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Cappelli (Cgil): “Alle nuove generazioni i valori dell’antifascismo”

“Oggi essere antifascisti vuol dire essere contro la violenza, la sopraffazione, il bullismo, il razzismo. Contro tutto quello che in qualche maniera metta in discussione la libertà. Questo vuol dire per noi essere antifascisti”. Così la segretaria generale dello Spi Cgil Toscana Daniela Cappelli ha aperto l’iniziativa Dall’antifascismo delle idee all’antifascismo delle azioni, questo pomeriggio (28 febbraio) all’Hotel Albani di Firenze. Insieme alla coordinatrice regionale Anpi Toscana Vania Bagni, Elisa Porciatti della Rete studenti medi Toscana, un’occasione per fare il punto sui progetti passati dedicati alla memoria e alle scuole, e lanciare quelli futuri.

“Il nostro contributo – ha spiegato Cappelli – passa attraverso un progetto di formazione interno, con i nostri attivisti, sul tema dell’immigrazione, perché dobbiamo lavorare per darci gli strumenti per ribattere ai luoghi comuni che stanno sempre più emergendo, luoghi comuni che se non confutati rischiano di diventare una realtà percepita. E nel fare questo dobbiamo essere al tempo stesso sereni e determinati, per non perdere la nostra identità”.
“Poi possiamo e dobbiamo lavorare con le nuove generazioni. Dobbiamo ricominciare a tramandare alle nuove generazioni i valori dell’antifascismo, partendo dai temi della memoria e allargandoli alle proposte per costruire i nostri anticorpi per domani. Lo faremo coinvolgendo 6-800 ragazzi in due o tre scuole per provincia. Passare dall’antifascismo delle idee all’antifascismo delle azioni vuol dire così parlare di piano del lavoro, perché ai giovani si dice quale è la nostra idea di lavoro; è parlare di diritti, quindi la Carta dei diritti che la Cgil ha promosso; è parlare di pensioni, perché loro saranno i cittadini di domani e la pensione per loro ci dovrà essere; è parlare di sanità; è parlare di tutto quello che è conoscenza. Ma soprattutto dobbiamo avere la capacità, la voglia, la disponibilità di ascoltare anche cosa pensano loro. Così si ricostituisce quel filo tra vecchia e nuova generazione e così si costruisce il futuro, per noi e per loro”.
“Dobbiamo investire nei giovani e nella conoscenza”, ha ribadito anche il sindaco di S. Anna di Stazzema Maurizio Verona al quale il segretario generale dello Spi Cgil nazionale Ivan Pedretti ha consegnato il contributo di 5mila euro che il Sindacato assegna già da qualche al mantenimento del Museo e Parco della Pace di S. Anna. “Io – ha proseguito – non ho paura che torni il fascismo, ma penso che bisogna riportare al centro dell’attenzione il dibattito sul fascismo: voi della Rete degli Studenti Medi siete la nostra speranza: dovete capire e conoscere perché non si ripetano i mali del secolo scorso. Noi a S. Anna abbiamo ancora dei testimoni diretti di quegli avvenimenti, ma è una generazione che si sta spegnendo: voi – conclude – dovete raccogliere questo testimone e farlo crescere; questa generazione ci ha regalato democrazia e stabilità, a voi il compito di farle crescere”.

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