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Punire e premiare: la rivoluzione toscana delle sicurezza stradale

Premiare con bonus o sconti sulle assicurazioni i comportamenti stradali corretti, oltre che punire le trasgressioni. Migliorare la segnaletica orizzontale, magari attraverso colori a contrasto o segnali sonori. Utilizzare i social network – attualmente una delle maggiori cause di distrazione alla guida – come veicolo per far passare il messaggio che l’imprudenza per strada mette a rischio non solo la vita del guidatore, ma quella di tutti. Queste le tre principali, concrete, proposte per migliorare la sicurezza stradale presentate dal presidente del parlamento regionale degli studenti Bernard Dika all’osservatorio regionale sulla sicurezza stradale, presieduto dall’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli.

“Il lavoro fatto dal parlamento regionale degli studenti e presentato oggi dal presidente Dika è encomiabile, molto interessante ed intelligente – ha detto Ceccarelli – ho veramente apprezzato le proposte per il miglioramento della sicurezza stradale emerse nel corso del workshop che 150 studenti toscani hanno tenuto nello scorso aprile a Firenze. In particolare ho apprezzato l’idea di ribaltare l’attuale modo di porre il problema: incentivare i buoni comportamenti invece che concentrarsi solo sulla punizione dei reati, rivolgere la segnaletica orizzontale al pedone oltre che all’automobilista, utilizzare i social network come alleati anziché subirli solo come strumento di distrazione. La Regione Toscana promuoverà per quanto in suo potere queste proposte e inviterà i propri soggetti partner a fare altrettanto”.

Dika ha aggiunto: “I giovani ci sono e sono pronti a dare il loro contributo, anche sulle tematiche più difficili – ha aggiunto Dika – Con queste proposte stiamo dando il nostro contributo a cercare di risolvere la grande problematica dell’omicidio stradale. La sfida è far capire ai guidatori che quando sei su strada non metti a rischio solo la tua vita e quella delle persone che sono in auto con te, ma anche quella delle persone intorno. La strada secondo noi è quella della comunicazione, della pubblicità. Il messaggio che deve passare è quello che ci sono delle regole e che un errore può rovinare la tua vita, quella della tua famiglia, quella delle altre persone”.

Le tre proposte prevedono per prima cosa l’introduzione di incentivi nei casi di comportamenti corretti, ad esempio la possibilità, raggiunti i 30 punti sulla patente di guida, di avere agevolazioni come una riduzione della tassa automobilistica di proprietà, uno sconto sull’assicurazione, un buono carburante o l’utilizzo gratuito delle biciclette pubbliche presenti nelle città. Poi l’ottimizzazione della segnaletica orizzontale – rivolta sia all’autista che al pedone – con indicazioni fatte in modo da richiamare l’attenzione, strisce pedonali riflettenti o in contrasto col fondo stradale, segnali sonori. La realizzazione di una campagna di comunicazione che attraverso avvisi e post sponsorizzati sui principali social network ricordi all’utente, ogni volta che si connette, la pericolosità dell’uso del telefono durante la guida, in modo da sedimentare il messaggio.

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