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Cave e Alpi Apuane, scontro aperto. Asor Rosa: “Stop attività estrattiva”. E in commissione arriva un nuovo testo

E’ bufera sul piano di indirizzo territoriale che la prossima settimana dovrebbe approdare in consiglio regionale e che introduce novità per quello che riguarda le attività estrattive, in particolare sulle Alpi Apuane. A scatenare la polemica, è stato Asor Rosa parlando in un incontro della Rete dei comitati per la difesa del territorio, dal titolo La distruzione delle Apuane. C’e’ un disastro che incombe sulle Alpi Apuane se continuerà la politica degli scavi che si è affermata nel corso degli ultimi anni – ha detto Asor Rosa -. Le Apuane sono uno dei gioielli italiani e rischiamo di farle fuori con estrazioni di marmo che raggiungono i 4 milioni di tonnellate all’anno. Questo significa compiere un disastro storico, ecologico e culturale e chiediamo a istituzioni, politica e associazioni di fermare questo disastro ambientale”.
“Ignoriamo da quale secolo arrivino le dichiarazioni di Asor Rosa e Montanari, ma vogliamo comunque rassicurarli, oggi è possibile coniugare l’attività estrattiva con il rispetto dell’ambiente e con la difesa dei posti di lavoro”. Lo scrivono in una nota congiunta i parlamentari dem Dario Parrini, segretario del Pd della Toscana, Andrea Marcucci e Raffaella Mariani.

“Abbiamo piena fiducia nel lavoro che sta facendo la commissione Ambiente della Regione-sottolineano- non ci sono i barbari alle porte e non è neppure prevista alcuna invasione di cavallette. Il Pd persegue una rigorosa politica di attenzione al paesaggio, ed ha a cuore le Apuane. Le nostre montagne hanno un forte richiamo turistico, sono un tratto distintivo del territorio,il luogo di insediamenti industriali con centinaia di posti di lavoro e con una produzione del made in Italy ambita e ricercata in tutto il mondo. Il nuovo piano della Regione Toscana terrà insieme tutti questi aspetti, con buona pace di Asor Rosa e Montanari”, concludono gli esponenti dem.
Eppure nella commissione ambiente di oggi pomeriggio esplode la polemica per la presentazione di un nuovo testo del piano, che scatena immediatamente l’opposizione, in particolare Fratelli d’Italia. “Un affronto istituzionale quello perpetrato oggi dalla Giunta Regionale ai lavori della commissione ambiente del Consiglio Regionale. Lo dichiara il consigliere regionale, Paolo Marcheschi, membro della commissione ambiente che oggi nel pomeriggio aveva all’ordine del giorno la discussione ed approvazione degli emendamenti alla disciplina del Piano.
 “Il blitz istituzionale a cui abbiamo assistito questo pomeriggio in commissione ambiente è veramente inaccettabile per una corretta dialettica politica. L’atteggiamento arrogante, che la Giunta regionale e aggiungerei le forze di maggioranza di centro sinistra, hanno avuto nei confronti del lavoro portato avanti in questi ultimi mesi dalle forze di opposizioni e dallo stesso portavoce, l’onorevole Fuscagni, è intollerabile. La giunta ha presentato alle 14 di questo pomeriggio un testo diverso, praticamente nuovo, che stralciava gran parte del vecchio testo su cui abbiamo lavorato nei mesi precedenti. Ha, nei fatti, volontariamente annullato il lavoro fatto di decine e decine di emendamenti che erano stati predisposti e presentanti, lasciando noi commissari di opposizione impreparati e sconcertati. La sensazione è stata  – continua Marcheschi – che tutto fosse stato concordato con gli esponenti in commissione del Pd, trapelando così una sorta di possibile ‘accordo’ su temi scottanti come cave e aeroporto. Fantapolitica? Forse, ma certamente è stata fantapolitica (o cattiva politica)  il metodo scorretto che hanno utilizzato oggi la Giunta e le stesse forze di maggioranza con la presentazione del nuovo testo e la discussione su questo. E’ stato rimandato tutto a domani alle 10.30, nella speranza che non arrivi un nuovo testo”.

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