Covid e seconda ondata: quali saranno le conseguenze sui mercati?

Dal mese di marzo scorso, quando la prima ondata virale si è abbattuta sui mercati di tutto il mondo, i principali listini azionari hanno rialzato la testa. Alla luce di un nuovo e generalizzato incremento dei contagi, gli operatori finanziari osservano con crescente attenzione e cauto ottimismo l’andamento delle Borse.

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Proprio come uno Tsunami, più che come un’ondata. È con una tale intensità che, lo scorso marzo, la pandemia causata dal nuovo coronavirus si è abbattuta sui mercati azionari italiani e mondiali. Un’intensità che – a detta di alcuni analisti del settore – ha innescato una crisi economica e finanziaria paragonabile, se non addirittura peggiore, a quella della Grande Depressione del ‘29.

La crisi economica generata dalla pandemia di coronavirus ha investito i mercati di tutto il mondo.

L’incertezza dei mercati azionari tra prima e seconda ondata 

Per la prima volta nella storia, le Borse mondiali si sono trovate di fronte a una crisi veramente globale, ad ampio raggio e che non sta facendo sconti a nessuno. Anche perché è giunta inaspettata, all’improvviso e senza preavviso. Superata la prima ondata, i mercati del Vecchio e del Nuovo Continente si sono parzialmente ripresi, senza tuttavia tornare ai livelli pre-crisi del 2019. Incertezza e instabilità continuano a prevalere, specialmente ora che i rischi di una seconda ondata diventano via via più concreti ed evidenti. Alcuni listini hanno chiuso le ultime settimane in calo dopo un periodo di rialzi consecutivi, segno del crescente timore di una nuova fase di lockdown generalizzati. Quando il mercato vacilla, sono tante le domande che chi vuole effettuare degli investimenti azionari si pone. Proviamo a fare un’analisi.

Coronavirus, seconda ondata: gli effetti sul mercato azionario

I rischi non mancheranno, ma ci sono delle buone ragioni per mostrare un cauto ottimismo. Questo è quello che pensano i financial analyst di Bernstein, importante società di investimenti di Wall Street. La speranza è quella che la società – intesa come l’aggregato di strutture sanitarie, finanziarie e istituzionali – si troverà meno impreparata rispetto al marzo scorso nel fronteggiare la nuova ondata virale. Il momento è anzi maturo per proteggere e diversificare i propri portafogli, tutelandoli da una recrudescenza del virus e dall’esposizione a rischi eventuali quali il rendimento asimmetrico e la volatilità. Prudente e fiducioso è anche il punto di vista degli esperti di Natixis IM Solutions, società francese di gestione dei risparmi.

Le misure messe in atto dalle banche centrali e la disponibilità di liquidità aprono degli spiragli su una maggiore tenuta dell’economia e dei prodotti finanziari, tuttavia è importante valutare con cautela come e dove investire.

Rischio seconda ondata: alcune idee per investire

In attesa che ritorni il sereno e con il rischio concreto di una seconda ondata di Covid-19 alle porte, può essere il momento di fare trading in maniera cauta e oculata. Ecco alcune idee di investimento per crearsi un portafoglio ben diversificato e concentrarsi sul lungo termine e sulla ripresa.

Facebook potrebbe essere un titolo interessante da possedere se la pandemia dovesse peggiorare.

Facebook e titoli tecnologici ­– Il parere degli esperti è che in un periodo di crisi può essere interessante investire sui titoli tecnologici GAFAM (Google-Alphabet, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft). Si prenda l’esempio del colosso dei social media Facebook (ticker FB). L’azienda di Mark Zuckerberg continuerà a macinare profitti indipendentemente dalla crisi, grazie alla pubblicità e alle vendite di annunci. Il suo potenziale è inoltre parzialmente ancora inespresso, con prodotti come Whatsapp e Messenger che promettono ampi margini di sviluppo e monetizzazione.

Pfizer e titoli farmaceutici – L’arrivo di un vaccino sicuro ed efficace è la notizia che tutto il mondo sta aspettando. A detta di molti, la casa farmaceutica Pfizer (PFE) sarebbe pronta a offrire le prime dosi entro la fine dell’anno. Il momento potrebbe pertanto essere quello giusto per investire nelle azioni della casa farmaceutica leader mondiale nel settore della ricerca, della produzione e della fornitura di farmaci.

La seconda ondata, purtroppo, sembra essere sempre più vicina – se non già arrivata. Le tante domande, dunque, avranno prestissimo una risposta.

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