“Prendo in parola l’impegno dell’onorevo Enrico Borghi e verificherò che la prossima settimana venga incardinata la proposta di legge per il rilancio delle aree Interne alla Camera dei Deputati. Solo se le aree rurali, montane e interne sapranno fornire servizi alla popolazione, sopravvivranno ritrovando il senso della comunità. In questo modo potranno reinventarsi senza svendersi e senza snaturarsi”. Lo ha detto Samuele Segoni, deputato toscano di Alternativa Libera, intervenendo quest’oggi alla 16esima assemblea congressuale di Uncem Toscana (Unione Nazionale Comuni Enti Montani) all’Auditorium Sant’Apollonia a Firenze.

“E’ un buon momento per far recepire le istanze dei territori anche se per la prevenzione al dissesto idrogeologico mancano tuttavia dei passaggi – spiega Segoni – è necessario investire ancora su una serie di interventi complementari, primo tra tutti l’assetto del territorio, non solo in senso urbanistico ma anche per quanto riguarda le attività agro-silvo-pastorali; far tornare la gente a vivere sulle montagne e a prendersi cura dei versanti dei bacini montano-collinari con attività sostenibili equivale alla costruzione di una cassa d’espansione. occorre inoltre recuperare i versanti rurali, non lasciarli allo sfascio e all’abbandono”. “Come esponente di opposizione – ha chiuso – sto cercando di portare il governo a innescare processi che stabiliscano le priorità di realizzazione di opere richieste e sostenute dalla popolazione con un processo partecipato, l’era delle grandi opere subita dalle aree interne deve finire”.