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Dalla Toscana un aiuto concreto al Kurdistan per un futuro di speranza e di pace foto

Due centri giovanili nel Kurdistan iracheno grazie al contributo dell’associazionismo e delle istituzioni toscane. Carla Cocilova (Arci) e Giovanni Forte (Unione dei Comuni della Valdera) sono rientrati dal viaggio tra Erbil e Dohuk, le due località dove dal 2013 è stato avviato un ambizioso progetto di cooperazione e inclusione dei giovani appartenenti alle minoranze, finanziato dalla Ue e che vede protagonisti Arci Toscana, Un ponte per, Tavola della pace e della cooperazione della Valdera, Unione dei Comuni della Valdera e Comune di Pisa.

Seppur con alcune modifiche in corso d’opera, causate dall’occupazione di molti territori e città – tra cui Mossul e Sinjar, che avrebbero dovuto far parte della rete di cooperazione – da parte delle milizie islamiche del Daesh nell’agosto 2014, il progetto in questi anni ha preso forma con il taglio del nastro per i due centri giovanili e culturali, due circoli della pace, in cui ragazzi e ragazze di diversi gruppi etnici e religiosi – sunniti e sciiti, yazidi, cristiani e Ka’k – parlano di promozione culturale, non violenza, peace building, e praticano attività sportive, costruendo luoghi in cui organizzare attività ricreative e culturali, fare proposte, partecipare, fare formazione. I giovani dei centri, entrambi nel territorio del Kurdistan iracheno, collaborano anche con le Ong locali nella gestione dei campi profughi dei siriani che, solo in questo territorio, sono circa un milione, dislocati in diversi campi.

“Arci Toscana – spiega il presidente del comitato regionale Gianluca Mengozzi – in questo momento di emergenza umanitaria in cui l’accoglienza e la costruzione di politiche di pace sono temi imprescindibili per tutti e per ognuno, vuole rilanciare il proprio impegno. E lo fa non solo sul territorio regionale, con l’attività di accoglienza, i servizi offerti a chi arriva in Toscana e le attività per l’integrazione, ma anche in campo internazionale”. Sono molti, infatti, i progetti che Arci Toscana porta avanti da decenni sia in Medio Oriente che in altre realtà, dal Perù alle Filippine, passando per l’Africa sub-sahariana. “La costruzione di un mondo di pace è tra i nostri valori fondanti – continua Mengozzi – per questo ci sembra doveroso, oggi più che mai, intensificare il nostro impegno per costruire una società fondata sui pilastri del dialogo e del rispetto dei diritti di ognuno”. E proprio per questo, una delegazione di Arci Toscana nei prossimi giorni sarà in Libano, dove alcuni progetti di cooperazione sono già attivi e altri stanno per prendere forma.

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