Stress sale della vita, ma troppo fa male foto

Mal di testa, stanchezza, mal di stomaco, insonnia, ansia. Sono solo alcuni dei malesseri usualmente correlati allo stress. Ma cos’è in realtà lo stress? Non è altro che la capacità del nostro organismo di adattarsi alle richieste di cambiamento che provengono dall’ambiente in modo da raggiungere un equilibrio migliore. Hans Selye, il padre della ricerca sullo stress che per primo ne ha scoperto i meccanismi alla base, lo definì “il sale della vita”, cioè qualcosa di indispensabile che tuttavia se assunto in dosi eccessive fa male. Dal punto di vista evolutivo, lo stress ha avuto una funzione salvavita in quanto i suoi circuiti si attivano in millisecondi e ci mettono in grado di affrontare prontamente la minaccia, nella vita di tutti i giorni quando ad esempio incontriamo una difficoltà o affrontiamo una sfida importante, al fine di aiutarci a risolvere al meglio il problema.

Una volta completato il compito e quindi raggiunto il nuovo equilibrio il sistema ritorna in condizioni di riposo, pronto a scattare di nuovo. Il meccanismo è progettato in modo tale che alla reazione di stress segue la risposta di rilassamento per rigenerare le energie consumate sotto stress. Tuttavia l’ambiente estremamente complesso in cui viviamo dove la società propone un modello di vita che prevede di stare bene sempre a qualsiasi costo mettendo a tacere dolori e sofferenze, non ci permette di spegnere fino in fondo quell’interruttore e molto spesso facciamo così fatica a rilassarci che paradossalmente il tentativo di riuscirci in tutti i modi può diventare un ulteriore fonte di stress. Ma lo stress non è solo legato alle condizioni esterne, ma a come le viviamo e persino ai nostri pensieri.
Ognuno di noi quando affronta la vita in tutti suoi aspetti dallo studio, al lavoro agli affetti, si trova di fronte a richieste provenienti dal mondo esterno e a bisogni e aspettative personali; trovare un bilanciamento tra questi ci permette di capire come siamo messi nelle diverse situazioni della vita ,a sviluppare maggiore consapevolezza ed utilizzare lo stress a nostro vantaggio ed in questo i fiori di Bach diventano un aiuto prezioso per ristabilire l’equilibrio. Non tutti reagiscono allo stesso modo di fronte ad una situazione, anche di fronte allo stress, la risposta che ognuno di noi da ci permette di capire quali sono i fiori adatti a ciascuno. Per la scelta dei rimedi l’attenzione è sempre posta su “qui ed ora”, su situazioni/emozioni/stati d’animo di cui si è consapevoli . Mi potrà essere di aiuto Elm se sto vivendo un momento di sovraccarico di responsabilità e penso di non farcela, oppure Oak se di fronte a una situazione stressante, sono naturalmente portata a ‘resistere’, a prescindere da tutto (anche se il ‘resistere’ non porta alcun vantaggio) e mi fermo solo quando se costretta dal mio corpo che ha una battuta di arresto, White Chestnut se non riesco a mettere la mente nella modalità ‘in pausa’ e certi pensieri continuano ad assillarmi senza riuscire a rilassarmi e così via.
L’effetto dei rimedi non è quello di sopprimere gli atteggiamenti negativi ma, piuttosto di trasformarli in atteggiamenti positivi, attivando il proprio potenziale di autoguarigione, facendo ritrovare una buona salute emotiva e mantenendo sano il corpo in modo armonioso bilanciato. Proprio per il fatto che lo stress è inevitabile e fa parte integrante della nostra vita diventa particolarmente importante saperlo gestire in modo che da limite si trasformi in risorsa. “La salute è il nostro patrimonio, un nostro diritto. È la completa e armonica un’unione di anima , mente e corpo. Non è un ideale così difficile da raggiungere ma qualcosa di facile e naturale che molti di noi hanno trascurato”, ha scritto Edward Bach.
le informazioni proposte in questo articolo non sostituiscono in nessun caso il parere di un medico o di uno psicologo. Servono solo a dare indicazioni da un punto di vista floriterapico per mantenere o ritrovare uno stato di benessere.

Tamara Del Fava
Bfrp, Bach foundation registered practitioner

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