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Agricoltura, 10 milioni a fondo di garanzia per le imprese

Un fondo di garanzia multiregionale gestito dal Fondo europeo degli investimenti a favore delle imprese agricole ed agroalimentari toscane. La quota messa a disposizione da parte della Toscana attraverso il programma di sviluppo rurale ammonta a circa 10 milioni di euro.

“L’obiettivo della garanzia – spiega l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi – è favorire l’accesso al credito a soggetti per i quali questo non sarebbe possibile perché sprovvisti delle garanzie richieste dalle banche. Collegati al fondo ci sono anche altri aspetti positivi. Ad esempio, a fronte dei circa 10 milioni di euro messi dalla Toscana, potremmo avere circa 60 milioni di prestiti erogati e quindi altrettanti nuovi investimenti grazie al contributo al fondo da parte di Fei, Banca europea per gli investimenti e Cassa depositi e prestiti. Ciò permetterà di finanziare un maggior numero di progetti rispetto al tradizionale contributo a fondo perduto. Senza poi trascurare la possibilità di finanziare progetti innovativi e competitivi i quali, seppur caratterizzati da un’idea imprenditoriale vincente, in mancanza del supporto della garanzia Fei non avrebbero i necessari finanziamenti da parte delle banche”.
I prestiti garantiti dal Fei potranno essere erogati entro il 31 dicembre 2023 mentre la durata del fondo è fino al 2031 (termine ultimo per la restituzione dell’ultima rata dei prestiti erogati). La durata dei prestiti concessi può essere massimo di 12 anni e non inferiore a 2 anni. I circa 10 milioni di euro saranno vincolati fino a quando i prestiti garantiti non saranno rimborsati dai potenziali beneficiari. Dopo il rimborso, tranne per la parte utilizzata per coprire eventuali default, potranno essere utilizzati per altri investimenti. Ciascun prestito concesso non può superare l’1% del volume totale dei prestiti erogabili che, nel caso della Toscana, ammontano a circa 60 milioni di euro. In sostanza ciascun prestito non potrà superare i 600 mila euro, consentendo in tal modo di finanziare il maggior numero di beneficiari. Oltre alla Toscana, hanno aderito al fondo Umbria, Veneto, Puglia, Emilia-Romagna, Campania, Calabria e Piemonte mentre altre Regioni come Basilicata, Friuli-Venezia Giulia e Provincia autonoma di Trento stanno predisponendo i relativi atti.

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