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Regione, Enrico Rossi annuncia la legge sulla formazione

“Non sarà una rivoluzione ma di sicuro è un’opportunità per avvicinare i giovani al mondo del lavoro in una fase che vede, in Toscana, circa 100 mila ragazzi sotto i 30 anni senza un’occupazione, 20 mila dei quali completamente scoraggiati e circa 30 mila registrati ufficialmente come Neet, ovvero fuori da un percorso di studio, formazione o lavoro”. Così il presidente della Regione Enrico Rossi ha ricordato l’avvio del progetto Giovanisì che ha fatto da apripista, con l’idea dei tirocini retribuiti, ad iniziative come l’europea Garanzia Giovani che, dal primo maggio scorso è partita in tutta Italia e, in Toscana, si integra e viaggia in parallelo alle misure già esistenti.
“Siamo stati i primi a partire – dice Rossi – e ci piacerebbe, per questo, poter segnare un punto in più. Di qui l’appello alle imprese più dinamiche, quelle che sono cresciute nonostante la crisi, perchè scommettano sui giovani, sull’innovazione di cui sono portatori e si mettano intorno un po’ di ragazzi. Diventeranno così un modello in grado di dare un segnale a tutto il sistema produttivo toscano”.

Rossi si è rivolto così alle circa 60 aziende, fra le più dinamiche ed innovative, invitate a Palazzo Strozzi Sacrati per un approfondimento su Giovanisì e Garanzia Giovani. Con lui gli assessori alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini e all’istruzione, formazione e ricerca Emmanuele Bobbio, oltre ai tecnici responsabili del progetto Giovanisì.
Alle aziende sono state illustrate le opportunità offerte da Garanzia Giovani specificamente per le imprese: i bonus occupazionali per le nuove assunzioni, gli incentivi per l’attivazione di tirocini, gli incentivi per l’attivazione di contratti di apprendistato. Tutto questo, è stato ribadito, in parallelo alle iniziative già in piedi da anni, come i tirocini non curricolari che la legge regionale prevede siano retribuiti (per i quali la Regione contribuisce per 300 euro su un totale di 500 euro lordi) e mette a disposizione incentivi per chi, alla fine, i tirocinanti li assume.
A sintetizzare il complesso delle misure messe in campo per favorire un rapporto fra giovani e lavoro stato l’assessore Simoncini, che ha annunciato fra l’altro l’imminente pubblicazione del bando che offre alle aziende incentivi per l’assunzione a tempo determinato di giovani laureati o dottori di ricerca, interamente finanziato da risorse regionali, mentre per di Garanzia Giovani uscirà a breve il bando gestito da Inps.
Formazione e istruzione più vicine al mondo del lavoro, insieme alle non sempre facili modalità di accesso agli incentivi e alla necessità di trovare forme di integrazione, nei bandi per incentivi regionali, fra sostegno agli investimenti delle imprese e necessità formative i temi principali emersi dai numerosi interventi.
Alla richiesta forte di una formazione più in sintonia con i fabbisogni dei territori e dei distretti produttivi, la Regione sta rispondendo, ha ricordato Rossi, con una nuova legge sulla formazione che sarà pronta a ottobre e vedrà un cambio di competenze (dopo la fine delle Province passeranno interamente alla Regione), un meccanismo scientifico di previsione dei fabbisogni formativi, una regia più rigorosa delle iniziative e incentivi alle agenzie formative sulla base della capacità di creare effettiva occupazione.
L’assessore Bobbio ha anticipato, su questo fronte, il progetto, cui si sta lavorando, per realizzare poli tecnico-professionali dove interagiscano scuola, agenzie formative, imprese, per rafforzare a stretto contatto con i territori, la cultura tecnico professionale oggi troppo trascurata. Lo stesso obiettivo che si cercherà di raggiungere potenziando i corsi Its, cioè l’istruzione tecnica post diploma.
“Quella che la Regione sta mettendo in campo è una tabella di marcia serrata di impegni e opportunità – ha osservato in conclusione Rossi – che ha rinnovato l’appello alle aziende a fare squadra, sottolineando l’interesse e la sensibilità per questi temi manifestata dai numerosi interventi”.   

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