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Forte dei Marmi e Pietrasanta protagoniste della festa della Toscana

Dai Medici ai Lorena: il Granducato di Toscana, faro di civiltà per l’Europa,  è il tema al centro della festa della Toscana 2018 e della seduta solenne del Consiglio regionale, che come ogni anno, si riunisce venerdi (30 novembre), per ricordare l’abolizione della pena di morte avvenuta nel 1786, per la prima volta nella storia degli Stati moderni, ad opera del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo. La festa, nata nel 2000, è dedicata ogni anno a un tema specifico, filo conduttore dei numerosi incontri su tutto il territorio per confermare l’impegno della Toscana nella promozione dei diritti umani, della pace e della giustizia. Tra le città protagoniste della festa anche Forte dei Marmi e Pietrasanta, in provincia di Lucca. La prima ospietrà un monologo di letture sulla pena di morte, scritto ed interpretato da Simone Cristicchi, che andrà in scena il 2 gennaio a Villa Bertelli. A Pietrsanta invece, per il progetto In-canto toscano si terrà, Urban trekking. Pietrasanta e il Granducato, il 19 gennaio alle 15, seguito da una serata folk con le canzoni popolari toscane.
Musica, moda, incontri letterari, convegni, giochi, celebrazioni, mostre, sono molti gli eventi organizzati in tutta la Regione dove istituzioni sociali private, associazioni sportive e culturali, scuole e università, enti e amministrazioni locali partecipano con proposte originali. Sono state 132 le domande di adesione alle iniziative della Festa presentate da tutte le province con settantuno progetti da parte di istituzioni sociali private, quarantasei di enti locali e quindici di istituti scolastici. Gli eventi, richiamano a volte il tema specifico della Festa, a volte semplicemente valorizzano questa ricorrenza come evocazione di un avvenimento storico e come rappresentazione e riflessione sui diritti dell’uomo, sull’identità e la storia dei nostri territori.

Per la giornata di venerdi (30 novembre), clou delle celebrazioni fiorentine è la seduta solenne che si tiene alle 11 al teatro della Compagnia (via Cavour, 50r) ed è aperta ai sindaci di tutta la Toscana, agli amministratori, ai ragazzi delle scuole. Nell’occasione interverranno il presidente dell’assemblea Eugenio Giani, il presidente della Giunta regionale Enrico Rossi e il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. Ospite il cantautore fiorentino Paolo Vallesi che canterà alcuni brani del suo repertorio, tra i quali Pace, interpretato a Sanremo 2017 con la cantautrice Amara e da lei composto. Sempre il 30 alle 17 i presidenti Eugenio Giani e Antonio Tajani si recheranno al museo nazionale di Palazzo Reale a Pisa, dove Pietro Leopoldo firmò il codice leopoldino. Numerosi gli appuntamenti tra Firenze e provincia dedicati e ispirati alla Festa della Toscana. Melodie classiche con il Requiem, di Mozart nella basilica di Santa Croce il 5 dicembre alle 21, un grande concerto che da sette anni commemora la scomparsa del compositore austriaco avvenuta il 5 dicembre 1791. Un evento che raccoglie 130 artisti, diretto dal maestro Giuseppe Lanzetta. Un concerto spettacolo, invece, il 17 dicembre alle 17,45, alla galleria di Palazzo Coveri con l’evento che abbraccia la storia della musica e del costume nella visione innovatrice di molti grandi musicisti settecenteschi e del grande stilista del Novecento. La musica antiqua del maggio musicale fiorentino vedrà un programma di melodie dell’epoca del primo Granducato. Dell’ Evoluzione del cappello di paglia in Toscana fra settecento e ottocento si parlerà nella sala del Gonfalone in Consiglio regionale il 17 gennaio. Il convegno è a cura della fondazione Spadolini Nuova antologia. La Firenze dei Medici sarà poi protagonista della pièce teatrale Michelangelo e la Firenze medicea di Vincenzo Arnone a cura di Pietro Bartolini, in scena nella sala d’Arme a palazzo Vecchio, il 9 febbraio alle 20,45. Sempre il 9, lezione spettacolo e gara di retorica sulla pena di morte con L’ultimo giorno di un condannato a morte, all’Istituto Stensen di Firenze: per riflettere sulla pena capitale, non solo come forma di barbarie giuridica punitiva, ma anche come forma di tortura psicologica nei confronti di un uomo a cui viene imposta una data di scadenza precisa e irrevocabile. Spazio ai bambini con la caccia al tesoro tra arte, storia e teatro Piedi per terra e occhi puntati al cielo, nelle strade di Firenze, con arrivo nei palazzi del Pegaso e Bastogi il 23 febbraio e, sempre a febbraio, il Carnevale, organizzato dall’associazione Borgognissanti, dedicato a Stenterello, creato da Luigi del Buono tra 1798 e 1800. Celebrando questa figura si evidenzia l’identità fiorentina e toscana con animazioni, giochi, laboratori, spettacoli, burattini. Infine, il Coro del Melograno per il 17 febbraio, al teatro Puccini, organizza Prima i bambini!, una rassegna corale sotto forma di concerto. Immagini di storia a Campi Bisenzio con l’associazione culturale Frugatinmente e il gruppo Ideavisiva che organizza Da ponte a ponte, a passeggio col Granduca, un percorso fotografico che seguirà lo scorrere del fiume Arno partendo dal ponte San Ferdinando, attuale Ponte San Niccolò, costruito in onore del Granduca Ferdinando III di Toscana, fino ad arrivare al Ponte San Leopoldo, attuale ponte alla Vittoria, costruito per volere del Granduca Leopoldo II. La mostra, all’Istituto Pio X Artigianelli, sarà visitabile dal 5 al 19 dicembre e vedrà protagoniste fotografie dei nostri tempi affiancate a riproduzioni di immagini d’epoca. Sempre in provincia, il 24 febbraio al palazzo dei Vicari di Scarperia, si tiene l’incontro La comunità di Scarperia: vita civile e amministrativa dopo la riforma istituzionale di Pietro Leopoldo d’Asburgo-Lorena, per valorizzare la dinamica con cui si sono definiti i caratteri della moderna e contemporanea entità comunale prendendo il via dalla riforma istituzionale di Pietro Leopoldo del 1772. Natale in piazza per la festa della Toscana ad Empoli, il 30 novembre, con proiezioni architetturali su palazzi storici del Granduca Leopoldo di Toscana e le sue opere illuministiche.
Protagoniste della festa anche le altre città toscane. Prato partecipa con la musica Rock for human rights, all’Officina giovani il 25 gennaio, il 2 e l’8 febbraio doppio appuntamento con lo spettacolo Incontrando Ilaria, sulla figura di Ilaria Alpi e con un concerto rock per riflettere, per imparare ad amare e rispettare, per sostenere chi si spende ogni giorno accanto alle persone vittime di abusi, discriminazione e di emarginazione. Lectio magistralis e interventi che spaziano dalla Toscana al mondo tra letteratura e diritti civili si terranno a Pistoia per la 63esima edizione del premio letterario internazionale Il Ceppo, dal 5 dicembre fino a febbraio 2019. Con lo stile delle interviste impossibili, a Pisa, l’associazione Buti teatro, realizzerà un vero e proprio film storico: Una telecronaca dell’arrivo di Francesco Stefano a Firenze, con la regia di Gabriele Parenti. Nel video saranno inserite anche interviste a giovani sulla Toscana dei Lorena. La presentazione sarà il 30 maggio alle 21,30 al teatro Francesco di Bartolo. Architettura a Pontedera al Cineplex dove, venerdi (30 novembre), dalle 10 alle 12, si presenta il progetto Un acquedotto sconosciuto, l’infrastruttura mediceo-lorenese ancora intatta che attraversa il territorio di Buti e della quale pochi conoscono l’esistenza. Folklore con i balestrieri, a Volterra il 15 dicembre, con un progetto per far conoscere il mondo della balestra non come arma, ma come elemento culturale di rievocazione storica. A Terranuova Bracciolini in provincia di Arezzo, uno spettacolo a cura dell’associazione culturale Dritto e rovescio, per raccontare il disagio che parte dalla mezzadria nella campagna fino ad arrivare all’accoglienza dei migranti di oggi. Lo spunto di riflessione sarà l’editto di Leopoldo che, abolendo la pena di morte, sancì l’unicità dell’essere umano come individuo e iniziò così un percorso di accoglienza e apertura. Lo spettacolo sarà il 20 febbraio alle 21,15. Al teatro Masaccio a san Giovanni Valdarno, invece, ll mio nome è Spadaro, performance sulle vicende toscane da Dante a Pietro Leopoldo, in scena il 28 novembre alle 21.
Luci per la Festa, a Collesalvetti in provincia di Livorno con l’evento Street Art: coloriamo la civiltà, dove venerdi (30 novembre), le pareti degli edifici comunali e scolastici saranno illuminati di colore. Con l’obiettivo della ricostruzione storica delle vicende politiche, sociali ed economiche legate al territorio del lago di Rimigliano nel periodo granducale, nel livornese, a Torre di San Vincenzo, il 22 febbraio, dalle 9 alle 19, viene presentato il progetto ll sistema del Lago di Rimigliano nel Granducato di Toscana: politica, società, economia. A Cecina, alla biblioteca comunale, il 22 febbraio si tiene l’incontro Genialità e cultura dei Lorena.
Convocazione del Consiglio comunale in seduta aperta e solenne, venerdi (30 novembre) e all’accademia di Belle arti di Carrara con la premiazione degli elaborati artistici realizzati sul tema della pena di morte dagli studenti dell’accademia. Presentazioni letterarie al palazzo civico di Carrara, dove l’11 aprile si parla del volume dedicato agli avvenimenti della seconda guerra mondiale a Fontia dove c’era l’osservatorio della Linea Gotica Tirrenica nella chiesa di Santa Lucia. Si affronta il tema dei diritti, invece, a Massa, il 3 dicembre, quando avrà luogo Il XXVI convegno sui Diritti Umani.
Passando nel senese, da segnalare all’Archivio di Stato di Siena, il 16 febbraio, la mostra documentaria sull’evoluzione nel costume e nella società Il Granducato a Palazzo: un viaggio dai Medici ai Lorena tra documenti e abiti storici. Ad arricchire il percorso si presentano anche i balli di corte cinquecenteschi ed ottocenteschi. Dimostrare quanto il Granducato di Toscana fosse all’avanguardia in Europa e nel mondo su libertà religiosa e diritti civili è l’obiettivo del seminario La libertà religiosa nella Toscana granducale dalle ‘leggi Livornine’ al Concordato del 1851, che si tiene a San Gimignano il 7 dicembre alle 9,30. Musica a Sarteano con il concerto della banda della società filarmonica diretta dal Maestro Filippo Zambelli, al teatro comunale degli Arrischianti il 1 dicembre. A Pienza, il 19 gennaio, l’incontro Dalla Leopoldina alla carta Costituzionale Italiana, un’analisi giuridica dell’evoluzione dei diritti umani e civili e poi un allestimento fotografico sul tema delle migrazioni: Diritti umani, diritto di comunità, dal codice Leopoldino alle nuove libertà violate, dal 1 al 28 febbraio. Iniziative anche a Grosseto, dove all’Archivio di Stato si presenta la ricerca Sulle leggi semplici e immutabili della natura si fonda la felicità dei popoli, un lavoro sul periodo di tracce di idee sul territorio maremmano a testimonianza di come la civiltà toscana conservi un’eredità forte dell’età lorenese, quando si attuò una grande riforma della giustizia, e nuovi indirizzi per l’economia migliorarono la salute di popolo e ambiente.
Molti, infine, i monumenti illuminati nelle città toscane e i consigli comunali che si riuniranno in seduta solenne per non dimenticare quel lontano 30 novembre.

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