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Formazione professionale, Grieco: “Fase di transizione”

“Riguardo al percorso della formazione professionale siamo in una fase di transizione. L’offerta della Regione prevede sia interventi di istruzione e formazione tradizionale, sia politiche di contrasto al drop-out, ossia alla dispersione scolastica, riservate a minorenni che sono fuori da ogni percorso di studio o di lavoro”. Così si è espressa l’assessore all’istruzione e alla formazione della regione Toscana, Cristina Grieco, nel corso dell’informativa svolta in seconda commissione, presieduta da Gianni Anselmi, Pd, sugli indirizzi per la realizzazione dell’offerta di istruzione e formazione professionale per l’anno scolastico 2016-17. La seconda commissione ha le deleghe a sviluppo economico e rurale, cultura, istruzione e formazione. 

L’assessore Grieco ha affermato che “anche in Toscana avremo maggiori opportunità per imparare lavorando” e ha annunciato che “le ore dedicate alla formazione dei giovani attraverso l’alternanza tra scuola e lavoro saranno raddoppiate”. Il nuovo sistema formativo, ha detto, attribuisce pari dignità a ciò che si apprende in aula e in azienda: “Il sistema duale prevede apprendimento a scuola e nel mondo del lavoro ed attraverso esso puntiamo a ridurre il tasso di disoccupazione giovanile”. E ancora: “L’obiettivo è attivare percorsi con l’alternanza tra scuola e lavoro e percorsi brevi di riqualificazione per giovani in possesso di titoli di studio deboli o senza titolo di studio”. Per questi interventi, secondo quanto affermato dalla Grieco, la Toscana impegnerà circa 12 milioni di euro, di cui 3 milioni e 800 mila per la formazione tradizionale ed oltre 8 milioni per contrastare la dispersione scolastica.
“Su questi temi mi sembra che l’approccio sia saldo e raffinato”, ha commentato il presidente di commissione, Gianni Anselmi, a fine audizione. “Al di là delle legittime diversità d’interpretazione e dei giudizi che si possono dare su questo o quel punto, è importante l’impegno che in Toscana si mette in campo per l’istruzione e la formazione professionale”.
Di diverso parere si è invece detto Roberto Salvini, Lega Nord, secondo cui “si fa formazione su tutto e non si collega concretamente questa formazione al mondo del lavoro”. Per Salvini bisogna piuttosto puntare su corsi di formazione collegati alla nostra storia produttiva e alle nostre eccellenze perché da qui passa il rilancio dell’economia toscana e la creazione di nuovi posti di lavoro”. Un sincero ringraziamento per quanto esposto dalla Grieco, infine, lo ha espresso Alessandra Nardini, Pd, che ha detto di apprezzare il fatto che la politica regionale “mette al centro la lotta alla dispersione scolastica” aggiungendo che “su questo la Regione deve far sentire la propria posizione e la propria voce”.  

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