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Boom di iscritti agli indirizzi agrari nelle scuole e nelle università toscane

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Sempre più giovani toscani si avvicinano all’agricoltura. A testimoniarlo è la crescita delle iscrizioni nelle scuole, sia in quelle secondarie che all’università, proprio nelle materie connesse all’agricoltura. Lo rivela un’indagine presentata stamani (18 novembre) a Firenze durante una conferenza stampa alla quale ha partecipato l’assessore all’agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori.
L’indagine, realizzata dall’Università di Firenze – Scuola di Agraria, coordinata dal preside, professor Giuseppe Surico, è incentrata su “Lo stato dell’istruzione in agricoltura e la situazione occupazionale dei diplomati e laureati in agraria in Toscana”.

Il lavoro è stato commissionato dalla Regione Toscana nell’ambito della Rete Toscana della conoscenza, dell’istruzione e dell’innovazione in agricoltura, promossa fin dal 2012 dall’assessore regionale all’agricoltura e foreste, Gianni Salvadori. “Girando per la Toscana – ha detto l’assessore – per fortuna vedo davvero tanti giovani impegnati in agricoltura: una notizia bella, la dimostrazione concreta che si comincia a respirare un clima diverso con una agricoltura al centro di uno sviluppo sostenibile e capace di fornire un contributo gigantesco”. Iscrizioni a istituti professionali e istituti tecnici agrari: + 17%.
Ma vediamo i dati. Cominciamo con gli Istituti professionali e gli Istituti tecnici agrari della Toscana. L’indagine, iniziata nel 2010-11 e conclusa nel 2013-14, ha mostrato dati in continua crescita: +10,39% nel 2011/12; +15,00% nel 2012/13; +26,12% nel 2013/14, per un incremento annuo medio nell’ultimo triennio del 17,17%.
I diplomati degli Istituti tecnici agrari e professionali, sono stati in media 412 all’anno negli ultimi 3 anni. Da una ricognizione effettuata dagli uffici della Regione Toscana risulta inoltre che nel 2014 gli iscritti al primo anno delle scuole superiori di agraria sono stati 1012. Il 50% circa dei nuovi diplomati si iscrive all’università. La principale motivazione per la scelta universitaria è la convinzione di avere, con la laurea, una migliore possibilità di trovare lavoro. L’indagine rivela anche un risvolto legato alla crisi, ossia che una percentuale non indifferente di giovani (27%) non si è iscritta all’Università per motivi economici.
Il 70% circa del restante 50% dei diplomati che non si iscrivono ad un corso universitario trova lavoro entro un anno dal diploma: il 17% nel pubblico, l’83% nel privato. Di questi il 30% si colloca presso un’azienda agricola.
Nel 2012-13 ad Agraria si sono immatricolati, in Italia, circa 7.000 studenti (+41,7% rispetto all’anno accademico 2006-2007). Nell’Università di Firenze si sono registrati 492 iscritti nell’anno accademico 2013-14, +81,5% rispetto all’anno 2010-11. A Pisa: 279 iscritti nell’anno 2012-13, +44,5% rispetto al 2010-11.
Nel complesso, rispetto al 2010-11, si è registrato nei due Atenei di Firenze e Pisa un incremento medio del 63,23% nel numero degli immatricolati ad Agraria.
Nell’anno accademico 2014-15 il numero di immatricolati ad Agraria, a Firenze e Pisa, è ulteriormente aumentato.
Per i corsi di laurea in Scienze agrarie e forestali dell’ Università di Firenze e per Scienze agrarie e veterinarie dell’ateneo di Pisa il totale è di 1179 nuovi iscritti.
Lo stato occupazionale dei laureati della Scuola di Agraria di Firenze (corso di laurea in scienze agrarie e scienze forestali), attraverso l’indagine svolta dalla Scuola stessa, è risultato il seguente:
Il 52,4% dei laureati intervistati ha dichiarato di lavorare; la maggior parte (72,3%) di questi laureati ha trovato una forma di occupazione in ambito agrario: studi professionali (46,8%), aziende agrarie (12,0%), la stessa Scuola di Agraria come collaboratori (13,5%); il 16,3% dichiara di avere un rapporto a tempo indeterminato.
Quanto al percorso seguito per trovare lavoro oltre il 60% ha fatto affidamento su iniziative personali: il 40,4% è ricorso a conoscenze personali, quasi il 23% ha trovato lavoro con l’invio del curriculum. Meno dell’1% si è servito dell’ufficio di collocamento. Molto scarsa risulta l’iniziativa diretta delle imprese.
L’occupazione dei laureati in Scienze agrarie e forestali risulta generalmente buona in tempi brevi, anche con riferimento ad altri gruppi disciplinari, e si mantiene tale anche a 5 anni dalla laurea.
Secondo i dati Alma Laurea i laureati del 2007 intervistati a 5 anni dalla laurea hanno fornito i seguenti dati: lavora l’83,5%; in cerca di lavoro circa il 5%; non cerca lavoro circa il 12%.
Dall’indagine emerge pertanto un trend occupazionale positivo per i laureati in scienze agrarie e forestali, nel breve e medio periodo. Da notare che una buona percentuale (circa il 28%) trova lavoro anche in ambiti extra agricoli. Viceversa appare urgente l’adozione di strumenti pubblici efficaci per facilitare la ricerca di lavoro.
Per quanto riguarda le iniziative varate dalla Regione per favorire il lavoro in agricoltura, sono stati 1.505 i giovani beneficiari della misura, varata dalla Regione Toscana attraverso il Programma di sviluppo rurale 2007-2013, per favorire il primo insediamento degli under 40 in agricoltura. Di questi il 15% è in possesso della laurea. Dei 1.505 nuovi agricoltori, 380 hanno beneficiato delle risorse del PSR tramite il programma GiovaniSì della Regione Toscana.
Il totale delle risorse erogate è stato di 56 milioni di euro.
Anche per la prossima programmazione PSR (2014-2020) è prevista una misura che favorisce l’insediamento dei giovani in agricoltura. Grazie alla misura che finanzia la consulenza agli imprenditori agricoli si potrà inoltre favorire l’impiego di giovani tecnici e laureati in scienze agrarie e forestali.
Inoltre la Banca della terra, istituita dalla Regione (L.R. 80/12) prevede, tra le priorità, la concessione della terra rivolta agli imprenditori agricoli under 40 anni, proprio al fine di favorire l’accesso dei giovani al lavoro in agricoltura.
La Regione Toscana, con l’assessorato all’agricoltura e l’ assessorato alla scuola, formazione, ricerca e università, istruzione, le istituzioni universitarie agrarie (Scuole e Dipartimenti con sede a Firenze e Pisa), i nove Istituti tecnici agrari e i tre Istituti professionali agrari, le organizzazioni di categoria nel settore agricolo e forestale, dell’artigianato, e dell’industria agroalimentare, gli ordini ed i collegi professionali in agricoltura, che operano in Toscana, hanno sancito la loro collaborazione attraverso un protocollo d’intesa. Tutti insieme i soggetti che aderiscono intendono lavorare per la razionalizzazione e il coordinamento dell’offerta formativa in agricoltura, per il trasferimento al territorio delle innovazioni, per il migliore inserimento nel mondo del lavoro dei giovani che concludono il periodo di formazione.

La Rete è inoltre impegnata ad affermare nell’opinione pubblica i valori dell’agricoltura per le sue implicazioni salutistiche, economiche, sociali, ambientali e territoriali.

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