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Operai forestali, Remaschi: “Diamo certezze per il prossimo triennio”

Individuare le risorse che occorrono per superare l’anno in corso e costruire una programmazione triennale (2017-2019) che dia respiro al settore e certezze ai 500 operai forestali toscani: è questo il principale compito che dovrà assolvere il gruppo di lavoro varato oggi dall’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi al termine della riunione del tavolo regionale sulla forestazione svoltasi a Firenze presso la presidenza della Regione e che ha visto la partecipazione oltre che dei comuni, delle unioni anche le rappresentanze sindacali.

“Il confronto di oggi – ha commentato Remaschi – è stato molto ampio, serio, e costruttivo, ma una situazione così complessa richiede una serie altrettanto complessa di soluzioni da mettere in campo. Di qui la decisione di costituire un gruppo di lavoro formato dai rappresentanti delle parti sociali e istituzionali, guidato da una cabina di regia regionale, di cui io stesso farò parte. Il gruppo lavorerà a ritmi serrati e al massimo entro metà novembre, dovrà concludere il proprio lavoro, in modo che gli esiti del confronto possano arrivare in tempo utile per la discussione della prossima legge finanziaria regionale”.

Sono tre, come è emerso anche stamani, le questioni su cui si dovrà concentrare l’attenzione del gruppo di lavoro.
In primo luogo dovrà individuare l’ultima trance di finanziamenti per coprire il fabbisogno annuale del settore . L’assessore ha spiegato come, da una parte i tagli ai bilanci regionali, dall’altra le operazioni di riordino istituzionale, avvenute in tempi molto stretti, abbiano prodotto una fase, definita emergenziale, che in parte è stata fronteggiata grazie a un impegno diretto della regione, che con 3 milioni aggiuntivi rispetto allo stanziamento iniziale, inseriti nella variazione di bilancio attualmente all’attenzione del consiglio regionale, porta per il 2016 ad un totale impegnato sul bilancio regionale di circa 7,1 milioni di euro, a cui devono aggiungersi i 2,9 milioni di euro reperiti grazie a convenzioni con i Consorzi di Bonifica.
Il totale delle risorse messe in campo, circa 10 milioni, non risulta ancora sufficiente a coprire l’intero fabbisogno, che ammonta a circa 11 milioni di euro, per cui il gruppo di lavoro dovrà prioritariamente individuare le coperture finanziarie per l’anno in corso.

Secondo punto: la programmazione. Una volta usciti da questa fase contingente occorrerà infatti poter progettare il futuro del settore della forestazione almeno nel medio periodo. Quindi il gruppo di lavoro dovrà lavorare per definire criteri e priorità su cui basare il prossimo triennio, anche alla luce di stanziamenti molto significativi che sono stagti destinati al settore nell’ambito dei fondi comunitari: circa 50 milioni stanziati nei due bandi relativi alle sotto misure 8.3. e 8.4 del Psr per quella che Remaschi ha definito “la più grande operazione di finanziamento degli interventi forestali degli ultimi anni”e che ha consentito di finanziare progetti di prevenzione e risanamento delle foreste toscane da attuarsi a partire dalla fine dell’anno. Nell’ottica degli operai forestali, ma anche per gli operatori privati del settore, questa operazione di prospettiva, significherà certezza occupazionale per almeno un triennio.

Terzo punto: il gruppo di lavoro dovrà lavorare anche nell’ottica di un necessario rinnovamento degli organici, non appena sarà possibile a livello normativo sbloccare il turn over. I dati dicono che oltre la metà dei 500 operai forestali è over 50, e che per 30-40 di questi si profila la pensione nel giro di un paio d’anni. Necessario dunque giocare d’anticipo e garantire il necessario ricambio a un settore decisivo per la gestione dell’ingente patrimonio forestale della regione.

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