Consulenza educativa: per imparare a decidere

La consulenza educativa pone attenzione all’individuo, alla coppia e alla famiglia in difficoltà, con l’obiettivo di migliorare le capacità decisionali dell’individuo, le capacità di risoluzione dei problemi e aumentare la consapevolezza del ruolo educativo di ognuno. Compito dell’educatore è quello di fungere da agente di cambiamento, aiutando l’individuo ad aumentare la propria autostima e le proprie risorse interne, coinvolgendo l’individuo nell’elaborazione di un progetto di lavoro che lo impegni a vari livelli, attivando diversi meccanismi di apprendimento e di cambiamento sia sul piano personale che su quello relazionale, attraverso la capacità di dialogo e la relazione d’aiuto.

Secondo Rogers l’educatore deve assumere una triade di atteggiamenti personali affinché l’aiuto si realizzi concretamente.
Congruenza: nella relazione l’educatore cerca sempre di essere sé stesso, in collegamento continuo coi propri sentimenti.
Accettazione: (accettazione incondizionata) accogliere il soggetto così com’è accettando tutti i suoi sentimenti. Solo così il soggetto comincerà ad accettare queste parti del sé.
Empatia: comprensione emotiva e cognitiva dell’altro. Per effetto dell’empatia l’educatore dovrebbe riuscire a percepire l’esperienza del soggetto come se fosse sua.
Elemento essenziale in ogni rapporto di relazione d’aiuto è l’ascolto attivo, qui l’educatore è impegnato nell’aiutare l’altra persona a identificare e chiarire i suoi problemi, le sue idee e il suo sistema di valori. Nella fase di ascolto l’educatore deve evitare, per quanto possibile, il rischio di interpretare, di proiettare i propri significati sulla situazione dell’altro, controllando le proprie modalità di interazione e i propri atteggiamenti in modo da ottenere tutto ciò che l’altro ha da comunicargli. Il fine della consulenza educativa è quello di rendere la persona, considerata nella sua globalità, autonoma e consapevole di sé e delle proprie azioni, ponendo l’accento sulle sue componenti affettive, volitive ed intellettive.

dottor Omar Bonanni

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