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Campagne, incentivi per il recupero degli immobili

“Dare impulso al recupero di quelle residenze rurali o casolari in stato di abbandono o in condizioni di degrado. È l’obiettivo di questa proposta di legge – ha illustrato in aula il presidente della Quarta Commissione Stefano Baccelli –, volta a incentivare non il consumo di suolo ma il recupero di immobili abbandonati, costruita con la giusta attenzione e rispetto per il territorio rurale. Sono infatti correttamente escluse alcune fattispecie di immobili in particolare quelle che si trovano in territori a forte rischio idrogeologico o comunque in situazione di pericolosità alta dal punto di vista idraulico e geomorfologico, sono stati precisati, inoltre, gli elementi atti a certificare lo stato di abbandono e di degrado”. Il tema è stato al centro della discussione che si è svolta stamani in consiglio regionale.

“Il meccanismo – ha aggiunto Baccelli – prevede da una parte la possibilità di parziali addizioni volumetriche, in particolare per l’adeguamento energetico e sismico dell’edifico, dall’altra la facoltà e non l’obbligo di abbattimento degli oneri di urbanizzazione da parte dei comuni per venire incontro agli enti locali. Altro aspetto innovativo della norma consiste nella previsione di un censimento degli edifici abbandonati da parte dei comuni che ci servirà’ per monitorare la situazione su tutto il territorio regionale e la stessa efficacia della legge Credo ulteriormente opportuno prevedere in futuro ulteriori incentivi di natura economico finanziaria. Di certo la normativa odierna rappresenta un passo importante per non condannare al degrado e poter riutilizzare immobili altrimenti destinati ai un inevitabile degrado”.
“Ci sono alcuni profili della legge che vorrei sottolineare – ha commentato la consigliera Pd Titta Meucci –, il primo è che questa legge si pone assolutamente in linea con i principi della legge 65, contenimento del consumo di suolo e recupero del patrimonio edilizio esistente, poiché interviene con incentivi diretti al recupero di immobili in stato di totale degrado situati in un territorio, quello rurale che rappresenta un patrimonio di immenso valore della nostra regione. Dall’altro questa legge prevede che la riqualificazione di questi edifici sia improntata non soltanto all’efficientamento energetico ma anche al miglioramento e adeguamento sismico degli immobili, un tema questo che , oggi, con responsabilità deve essere presidiato con azioni diversificate. Un ulteriore importante elemento di questa legge deve essere individuato, nel riconoscimento dell’autonomia dei Comuni in una materia, quella della pianificazione territoriale che anche in questo caso consentirà loro di svolgere un ruolo determinante nell’applicazione della legge in relazione alle specificità e alle esigenze dei vari territori”.

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