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Pronto Badante, 3,3 milioni dalla Regione per proseguire il progetto

Numero verde e tanti interventi per sostenere le persone anziane fragili e la loro famiglia

Oltre 3 milioni, per proseguire il progetto Pronto Badante per il 2020-21, avviato in via sperimentale nel 2015 e stabilizzato già dall’anno scorso. A stabilire la prosecuzione del Pronto Badante, una delibera presentata dall’assessore al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi e approvata dalla giunta nella seduta di ieri (20 gennaio). Delibera che per il biennio 2020-2021 destina al progetto risorse per 3,3 milioni di euro.

Obiettivo del progetto, sostenere la famiglia nel momento in cui si presenta la prima fase di fragilità dell’anziano, garantendole un adeguato punto di riferimento per avere informazioni sui percorsi socio-assistenziali presenti sul territorio e un sostegno economico per l’attivazione di un rapporto di assistenza familiare con una/un badante.

“La Toscana ha una popolazione sempre più anziana – è il commento dell’assessore Stefania Saccardi – e questo pone con crescente urgenza il problema dei bisogni degli anziani e delle loro famiglie. Come Regione, abbiamo cercato di dare risposte che rendano meno gravoso il peso della quotidianità, prevenendo l’isolamento e l’esclusione sociale degli anziani e delle famiglie che li assistono. Tra queste risposte, c’è il Pronto Badante, che dopo la positiva sperimentazione condotta dal 2015, lo scorso anno è stato stabilizzato e consolidato, e quest’anno vede un investimento ancora maggiore: dai 2,9 milioni del 2019-20, ai 3,3 del 2020-21”.

Punti chiave del progetto

Sostegno alle persone anziane fragili e alla loro famiglia quando il disagio si manifesta nelle prime fasi del bisogno, in modo che possano contare su un aiuto concreto per reperire informazioni e assistenza. Un aiuto che si concretizza nella visita, entro massimo 48 ore, di un operatore autorizzato presso la residenza dell’anziano.

Rafforzamento del modello di “presa in carico domiciliare” rivolto all’anziano in stato di difficoltà, per il supporto alla famiglia con interventi di qualità che si propongono di soddisfare bisogni (sociali, socio-assistenziali, socio-sanitari) che si rendano necessari nel periodo di valenza dell’intervento e successivamente a questo, per contrastare la solitudine delle persone anziane fragili e promuovere la socializzazione e l’integrazione sociale attraverso un welfare domiciliare e comunitario.

Supporto e accompagnamento della persona anziana e/o della famiglia nel primo accesso ai servizi territoriali pubblici allo scopo di potenziare le forme di sostegno e l’autonomia delle persone anziane.

Attivazione e sviluppo di una rete di protezione a supporto della famiglia e della persona anziana con il coinvolgimento del volontariato, dei soggetti del Terzo settore, comprensivo del raccordo e collaborazione con il sistema territoriale dei servizi pubblici.

Modello innovativo di governance: il soggetto pubblico agisce attraverso il volontariato e la cooperazione sociale per erogare servizi e orientamento alle famiglie. Il sistema di rete messo in campo dal progetto tuttora in corso (approvato con Dgr 66/2019) coinvolge 278 soggetti così costituiti: 123 associazioni di volontariato, 93 cooperative sociali, 27 associazioni di promozione sociale, 27 patronati, 8 altri soggetti onlus

Collaborazione con Inps per acquisizione e gestione dei libretti famiglia.

Cosa garantisce il Pronto Badante

Numero verde 800 59 33 88 (attivo da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19,30 e il sabato dalle 8 alle 15) per segnalare il momento di difficoltà dell’anziano

Visita domiciliare entro 48 ore dalla segnalazione al numero verde

Presa in carico domiciliare per il supporto alla famiglia e all’anziano con interventi di qualità che si propongono di soddisfare bisogni (sociali, socio-assistenziali, socio-sanitari) che si rendano necessari nel periodo di valenza dell’intervento e successivamente a questo

Erogazione di un contributo di 300 euro, una tantum, per coprire fino a un massimo di 30 ore di lavoro occasionale regolare di un assistente familiare, attraverso l’utilizzo del libretto famiglia

Tutoraggio in itinere e prima formazione on the job personalizzata, direttamente a casa dell’anziano, per aiutare la famiglia e l’assistente familiare nel periodo in cui viene attivato un primo rapporto di assistenza familiare;

Attivazione e sviluppo di una rete di protezione a supporto della famiglia e della persona anziana con il coinvolgimento del volontariato, dei soggetti del Terzo settore e dei servizi territoriali pubblici;

Numero Verde 800 59 33 88 (attivo il martedi dalle 14 alle 18) per consulenza in materia previdenziale e assistenziale effettuata da patronato Acli.

Le risorse complessive sono 3,3 milioni di euro: 2,1 milioni, di cui 1,96 milioni per il bando rivolto ai soggetti del terzo settore in qualità di capofila per la gestione per numero verde e coordinamento regionale; interventi di assistenza, informazione e tutoraggio; 1,2 milioni all’Inps per acquisizione libretti famiglia.

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