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Trasparenza e diritto d’accesso: la Toscana ancora in prima linea

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Per razionalizzare la normativa regionale sulla trasparenza e sul diritto di accesso agli atti amministrativi, alla luce della nuova disciplina statale, la commissione Affari istituzionali, su iniziativa del presidente Giacomo Bugliani (Pd), ha licenziato a maggioranza una specifica proposta di legge.

I consiglieri di Lega Nord e M5s si sono astenuti. La Toscana, con la legge 40 del 2009, ha dato attuazione all’articolo 54 del proprio Statuto, che riconosce il diritto di accesso generalizzato, senza alcuna necessità di darne una motivazione. Quelle norme vengono oggi abrogate, perché è applicabile direttamente la disciplina statale. La proposta di legge, inoltre, ridisegna gli obblighi di trasparenza a carico dei consiglieri, degli assessori e del presidente della giunta regionale, la cui partecipazione alla vita istituzionale, consiliare e di Giunta, deve essere costantemente comunicata e pubblicata, non solo in termini di presenza, ma anche di voti espressi. Non solo. È prevista anche la pubblicazione della loro dichiarazione sulla consistenza degli investimenti, come pure del rendiconto sui contributi e servizi ricevuti per la campagna elettorale. Tutte queste informazioni saranno raccolte nella sezione Amministrazione trasparente del sito internet istituzionale. Non è più richiesta la dichiarazione di appartenenza ad associazioni di carattere politico, culturale, sociale, assistenziale e di promozione economica fra i documenti previsti per le proposte di nomina o designazione da parte del Consiglio regionale o del presidente della Giunta regionale. La prassi applicativa ha dimostrato che è di fatto impossibile accertarsi della loro veridicità.
“La Toscana già era avanti sul diritto di accesso agli atti amministrativi. La legislazione statale su questo fronte ha raggiunto la nostra Regione, che fa un passo in avanti ulteriore – ha commentato il presidente Bugliani –. Con la proposta di legge, tutta una serie di dati, che fino ad oggi dovevano essere solo comunicati, dovranno essere pubblicati. Tutti i cittadini potranno così vedere direttamente, ad esempio, chi ha sostenuto le campagne elettorali di consiglieri, assessori e del presidente della Giunta regionale. Un dato importante sul terreno della trasparenza, che, con l’approvazione del testo da parte del Consiglio regionale, può fare della Toscana qualcosa di unico ed importante sul piano nazionale”.

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