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Ricerca Duracell, in Toscana un bambino su quattro è schermo-dipendente

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Quasi bambino su quattro (il 20%) residente in Toscana passa più di 3 ore e mezzo del proprio tempo davanti a uno schermo, sia esso del pc, di un tablet o di uno smartphone a fronte di una media del 22,7% rilevata in Italia e del 9,3% rilevata in Inghilterra, Germania, Russia e Francia. È il dato che emerge da una ricerca commissionata da Duracell per comprendere le abitudini di gioco delle famiglie di oggi. Secondo quanto rilevato, l’84,5% degli intervistati nella regione Toscana (più di 8 famiglie su 10), ammette di giocare sempre più sui dispositivi dotati di video a discapito di altre attività più tradizionali. La ricerca, condotta da Censuswide, ha rilevato la forte crescita dei nuovi giochi digitali ma, a fianco a questa tendenza, ha anche evidenziato il desiderio da parte delle famiglie toscane di trovare un’alternativa a questo tipo di attività.

Così, nonostante i giochi su schermo siano i protagonisti indiscussi dei pomeriggi in casa, il 64,4% delle famiglie intervistate in Toscana si dichiara disponibile ad accogliere un’alternativa diversa dal gioco digitale e a trascorrere più tempo all’aria aperta. Un dato interessante riguarda il fatto di voler condividere maggiormente il tempo con i figli, infatti quasi il 36% dei genitori vorrebbe leggere più favole ai propri bambini, mentre il 56% giocherebbe ai classici giochi di società. Inoltre, alle famiglie è stato anche chiesto quali fossero le loro aspettative sulle attività che avrebbero fatto una volta diventati genitori: molti di loro, in effetti, hanno pensato a giochi tecnologici, ma si trattava di macchine radiocomandate (31%) e set di trenini (36%), non tablet. Ma quali sono le alternative ai giochi digitali preferite proprio dai bambini toscani? Tra i giochi attivi riscontrano ancora un grande successo le attività all’aria aperta, come l’andare in bicicletta (47%) addirittura precedute da un importante 49% di bambini che invece ama fare dolci con i propri genitori. Le costruzioni rimangono uno dei giochi più amati (44,4%) ma in Toscana ai bambini piace anche moltissimo giocare al negozio (36%), uno dei giochi che ci si tramanda di generazione in generazione. Ma nelle case toscane esistono ancora dei luoghi digital free, non contaminati dalla presenza di tablet e dispositivi? I primi tre luoghi sacri “non digitali” sono rappresentati dalla vasca da bagno (47%), dai servizi igienici (40%) e dal letto (31%), mentre la tavola è per il 31% delle famiglie il luogo in cui i device dovrebbero essere sempre off limits.
A commento di questo studio, lo psichiatra e psicoterapeuta Raffaele Morelli afferma: “I risultati della ricerca ci portano ad affrontare un fenomeno nuovo, ma non inaspettato. I giochi digitali rappresentano una valida alternativa, se utilizzati per periodi limitati di tempo. Le due dimensioni possono e devono coesistere. Il gioco attivo implica un’attività reale e concreta, attraverso la quale i bambini comprendono come far funzionare le cose e che da una loro azione può scaturire un effetto concreto. Il gioco attivo non è solo un passatempo, serve proprio per potenziare le loro capacità innate, che sono immense”.

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