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Sciopero Gdo, Coop e Confesercenti: in 3mila a Firenze

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Tremila lavoratrici e lavoratori della Grande distribuzione, della Distribuzione Cooperativa e di Confesercenti hanno partecipato al presidio regionale, stamani a Firenze in via Cavour davanti alla Prefettura, in occasione dello sciopero nazionale (indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil) per il mancato rinnovo del Contratto nazionale (in Toscana sono 20mila i lavoratori della Gdo e più di 10mila quelli della Cooperazione). L’adesione allo sciopero è stata molto alta (media su base regionale: cooperazione oltre l’80% – punte del 90% nel senese e nel pisano -, Gdo oltre il 60%) e si è fatta sentire anche nei servizi dei negozi (reparti chiusi, code alle casse, disagi). Alcuni supermercati della cooperazione sono rimasti chiusi (senese, grossetano, aretino, pisano), mentre altri negozi – per sostituire chi scioperava – si sono organizzati con personale dirigente. Nel pomeriggio di oggi sono in corso volantinaggi in tanti supermercati e negozi della regione per illustrare le motivazioni dell’agitazione.

Hanno commentato i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Toscana (che nel corso del presidio di Firenze sono stati ricevuti dalla vice-prefetto, alla quale hanno esposto le ragioni dell’agitazione): “Siamo soddisfatti del successo dell’iniziativa. Ringraziamo i lavoratori e le lavoratrici per la grande partecipazione allo sciopero e al presidio di Firenze: sono arrivati da tutta la regione, chi in treno, chi con mezzi propri, chi in pullman. Segno che le motivazioni della protesta sono condivise, come già si capiva dalle centinaia di assemblee che sono state fatte in queste settimane nei luoghi di lavoro. Ringraziamo anche chi ha raccolto il nostro appello a non fare la spesa oggi. Dalla Toscana parte un messaggio forte: i lavoratori credono in questa mobilitazione. Noi ora abbiamo più forza per chiedere un nuovo Contratto ma, se le nostre controparti continueranno a non ascoltarci, è già indetto un altro sciopero come quello di oggi per il 19 dicembre”.

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