoratori continuano ad arrivare tutti i giorni segnalazioni preoccupanti, come foto di mezzi che perdono pezzi di gomme, che prendono fuoco”, ha rilevato Giacomo Giannarelli (M5s), invitando la Giunta a dare un giudizio definitivo sul servizio, appena emessa la sentenza degli organi competenti.
Secondo Tommaso Fattori (Si-Toscana a sinistra) “la gara per il gestore unico, lungi da rappresentare la punta di diamante della modernizzazione del sistema, ci ha trascinati in un pantano”. A suo giudizio non è stato razionale voler scavalcare con un solo balzo la rete territoriale locale del trasporto pubblico su gomma. “I risultati del contratto ponte – ha concluso – mostrano che un’altra strada era possibile”.
“Non dimentichiamo da dove siamo partiti” ha replicato Stefano Baccelli (Pd), presidente della quarta Commissione consiliare, ricordando la scarsa autonomia concessa agli enti locali nella gestione del contratto di servizio. “Apprezziamo questa comunicazione – ha affermato – Si sono verificati dei problemi, per esempio nella omogeneizzazione tariffaria, ma la Giunta è intervenuta prontamente. Sono partiti gli investimenti ed è stato avviato il rinnovo dei mezzi”. A suo parere il “trasporto locale deve essere un mezzo privilegiato per conoscere e muoversi in Toscana, e non semplicemente un doveroso trasporto sociale”.
“Non possiamo accettare il tono entusiastico con cui è stato affrontato il tema” ha replicato Marco Casucci (Lega) – Troppi obblighi del contratto ponte, introdotti nell’interesse dei toscani, non sono stati rispettati”. A suo parere, dobbiamo chiederci se esiste un piano per le manutenzioni, visto che in alcuni mezzi ci piove, se i titoli di viaggio possono essere meglio distribuiti, e riflettere sul numero alto di corse saltate.
Perplessità anche da Monica Pecori (Gruppo Misto-Tpt), che ha giudicato la comunicazione “non realistica”. “Sono stati fatti tagli. Si sono affidate linee ai privati. Di fatto è stata una privatizzazione mascherata”, ha affermato.
Jacopo Alberti (Lega), partendo da una interrogazione dell’ex collega Borghi, attuale onorevole, per parlare del clima che già nel 2015 si respirava in Toscana in tema di trasporto pubblico, “con il gruppo francese che figurava come sponsor della Festa dell’Unità del 2015”, si è soffermato sul contratto ponte, ripercorrendo i passaggi positivi illustrati dall’assessore. “Se il contratto ponte a quanto pare porta solo benefici – ha affermato – la gestione pubblica va bene, non possiamo regalare un asset così importante a operatori stranieri”.
Maurizio Marchetti (Forza Italia), dopo aver ringraziato l’assessore per la comunicazione e quindi per la ricostruzione di una vicenda che parte da lontano, ha parlato di “situazione arrivata al limite della ingestibilità, cui si è risposto con un contratto ponte: la Regione poteva intervenire prima, non doveva aspettare il collasso del sistema”. “Mi auguro che la questione possa risolversi il prima possibile”, ha concluso Marchetti, esprimendo una valutazione non positiva su un servizio così importante per la Toscana.
Serena Spinelli (Articolo 1 – Movimento democratico e progressista) esprimendo “soddisfazione sul concetto comune emerso in Consiglio regionale sul valore del trasporto pubblico, che non è mai stato scontato”, si è soffermata sul “fondo non dignitoso a livello nazionale” e ha invitato a non disperdere “l’idea di fondo di gara unica nel trasporto regionale”. E ponendo al centro i cittadini e i loro bisogni, ha concluso: “teniamo d’occhio il sistema tariffario, per non creare disuguaglianze, e insistiamo sul sottoattraversamento di Firenze”.
“Finalmente parliamo di un tema patrimonio di tutti noi”, ha affermato soddisfatto del dibattito anche l’assessore Vincenzo Ceccarelli, definendo il contratto ponte una “grande operazione di diplomazia”, che ha già portato nuovi mezzi e ha svolto un ruolo importante sul fronte dell’occupazione. “Non facciamo il tifo per nessuno – ha assicurato – ci interessa solo che il vincitore attui l’integrazione ferro-gomma e l’integrazione sui titoli di viaggio”. “Raccolgo tutti i vostri suggerimenti – ha concluso Ceccarelli – continueremo a controllare e a verificare le criticità emerse”.
A conclusione del dibattito sul trasporto pubblico locale, l’aula ha approvato tre proposte di risoluzione. Due del M5s (a firma di Giacomo Giannarelli), per impegnare la giunta, rispettivamente, sia nel rispetto puntuale, da parte del gestore del servizio Tpl, degli obblighi previsti dal contratto ponte; sia nell’aggiudicare definitivamente il servizio, appena emessa la sentenza dagli organi di giustizia competenti.
La proposta di risoluzione firmata dal Pd (Leonardo Marras, Monia Monni e da Stefano Baccelli, che le ha illustrate) impegna la giunta a proseguire il percorso avviato per la qualificazione del trasporto pubblico su gomma, al fine di “dare stabilità al sistema sotto il profilo dell’andamento economico –gestionale e sempre maggiore equità”. La giunta è chiamata a osservare particolare attenzione all’aspetto che attiene all’acquisto dei nuovi mezzi affinché ciò avvenga in tempi rapidi e ne segua la prevista ripartizione sull’intero territorio regionale, “ponendo particolare attenzione alla situazione delle aree interne, con l’obiettivo di dare risposte sempre più coerenti con le aspettative e le esigenze dei cittadini”.

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