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Prc, Pdci e Sel preparano la Syriza toscana per le elezioni regionali

Prc, PdCi e Sel lanciano la sfida e preparano la corsa alle elezioni reglionali in Toscana. “Ora nella Toscana che si prepara ad andare ad elezioni, con il governatore Rossi ormai renziano di ferro che applica alla lettera il programma del governo nazionale, la sinistra che è ancora alleata col Pd si defila, Sele il PdCi dichiarano conclusa l’esperienza, e dopo lo strappo con il Prc dell’anno scorso si cominciano a vedere anche in regione quei movimenti che porteranno alla nascita della syriza italiana. Prc, Pdci, Sel e tutta una serie di liste civiche e movimenti stanno per partorire la creatura sull’entusiasmo della vittoria di Tsipras alle elezioni e la vittoria di Tsipirro con la Troika”. 

“Ora – scrive Salvatore Catello – è il momento di tenere duro, perchè quando ci sarà la delusione e sarà forte, raccoglieremo i frutti del nostro lavoro e della nostra coerenza, quando capiranno che la strada del riformismo si è esaurita. E’ qualche anno che diciamo che con il Pd non si può avere nessun tipo di rapporto perchè è il partito della borghesia capitalistica e finanziaria europea, ci fa piacere che oggi lo abbia capito anche la nuova sinistra ma si dimentica di essere in moltissimi governi sia di regioni che di amministrazioni insieme al Pd, quindi come sempre avranno una credibilità vicina allo 0. Inoltre come i fatti greci recenti ci stanno dando conferma anche l’altra cosa che diciamo e cioè che non ci sono più i margini del riformismo e non per cattiveria, ben sappiamo che il popolo della sinistra è un popolo di persone con i migliori propositi, ma qui non si tratta di propositi, ma di capire analiticamente che è finita un’epoca e che solo rompendo l’Unione Europea imperialista, uscendo da euro e Nato verso il socialismo, solo così potremmo tornare padroni del nostro futuro e non cadere nella barbarie in cui il capitalismo ci sta portando. Tsipras ci sta facendo vedere che nonostante la voglia di fare, in questo sistema non si può più, la socialdemocrazia ha finito il suo compito storico, solo un partito comunista autentico e rivoluzionario potrà cambiare realmente le cose, quindi mi sembra giusto, per il bene della nostra regione che ci sia una vera alternativa comunista, per questo abbiamo deciso che è giunta l’ora per noi di usare, come diceva Lenin, anche le elezioni borghesi per costruire il partito e per diffondere le idee, ben sapendo che non è dalle istituzioni borghesi che si può cambiare il sistema”.

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