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Expo 2015, Salvadori annuncia novità sul logo e sulle iniziative promozionali

“La Toscana è bellezza e la bellezza è felicità”. Così l’assessore all’agricoltura e foreste, Gianni Salvadori, stamani al convegno La Toscana che nutre il pianeta. Il civismo Toscano verso Expo che si è tenuto a Firenze al Teatro del Sale. Il convegno, che è proseguito anche nel pomeriggio, è stato l’occasione per presentare le molteplici iniziative organizzate da enti, istituzioni e associazioni impegnate nel sociale di tutta la Toscana sul tema del diritto al cibo, del lavoro e della dignità dell’uomo, della cooperazione internazionale. Una panoramica a tutto tondo sul filo conduttore del civismo della Toscana verso l’Expo.
“Nutrire – ha detto Salvadori – che è il tema di Expo è un verbo ampio non vuol dire soltanto riempire la pancia, in questo contesto la civicità della Toscana è uno degli aspetti che la caratterizza proprio sotto il profilo culturale. Nel 1244 a Firenze è nata la Misericordia e 200 anni dopo, prima di costruire la cupola del Duomo di Firenze, lo stesso Brunelleschi aveva costruito l’Ospedale degli Innocenti. In Toscana c’è una tradizione secolare che intreccia la cultura con il cibo ma anche con la solidarietà”.

“Oggi, e questo è il senso delle inziative che presentiamo oggi e che portiamo a Expo – ha aggiunto Salvadori – la Toscana vuol dire al mondo che è terra di civismo. Questo non vuol dire fare sfoggio di bontà d’animo, ma è una visione dell’economia, un’economia civile, appunto. E in proposito è ovvia una considerazione, ovvero che un imprenditore che vuole investire lo farà più volentieri in una terra dove non ci sono conflitti sociali, una terra che significa buon vivere anche in questo senso”.
“Abbiamo voluto dare un segnale – ha ribadito Salvadori – che è la nostra sfida per Expo ed è una sfida culturale che rimette al centro di tutto proprio la persona, il bene stare e la felicità. La nostra, quella della Toscana, è un’idea di felicità legata alla comunità, è profondamente diversa dall’idea di felicità che è sancita nella Costituzione americana, che è l’esaltazione dell’individualismo più sfrenato. La Toscana rappresenta un ideale di felicità collettiva”.
Fra le iniziative a cui si sta lavorando, Salvadori, sollecitato sul punto da Massimo Toschi, ha poi annunciato l’idea di costruire, oltre i 18 percorsi (10 per i turisti e 8 business) approntati per attrarre visitatori in Toscana in occasione di Expo un ulteriore percorso, il diciannovesimo, dedicato a non vedenti. “Abbiamo già fatto un calendario – ha ricordato Salvadori – che anche i non vedenti possono vedere, la tecnologia ci dà una mano, ci stiamo lavorando”.
Fra gli interventi della mattinata, oltre quello di Salvadori, c’è stato quello di Massimo Toschi e del professor Massimo Vincenzini, presidente del Tuscan Quality Food Center, il centro per la qualità del cibo, che raccoglie 49 soci, fra i quali le tre università della Toscana, la scuola superiore Sant’Anna, il Cnr, l’Accademia dei Georgofili, le associazioni agricole e quelle cooperative, molte imprese private, ed è sostenuto dalla Regione Toscana.
“Il centro – ha detto Lorenzini – è unico in Europa e si pone l’obiettivo di aggregare e far collaborare il mondo della ricerca con quello della produzione, a vantaggio di tutti e sopratutto a vantaggio delle persone. Oggi la conoscenza – ha concluso Lorenzini – è fondamentale e noi cerchiamo di portare la conoscenza a casa delle persone”.
L’assessore Salvadori ha toccato anche l’argomento “logo” per la partecipazione della Toscana a Expo nel suo intervento svolto stamani al Teatro del Sale di Firenze. “A Expo – ha ribadito – andremo tutti insieme, andrà la Toscana e troveremo il modo di giocare e di incuriosire il visitatore, come in un puzzle, che scopriamo poco per volta. Questo vale anche per il nostro logo.”
Salvadori ha poi annunciato di aver avuto un colloquio con il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, e che incontrerà fra qualche giorno (il 10 aprile) una delegazione pisana. “Sarà quella l’occasione – ha detto – nella quale svelerò loro una sorpresa. Gli amici pisani – ha concluso – hanno avuto troppa fretta, se avessero aspettato, come tutti gli altri in Toscana, avrebbero scoperto che ogni città e ogni territorio saranno rappresentati, anche visivamente, a Expo”.
“Polemiche scontate sul logo scelto per rappresentare la Toscana all’Expo. C’è la cupola del Brunelleschi e Pinocchio, ma mancherebbe la torre di Pisa. Aggiungo io, e le mura di Lucca, e le torri di San Gimignano e Piazza del Campo, e la Maremma e i Quattro Mori e la Vespa di Pontedera, ecc. ecc. dove le mettete?”. Così il presidente della Regione, Enrico Rossi, a proposito delle discussioni suscitate dal logo che rappresenterà la Toscana alla manifestazione. “Dopo 5 anni da presidente – conclude – mi sono formato questa solidissima convinzione, c’è un solo simbolo che unisce la Toscana e la rappresenta nel mondo: un paesaggio collinare con i cipressi. Se un simbolo deve unire non si capisce perché ogni volta dobbiamo inventarcene uno per dividerci”.

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