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Gare e contratti pubblici: più flessibili le procedure

Il trasferimento alla Regione di funzioni provinciali come la difesa del suolo e le strade di interesse regionale, hanno determinato un aumento considerevole dell’attività amministrativa sia per la programmazione degli interventi sia per gli appalti legati ai lavori pubblici. Da qui la necessità di rivedere la normativa, soprattutto sotto il profilo organizzativo, in modo da semplificare e rendere più flessibili le procedure. Vanno in questa direzione le nuove disposizioni licenziate dalla commissione affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd).

Nelle procedure negoziate, dove il criterio di aggiudicazione è quello del prezzo più basso, le stazioni appaltanti possono decidere di esaminare le offerte economiche, prima di verificare la documentazione amministrativa relativa ai motivi di esclusione. Nell’avviso di selezione dovrà essere indicato che l’amministrazione intende procedere in questo senso. Viene ampliata la platea di coloro che possono svolgere le funzioni di presidente di gara: nelle procedure aperte e ristrette saranno dirigenti designati dall’ente appaltante. Il segretario della commissione giudicatrice può inoltre svolgere il ruolo di ufficiale rogante. La proposta di legge, licenziata a maggioranza dalla commissione Affari istituzionali, sarà all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio regionale.

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