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Appalti storici, Bernardini (Filcams Cgil): “Risorse assegnate ma ancora nessun servizio richiesto”

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Forte preoccupazione da parte di Filcams Cgil per come sta procedendo la vicenda degli appalti storici delle pulizie delle scuole. Nonostante l’accordo sottoscritto al Ministero il 28 marzo scorso, infatti, sono a rischio i posti delle lavoratrici e dei lavoratori. La Filcams Toscana denuncia come a causa dei ritardi nelle richieste, da parte delle scuole, dei servizi aggiuntivi previsti dal decreto “Scuole Belle”, rischia di essere messo in discussione quanto previsto dagli accordi sottoscritti da tutte le parti, che prevedono il mantenimento dei livelli occupazionali e di reddito delle 1074 lavoratrici e lavoratori degli appalti di pulizia e sorveglianza delle scuole toscane. L’incontro tenuto martedì (9 settembre) tra l’Ufficio Regionale Scolastico, la Dussmann (azienda titolare dell’appalto) e Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti Uil ha confermato le preoccupazioni espresse dai sindacati. Infatti, a pochi giorni dalla ripresa dell’anno scolastico, pochissime scuole, solo 4 su 137, hanno richiesto i servizi aggiuntivi per i quali il governo ha individuato risorse economiche aggiuntive, che per la Toscana ammontano a un milione e 250mila euro, e che devono servire per mantenere i posti di lavoro e le retribuzioni dei lavoratori e migliorare il decoro delle scuole.

Nel corso dell’incontro all’Usr, le organizzazioni sindacali hanno anche chiesto a Dussmann il rispetto degli accordi, sottolineando come il rischio di impresa non possa essere fatto pagare alle lavoratrici. “E’ paradossale – dichiara Cinzia Bernardini segretaria della Filcams Cgil Toscana – che, dopo una lotta strenua delle lavoratrici e del sindacato, in ottemperanza all’accordo sottoscritto, il governo ha individuato le risorse necessarie per mantenere l’occupazione e al contempo rendere più decorose, pulite ed accoglienti le scuole ed invece non si richiedono quei servizi e non si utilizzano le risorse già assegnate. Forse non ci si rende conto – conclude Bernardini – che così facendo in Toscana si mettono in pericolo i posti di lavoro e le retribuzioni di 1074 lavoratrici e lavoratori”. La Filcams Cgil Toscana chiede a tutti i dirigenti scolastici di attivarsi velocemente per richiedere i servizi aggiuntivi previsti e finanziati dal decreto Scuole Belle affinché si possano garantire i livelli occupazionali e di reddito delle lavoratrici e dei lavoratori dell’appalto e permettere a tutti gli studenti di avere una scuola migliore, più decorosa e pulita. Il sindacato chiederà anche l’intervento dell’assessore all’Istruzione e dell’assessore al lavoro, perché, come da sempre sostenuto, se non risolta, questa vertenza rischia di trasformarsi in una vera emergenza sociale per il numero dei lavoratori coinvolti e perché si riproporrà il tema di scuole sporche e non sorvegliate. Per queste ragioni le organizzazioni sindacali saranno pronte a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per il rispetto degli accordi, per la tutela del reddito e dei posti di lavoro e per scuole pulite e decorose.

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