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Formazione dei detenuti, c’è il bando

Fornaio, idraulico, apicoltore, ma anche cuoco o elettricista: sono questi alcuni dei percorsi professionali che potranno intraprendere i detenuti delle carceri toscane. La regione ha stanziato 500mila euro di risorse del Por Fse 2014-2020, per cofinanziare progetti di formazione professionale rivolti a persone recluse nelle case circondariali o di Massa Marittima, Livorno, Isola di Gorgona, Porto Azzurro, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Volterra, Pistoia, Prato, Siena, San Gimignano.

“Grazie a questa iniziativa – commenta l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Cristina Grieco – in coerenza con gli obiettivi del programma operativo regionale del Fondo sociale europeo che prevede azioni a favore di soggetti svantaggiati, ci proponiamo di sostenere il reinserimento e l’inserimento lavorativo di detenuti delle carceri toscane attraverso percorsi formativi che consentano di ridurre il divario fra le competenze possedute e quelle richieste dal mondo del lavoro”.
Potranno usufruire dei corsi detenuti delle carceri toscane con pena definitiva residua minima di cinque anni. L’avviso si rivolge a un singolo soggetto formativo oppure a una associazione temporanea di imprese o di scopo, costituita o da costituire a finanziamento approvato.
Gli interventi ammissibili prevedono: percorsi professionalizzanti riferiti al repertorio regionale delle figure professionali, finalizzati al rilascio di una qualifica professionale o di una certificazione di competenze.
Percorsi di formazione obbligatoria (riferiti al repertorio regionale dei profili professionali), per responsabile tecnico dell’attività di panificazione e responsabile tecnico di tintolavanderia.
Gli interventi formativi, strutturati in accordo con gli Istituti penitenziari, dovranno prioritariamente tener conto dei diversi requisiti di ingresso e delle caratteristiche soggettive dei destinatari, nonché delle esigenze dei fabbisogni formativi espresse dagli istituti penitenziari toscani, in particolare nei settori edilizia, idraulica, elettricità- elettrotecnica, cucina-ristorazione, apicoltura, giardinaggio-floricoltura, sartoria, acconciatura.
Dovranno inoltre essere previsti specifici moduli formativi sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e, per le attività nell’ambito della cucina-ristorazione, dei moduli formativi sull’igiene alimentare (Haccp).
Ogni soggetto formativo è tenuto a presentare un solo progetto, in relazione ad un unico fabbisogno formativo fra quelli espressi da ciascun istituto penitenziario (di qualifica, di certificato di competenze, di formazione obbligatoria).
I progetti dovranno essere presentati al settore programmazione in materia di formazione continua, territoriale e a domanda individuale.

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