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Basta con la burocrazia, la Regione Toscana continua a puntare sulla semplificazione

Nove modi per semplificare la pubblica amministrazione e risparmiare tempo e denaro. “Nove soluzioni concrete e subito praticabili” sottolinea l’assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli. Nove idee per sciogliere i nodi della burocrazia “discusse, ed anche questo è un valore aggiunto, con gli strumenti della partecipazione e della democrazia partecipativa, seduti attorno ad un tavolo o utilizzando il web”. Nove modi per semplificare la burocrazia che consentiranno di risparmiare anche diversi milioni di euro: ventuno, si calcola, solo per quanto riguarda la semplificazione in tema urbanistico, con meno pratiche, meno fogli, meno lavoro di impiegati, tecnici e professionisti e minore perdita di tempo. Un’accelerazione salutata con soddisfazione dalle associazioni di categoria, presenti stamani alla conferenza stampa a Firenze durante cui sono state illustrate le misure messe in atto.

“Da tempo – spiega Bugli – la semplificazione amministrativa si è imposta come tema centrale del dibattito pubblico così come del confronto politico. Spesso però si sono fatti richiami retorici e generici o si è scelta la strada tortuosa di provvedimenti normativi dagli esiti incerti. Per affrontarlo in Toscana abbiamo deciso di provare anche un approccio che pone al centro due parole chiave: concretezza e partecipazione, con misure magari circoscritte ma veloci da mettere in pratica”. Così, a giugno dell’anno scorso, la Regione ha avviato un percorso di ascolto che ha coinvolto il mondo delle imprese e le associazioni di categoria. Ad ottobre è partita una consultazione on line, sulle pagine di Open Toscana. Di seguito c’è stata una verifica tecnica. “Il risultato, a distanza di appena nove mesi, sono otto misure effettivamente portate a termine e una in fase ancora di elaborazione – riassume Bugli -. Nove misure che spaziano in più campi ma con un impatto reale e valutabile per le imprese interessate e quindi per l’intero sistema produttivo toscano. Un esempio di un nuovo modo di intendere la costruzione di politiche pubbliche, che fa dello scambio e della collaborazione tra tutti gli attori il proprio punto di forza e la propria capacità di creare innovazione”. “Per noi – fa sapere Confindustria – semplificazione vuol dire un elemeno di competitività per imprese e territori. Abbiamo dunque seguito con interesse il percorso sviluppato. Ci auguriamo che le misure tenute a battesimo vadano in questa direzione e che che seguano altre”. “E’ stata una sfida quasi impossibile – fa eco Laura Simoncini di Confartigianto -, per i tempi e la possibilità limitata di intervenire su certi temi con la legislazione regionale. Ma per la prima volta al titolo ‘semplificazione’ sono seguite misure concrete, precise e misurabili”. Soddisfatta anche Confcommercio: “La richiesta era partita dalle associazioni e la Regione ha aperto un tavolo di confronto. Speriamo che su questa strada si possa continuare ulteriormente a lavorare”. Soddisfatta anche Lega Coop, rappresentata da Olmo Gazzarri.

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