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Antincendio boschivo, sì del governatore Rossi ai gemellaggi fra Regioni

“Gemellaggi antincendio tra le Regioni? L’idea del presidente del consiglio mi sembra buona. Per combattere questa piaga, in Toscana abbiamo costruito un sistema che integra le risorse, i mezzi e le competenze degli enti pubblici locali, statali e del volontariato, con buoni risultati, nonostante la grande estensione dei boschi e del territorio da difendere. Se i soldi scarseggiano bisogna puntare sulla collaborazione e sull’efficienza. La Toscana è pronta a fare la sua parte”. Questo il commento del presidente Enrico Rossi ad una lettera inviata dal premier Matteo Renzi a tutti i presidenti di Regione e contenente “Raccomandazioni per un più efficiente contrasto agli incendi boschivi”.

Il servizio antincendi boschivi in Toscana
Per difendere 1 milione e 150 mila di ettari di bosco dal fuoco, la Regione applica da anni sul territorio il principio che “l’unione fa la forza”, integrando risorse, mezzi e competenze del pubblico e del privato, di enti locali (Comuni, Unioni dei Comuni, Province) e associazioni di volontariato, il Corpo Forestale dello Stato, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e gli enti Parco regionali. Quando scatta l’operatività antincendio l’attività è gestita dalla Soup, la sala operativa unificata permanente della Regione, che coordina 500 operai forestali e 4 mila volontari oltre a Corpo Forestale e Vigili del Fuoco.
Questo “esercito” antincendio si avvale di 10 centri operativi provinciali, dispone di 1130 mezzi antincendio, di cui 870 mezzi leggeri e 260 mezzi pesanti, e può contare su 10 elicotteri regionali. Per il 2014 la Regione ha riconfermato un impegno di oltre 11 milioni di euro per garantire le attività di prevenzione e contrasto degli incendi boschivi.
Negli ultimi 10 anni si sono registrati in Toscana 5 mila 486 incendi boschivi, con una media di 548 eventi all’anno, la superficie media percorsa dal fuoco ogni anno è di circa 1100 ettari con una superficie boscata media per evento di circa 2 ettari, che testimonia la tempestività degli interventi. Il sistema si fonda sulla tempestività d’intervento, sulla prevenzione, sulla formazione degli addetti, e anche su opere pubbliche: interventi selvicolturali, realizzazione e cura della viabilità forestale, creazione di fasce e viali parafuoco, presenza di invasi e di punti di approvigionamento idrico, di torrette e punti di avvistamento, una rete efficiente di comunicazione radio.
Oggi in Toscana ci sono 170 strade di servizio per le strutture antincendi boschivi, 435 viali parafuoco, 28 torrette e 19 punti di avvistamento, 36 impianti di rete radio, 19 elisuperfici e basi elicotteri, 310 punti d’acqua.

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