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Incendi boschivi, in Toscana formati 1100 operatori ogni anno

“In Toscana sono attive da anni tecniche innovative. Lo dimostra, ad esempio, l’attività di formazione che svolge il Centro regionale di addestramento Antincendi boschivi, Pineta di Tocchi a Moniticiano nel senese dove vengono addestrati circa 1100 operatori l’anno. Un centro che peraltro, sempre in un’ottica di miglioramento e mantenimento professionale, collabora con strutture analoghe a livello europeo e internazionale. A fotografare la realtà toscana del sistema antincendi nonché i rapporti tra Vigili del fuoco e Regione, l’assessore regionale all’ambiente Marco Remaschi che ha risposto in aula ad un’interrogazione presentata dalla Lega, firmatari la capogruppo Elisa Montemagni e la consigliera Luciana Bartolini.

Al centro delle richieste avanzate dal maggior gruppo di opposizione in Consiglio regionale, le “significative criticità sollevate dall’Unione italiana lavoratori pubblica amministrazione, segreteria Vigili del fuoco Toscana, in merito alla necessità di interventi urgenti per la riqualificazione professionale dei direttori operazioni di spegnimento ma anche per un nuovo accordo che possa far fronte alla oggettiva difficoltà riscontrata dagli operatori negli scenari emergenziali, perché non sembrerebbe chiara la responsabilità”. Nell’interrogazione vengono inoltre rilevate “lacune sulla formazione del personale volontario Aib” e in questo senso, Montemagni e Bartolini suggeriscono una “convenzione per regolare la collaborazione tra Regione e corpo nazionale dei vigili del fuoco, utile anche a ridefinire le risorse economiche necessarie al rafforzamento del servizio Antincendi boschivi e per coordinare le squadre di volontari con le unità dei Vigili. Infine, si legge nel testo dell’interrogazione che riprende il documento delle organizzazioni sindacali, vengono sollecitate la “definizione di una specifica remunerazione a favore del personale dei Vf per il lavoro svolto in termini di formazione Aib, e la determinazione di tempi certi per l’erogazione, da parte della Regione, delle risorse a favore del personale che di fatto svolge attività di formazione Aib.
Sul punto Remaschi ha precisato come “non sia di competenza della Regione affrontare eventuali problemi di carattere sindacale interni all’organizzazione di Vigili del fuoco che ricadono sotto la diretta e unica responsabilità del ministero degli Interni”. In tutti i casi l’assessore ha ricordato che la Toscana, ente competente per gli incendi boschivi, si avvale del contributo dei Vigili del fuoco attraverso convenzioni in essere dal 2004 e stipulate annualmente. Tali accordi, ha spiegato ancora Remaschi, regolano il “mutuo e reciproco sostegno nelle attività antincendio. In particolare la Regione “interviene su richiesta dei Vigili del fuoco con proprio personale e mezzi sugli incendi di vegetazione di specifica competenza del Corpo. Analogamente i Vf intervengono sugli incendi boschivi e a seguito di specifica richiesta dell’organizzazione Aib. Negli incendi che richiedono l’intervento di entrambe le componenti, ognuno opera in base alla propria competenza e in spirito di piena collaborazione”, ha detto ancora l’assessore che ha ribadito alcuni dei punti che regolano gli accordi tra Regione e vigili del fuoco. Tra questi i servizi di potenziamento Aib, quello dedicato alla direzione operazioni spegnimento, il potenziamento del numero di emergenza 115. La sinergia istituzionale si traduce anche in “incontri sul territorio per un confronto tra personale Vigili del fuoco e sistema antincendi boschivi”.
Remaschi ha anche ricordato che gli accordi “prevedono un corrispettivo economico per pagare lo straordinario al personale Vigili del fuoco relativo a servizi quali attività svolte all’interno delle sale operative regionali o per il potenziamento del sistema Aib in quelle zone dove occorrono interventi in sinergia”. Anche per questo l’assessore si è detto “stupito delle affermazioni delle sigle sindacali, in quanto la descrizione dei fatti non appare aderente né alla realtà normativa, né alla pratica organizzativa”. In particolare le carenze formative del personale volontario Aib “appaiono del tutto ingiustificate” ha detto Remaschi ricordando come il Centro di addestramento abbia “garantito la formazione costante di operatori Vf a totale carico della Regione oltre ad aver permesso la formazione di nuove figure tecniche quali direttori del fuoco, addetti all’uso del fuoco, analisti Aib”.
In ultimo Remaschi ha rilevato come la richiesta contenuta nell’interrogazione di convocare un incontro istituzionale per garantire omogeneità di comportamento sia di fatto superata perché “è attivo ormai da anni un rapporto costante sia a livello organizzativo che istituzionale”.

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