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Uncem Toscana, alla lente affitto per la sede e sportelli ‘Ecco fatto’

Entrano nel vivo i lavori della commissione di inchiesta su Uncem Toscana, presieduta da Giovanni Donzelli (FdI), vicepresidente Enrico Sostegni (Pd), vicepresidente con funzioni di segretario Jacopo Alberti (Lega nord). Questa mattina (28 settembre) è stato ascoltato Enrico Chiocchini, proprietario dell’appartamento di via Cavour, a Firenze, dove Uncem Toscana, ora in liquidazione, aveva sede. Chiocchini ha ricostruito il rapporto di locazione nato successivamente all’occupazione dei locali di via Cavour da parte di Uncem Toscana, mentre ancora erano affittati a Eurispes Toscana. Il proprietario ha riferito alla commissione che dal dicembre 2016 l’Uncem Toscana ha smesso di pagare affitto e spese per l’appartamento. Chiocchini ha anche affermato di avere appreso che l’ente (Uncem Toscana) è in liquidazione solo a giugno scorso, quando ha incontrato il liquidatore.

La commissione nella seduta di oggi ha poi avviato la prima delle indagini sui progetti regionali che hanno coinvolto Regione Toscana e Uncem Toscana (affidati a Uncem e finanziati dalla Regione).
Il primo di questi è ‘Ecco Fatto’, progetto legato alla necessità di assicurare il presidio nelle aree di maggiore fragilità, come quelle montane, e oggetto di un protocollo d’intesa tra Regione e associazioni di enti – Uncem e Anci – per l’attivazione di sportelli sul territorio. Molti gli aspetti sui quali si sono soffermate le domande dei commissari ai due dirigenti regionali auditi, Maria Chiara Montomoli e Paolo Baldi. La commissione ha acquisito agli atti le memorie di alcuni giovani che hanno lavorato con Uncem nell’ambito di ‘Ecco Fatto’ e che non sono stati pagati.

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