Chiara Ferragni Unposted, un fenomeno al cinema

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Vorrei iniziare questo mio pensiero su Chiara Ferragni Unposted ringraziando mia sorella per avermi dato un ottimo alibi per la mia presenza in sala. Partirei dicendo che il film mi ha – inaspettatamente – messo a disagio fin dai primi minuti facendomi sudare freddissimo con la vicenda di un piercing al capezzolo, e francamente la cosa mi ha spiazzato. Probabilmente io sono la persona più sbagliata per poter scrivere qualcosa su quest’opera.

Credo, infatti, di esser stato uno dei pochi nella sala (piena), ad essere quasi totalmente all’oscuro della storia e delle vicende di questa “imprenditrice, blogger, designer e influencer”, citando Wikipedia. Onestamente sono quanto di più lontano da tutto ciò che declina la persona di Chiara Ferragni e pur non condividendo molti aspetti e dinamiche, cercherò di estrapolare una visione quanto più possibile oggettiva.
Le vicende di questo documentario, ovviamente, vertono tutte attorno alla Chiara più famosa del mondo e ci viene mostrato uno spaccato che sa coniugare la sfera più intima, con digressioni sul passato familiare, e la sfera del successo e dello show-business.
Continuate la lettura della recensione a cura di Andrea Madrigali su Project Movie… e se pensate che si tratti di “aria fritta” vi sbagliate di grosso, perché si tratta semplicemente del mondo in cui vivete.

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