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Anci Toscana, a settembre si elegge il nuovo presidente

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Si svolgerà il prossimo 10 settembre in Palazzo Vecchio a Firenze l’Assemblea congressuale di Anci Toscana, che sarà chiamata ad eleggere il nuovo Presidente e  i nuovi organi dell’Associazione. La data è stata fissata oggi nell’ambito dell’Assemblea ordinaria dell’Associazione dei comuni toscani che si è riunita a Firenze. Il nuovo presidente subentrerà ad Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno, giunto al suo secondo mandato e dunque non rieleggibile alle prossime elezioni comunali del 25 maggio, elezioni che coinvolgeranno ben 204 comuni toscani. Oltre al rinnovo degli organi dell’Associazione toscana dei comuni, l’Assemblea di settembre si riunirà anche in sede precongressuale in preparazione dell’Assemblea nazionale di Anci, che si svolgerà  i primi di ottobre a Milano. A Firenze verranno infatti nominati i delegati toscani chiamati ad eleggere il presidente nazionale.

L’assemblea odierna, oltre ad approvare il bilancio consuntivo chiuso al 31 dicembre 2013, ha dunque anche approvato il regolamento per lo svolgimento dell’Assemblea congressuale e dato il via libera alla istituzione di una commissione di garanzia che avrà il compito di “traghettare” l’Associazione dei comuni toscani dal giorno successivo alle elezioni comunali all’Assemblea del 10 settembre. La Commissione sarà formata da componenti dell’attuale comitato direttivo non sottoposti alla prossima competizione elettorale e rappresentanti di diversi schieramenti politici: Sabrina Sergio Gori, assessore di San Marcello Pistoiese e attuale vicepresidente vicario, Angelo Zubbani, sindaco di Carrara e Alessandro Capecchi, consigliere comunale di Pistoia.
E’ stato inoltre deciso di dare vita ad una commissione Affari istituzionali (i cui membri verranno individuati dal Comitato direttivo) che, affiancata da un gruppo di esperti, avrà il compito di gestire, nella relazione con la Regione e il Governo, la fase di  profondi cambiamenti degli assetti istituzionali inaugurata con  l’approvazione del ddl Delrio. Una riforma, quest’ultima, che dà il via ad una stagione nuova per i comuni toscani e la cui attuazione concreta necessita di essere  particolarmente monitorata ed affiancata, poiché chiama gli enti ad un maggiore ruolo e protagonismo, ma li pone anche di fronte all’esigenza di nuovi strumenti, risorse, competenze e reti che permettano di affrontare crescenti responsabilità.

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