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Violenza di genere, Barni: “I fondi erogati sono quelli annunciati”

Il conto è presto fatto. “E i conti tornano” replica al consigliere regionale Quartini la vice presidente della Toscana Monica Barni, che ha la delega alla pari opportunità, a proposito degli impegni presi dalla giunta riguardo il contrasto della violenza sulle donne. L’esponente Cinque Stelle infatti ha sostenuto che i fondi per i centri antiviolenza sarebbero inferiori a quanto annunciato. La Regione ad agosto aveva annunciato di fatto il raddoppio delle risorse a disposizione: in tutto 450 mila euro per il 2016 ed altri 400 mila per il 2017.

“Avevamo detto che avremmo utilizzato quelle risorse per le politiche contro la violenza sulle donne e dunque anche, ma non solo, per sostenere l’attività dei centri antiviolenza – spiega Barni – , in attesa della risorse statali il cui ultimo stanziamento ha riguardato il biennio 2013-2014 e che naturalmente abbiamo già speso. Abbiamo detto che avremmo messo a disposizione 400 mila euro e l’abbiamo fatto, checché ne dica il consigliere dei Cinque Stelle”. Le cifre sono chiare, una dietro l’altra, spiega Barni: 325 mila euro ai centri antiviolenza (ventitré in tutta la Toscana), altri 70 mila ad Anci Toscana per finanziare un programma lungo nove mesi che servirà a ridefinire ed accrescere le reti locali per la prevenzione ed il contrasto alla violenza, anche attraverso la formazione degli operatori dei Comuni, delle Asl e delle forze dell’ordine con l’obiettivo di far parlare a tutti lo stesso linguaggio e condividere protocolli e procedure; quindi altri 50 mila euro sono destinati all’ufficio scolastico regionale (l’ex provveditorato) che dovrà formare docenti e personale Ata sul rispetto delle differenze di genere e in ultimo 5 mila euro, a disposizione degli uffici della Regione, serviranno per ulteriori iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza. Totale: 450 mila euro, appunto. “Come utilizzare le risorse a disposizione – spiega ancora Barni – è stato deciso nel comitato regionale di coordinamento, istituito a settembre per lavorare in modo ancora più integrato e dove siedono già oggi, oltre al presidente, quattro assessori, la commissione regionale pari opportunità, Anci, Upi e i rappresentanti di tutti i centri antiviolenza”. “I 400 mila per il 2017 – conclude la vice presidente – arriveranno chiaramente nei prossimi mesi, con il prossimo bilancio”. Quanto alla nota tecnica che subordina l’impegno delle risorse finanziarie al rispetto dei vincoli derivanti dalle norma di pareggio di bilancio, si tratta di una formula standard che oramai, da tempo, è inserita nelle delibere regionali. Attiene alla nuove regole dei bilanci regionali. Ma questo non vuol dire assolutamente che le risorse non siano disponibili.

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