Gorse, il fiore della speranza foto

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La speranza viene considerata come uno dei doni più preziosi della vita perché permette di andare avanti anche quando la situazione che si vive non offre molte opportunità. La speranza è intimamente legata ai sensi ed è la capacità umana di riunire tutte le nostre forze e di concentrarle per riuscire a raggiungere un obiettivo. La parola speranza deriva dalla radice sanscrita spa-, che significa “tendere verso una meta”. Ed è proprio questo che significa sperare: protenderci verso qualcosa che non possiamo ancora vedere, ma che ci aiuta ad andare avanti. Quando speriamo in qualcosa, ci sentiamo bene, pieni e motivati.

Il nostro sguardo cambia, e così il nostro stato emotivo. Ci sentiamo entusiasti e pieni di energia. È un sentimento che ci rende potenti. Momenti difficili e dolorosi arrivano per tutti prima o poi, sono parte della vita, ci portano insegnamenti e lezioni, ma qualche volta abbiamo la sensazione che il nostro deposito di speranza si vada piano piano esaurendo lasciando il posto ad uno stato di totale sconforto e rinuncia. In quei momenti è impossibile vedere una via di uscita, guardare al futuro. Stiamo male e basta, abbiamo rinunciato, le energie e l’umore sono sotto i piedi e se per caso decidiamo di fare qualcosa è perché ce lo ha suggerito qualcun altro e proprio per questo motivo ci muoviamo senza fiducia verso un esito positivo. Anche per questo stato d’animo il dottor Bach scoprì un rimedio, gorse il ginestrone, nel gennaio del 1933. Descrive molto bene gli individui che possono ottenere beneficio dall’uso di questa essenza: gorse è per coloro che hanno sofferto molto e il cui coraggio, in pratica, è venuto meno; che hanno perso il desiderio di fare altri tentativi. È come se avessero bisogno di più sole nella loro vita, per scacciare le nuvole.
Gorse aiuta a risvegliare l’energia interiore e la voglia di lottare, a rafforzare la speranza di guarire e la fiducia nella vita e nel futuro. Il dottor Bach inserì questo rimedio nel gruppo “per coloro che soffrono di incertezza” e non in quello per la disperazione, come invece nel caso di sweet chestnut, sottolineando in questo modo, che il problema principale per le persone nello stato d’animo gorse è la perdita di certezza, di fiducia nella propria vita. Ecco gorse nelle parole di Bach: “Per quelli che hanno perso ogni speranza e pensano che nessuno possa fare più niente per loro. Per obbedire a un’imposizione o per far piacere a qualcuno queste persone possono anche sottoporsi a varie cure, ma ripetono sempre a chi sta loro vicino di avere ben poche speranze di guarigione”. La speranza serve per non arrenderci, per riempirci di vita e spingerci a raggiungere i nostri obiettivi a lungo termine. “La cura di domani porterà essenzialmente quattro qualità al paziente. Per prima, la pace; per seconda, la speranza; per terza, la gioia; e per quarta, la fiducia”, ha scritto Edward Bach.
Le informazioni proposte in questo articolo non sostituiscono in nessun caso il parere di un medico o di uno psicologo. Servono solo a dare indicazioni da un punto di vista floriterapico per mantenere o ritrovare uno stato di benessere.

Tamara Del Fava Brfp (Bach foundation registered practitioner)

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