Le rubriche di Lucca in Diretta - Libri

Carpe diem, uscito il nuovo romanzo ‘filosofico’ di Raffanti

Una riflessione sui tempi che viviamo e sulle prospettive future

E’ uscito in questi giorni il quarto libro di Massimo Raffanti, giornalista e scrittore lucchese.
Carpe Diem: riprendersi il tempo per una rivoluzione interiore (Passaggio Al Bosco Edizioni) è un saggio filosofico romanzato che, vista la singolarità dell’argomento trattato, già figura sui più importanti circuiti letterari on line, oltre che sui portali web di Amazon, Mondadori, IBS, Feltrinelli, Libraccio, Hoepli, E-Bay, Maremagnum e Libreria Universitaria.

“Nell’epoca dei meccanismi globali, della sorveglianza digitale e della corsa al profitto, anche il tempo è diventato un bene monetizzabile: lo appaltiamo, lo deleghiamo e ne abbiamo sempre meno. Malgrado la crescente disponibilità di comfort e mezzi, l’insoddisfazione regna sovrana: incertezza e precarietà fanno da sfondo ad un deserto di isolamento e depressione – afferma Marco Scatarzi nella recenzione al libro -. Le contraddizioni della moderna ‘società liquida’, insomma, suggeriscono un quesito fondamentale: siamo davvero i padroni della nostra esistenza? Questo libro – a metà tra il saggio e il romanzo – affronta questo tema senza tabù, compiendo un viaggio straordinario nel vasto orizzonte dei cieli e nel silenzio immacolato delle vette. Riprendersi il proprio tempo, allora, diventa un imperativo assoluto per chiunque voglia dare un senso alla propria vita: un consapevole atto di riappropriazione e di ribellione, in ordine con una necessaria rivoluzione interiore. Queste pagine, capaci di stimolare la più fervida immaginazione, hanno il pregio di proiettarci oltre lo stagno dei “giorni tutti uguali”, stimolando il coraggio delle scelte e delle azioni: perché ‘cogliere l’attimo’, in fondo, significa cercare il rumore della libertà in ogni singolo respiro”.

Un volume riguardante uno straordinario viaggio interiore nei più vasti orizzonti dei cieli e nel silenzio immacolato delle vette, nonchè nelle lagune caraibiche, nelle steppe russe o nei deserti californiani che, l’autore, proprio attraverso le numerose discipline sportive di rischio praticate, ha avuto il privilegio di vivere in decifrare in arcipelaghi d’interiore libertà.

“Dopo un periodo di forzato isolamento mondiale – spiega l’autore -, molta gente si è interrogata e s’interroga sul significato e sulla qualità della propria vita. In questo testo, considerando come i cambiamenti non siano mai gratis, esigendo questi ultimi uno psicologico prezzo da pagare sulle piattaforme del come e del quando, (se non in quelle del dove e del perché), ho cercato d’indicare alcune vie d’uscita ad una raggiungibile libertà temporale, fuggendo ai condizionamenti di una societa’ che prosciuga avidamente le nostre irripetibili esistenze. Il filosofo inglese Aldous Huxley, con profetico ciglio, già nel 1932 sosteneva sosteneva come ‘il nuovo mondo avrà le felici sembianze di chi sarà costretto ad esser felice in una prigione senza sbarre, dove l’apparire sarà più importante dell’essere”.

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