Cei: “Fondi europei, superare la logica della distribuzione a pioggia”

L'imprenditore e politico chiede che il paese si interroghi sulla politica industriale verso il rilancio

“La prospettiva di fiumi di denaro europeo che dal prossimo anno si riverseranno sulla nostra economia obbliga a chiederci di quale politica industriale il nostro paese abbia bisogno per uscire dalla logica dell’emergenza che non ha affatto risolto l’ormai decennale rallentamento della produttività e dei redditi da lavoro”. La pensa così Lido Cei, imprenditore nel settore del finanziamento alle imprese con la sua Ideaservice.

“Dovremmo avere – dice – una politica industriale veramente orientata a un dinamismo fatto di innovazione tecnologica che guardi al futuro, promuova le conoscenza, valorizzi i talenti e non tradisca le aspettative dei giovani. Certo la politica industriale da sola non risolve i problemi ma è un componente indispensabile per trovare soluzioni. Assolutamente va superata la logica dei fondi distribuiti a pioggia per accontentare tutti in nome della neutralità governativa rispetto alle scelte libere di mercato”.

“Per tutto ciò – conclude Cei – serve coraggio politico ma questo è il momento di provarci perché una così alta quantità di denari non arriverà più e quindi la nostra classe politica si concentri sui temi seri per il paese dei prossimi 20 anni e tralasci le beghe interne che non interessano nessuno”.

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