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Ok a graduatoria per progetti filiera agroalimentare, coinvolte 561 imprese

30 milioni di euro di contributi per finanziare 18 progetti che coinvolgeranno 561 aziende agricole e agroalimentari e altri soggetti del comparto: sono alcuni dei numeri più significativi del bando per i Pif, Progetti integrati della filiera agroalimentare. Oggi sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana è stato pubblicato il decreto di approvazione della graduatoria, annualità 2017: sono 18, come detto, i progetti ammessi e finanziabili, 16, quelli ammessi ma non attualmente finanziabili per mancanza di risorse e 20 i progetti non ammessi. Le risorse del bando, 30 milioni di euro, che attiveranno 67 milioni di investimenti, saranno dunque a disposizione dei vari attori del sistema agroalimentare (agricoltori, imprese di trasformazione e commercializzazione) che si sono dimostrate capaci di aggregarsi per favorire i processi di riorganizzazione e consolidamento e produrre azioni di rilancio. 

“Questo bando conferma la grande determinazione di settori sempre più ampi del comparto agricolo e agroalimentare a fare squadra” ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi. “I Pif – ha aggiunto – rappresentano una grande opportunità per tutto il nostro comparto perché stimolano preziose sinergie, permettono a soggetti anche molto diversi di sostenersi reciprocamente e favoriscono il rilancio degli investimenti: secondo i dati in nostro possesso i 30 milioni di contributi ne attiveranno almeno altrettanti di investimenti”. 
I soggetti che partecipano direttamente alla realizzazione dei 18 Pif attualmente finanziabili sono in tutto 561, fra aziende agricole primarie, aziende della trasformazione e della commercializzazione e distribuzione dei prodotti agro-alimentari, soggetti scientifici, reti di imprese ed agenzie formative. Le filiere interessate da questi primi investimenti sono in primis quelle che la Regione Toscana ha fortemente voluto sostenere, poiché maggiormente in difficoltà, attribuendo ad esse maggiori priorità nell’ambito del Piano di sviluppo rurale: ci sono quindi 5 progetti per sviluppare la filiera olivo-oleicola (per complessivi 21 milioni di euro circa di investimenti e 9,5 milioni di contributo), altrettanti 5 progetti rivolti alla filiera cerealicola (ma limitatamente al frumento tenero e al frumento duro) che prevedono investimenti per 17 milioni di euro (e 7,5 milioni di contributo), 2 progetti sulla filiera bovina e 1 sulla filiera ovi-caprina (complessivamente per 11 milioni di spesa e 5 di contributo). Gli altri progetti finanziabili saranno rivolti alla filiera vitivinicola e alle colture industriali. Vi sono poi 2 progetti, cosiddetti ‘multifiliera’, che raccolgono accordi e perseguono obiettivi rivolti a più filiere agroalimentari. Secondo quanto previsto dal bando per ciascun progetto di filiera il numero minimo di soggetti partecipanti è 12. L’importo di contributo complessivo ammissibile per ciascun Pif va da un minimo di 150mila euro a un massimo di contributo concedibile pari a 2.250mila euro.
Non si fa attendere anche il commento di Coldiretti: “Coldiretti – scrivono – è pronta ad offrire alle imprese agricole ed ai soggetti delle filiere – ha detto Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana – tutta l’assistenza ed il supporto necessario per condurre a termine una progettazione innovativa ma al tempo stesso assai complessa. Per alcuni di questi progetti che hanno caratteristiche adeguate cercheremo il collegamento a filiere con più ampio respiro, sulle quali Coldiretti sta lavorando, assicurando una maggiore efficacia nel perseguimento dell’obiettivo di assicurare un’equa remunerazione a tutti gli attori della filiera ed un giusto prezzo ai consumatori”.

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